''Diciamo che ci derubano. Diamo lavoro a trecento persone. Ah, faremo una battaglia cosa credono? Ci incateneremo ai ripetitori se necessario. Mica ci facciamo pregare''.
Sono le parole, riportate dall’inserto Milano del Corriere della Sera, dette da Sandro Parenzo, capo del gruppo televisivo Mediapason, che comprende anche Telelombardia (canale 64), commentando il decreto che libera i canali dal 61 al 69 per assegnarli alle categorie telefoniche.
“Voglio sperare, ha continuato Parenzo, che non sia un’azione premeditata contro di noi. E non e’ cosi’. I canali dal 61 al 69 ci sono altre emittenti. Qua questi del governo, liberando i canali, mettono sullo stesso piano Telelombardia con quelle piccole televisioni dell’amico assessore con due dipendenti, quando vanno bene”.
Rispondendo poi alla domanda se avesse intenzione di prendere delle iniziative contro questo decreto Parenzo ha affermato “il ricorso alla Corte europea. L’Italia queste cose strane le accetta l’Europa No. Abbiamo un anno di tempo per per bloccare il provvedimento con le sentenze della Corte europea. Mi auguro che i tempi della giustizia non siano elefantiaci, naturalmente ma non possiamo che aspettare”.