"Prendete il salvagente. Stasera c'è aria di burrasca" afferma la virago Margo Channing, sulle scale del suo appartamento, voltandosi e rivolgendosi minacciosa ai suoi ospiti... E di burrasca si tratta se si parla della minuta ma caparbia Bette Davis, l'icona cinematografica del cinema classico hollywoodiano sbocciata negli Anni '30 con Schiavo d'amore (Cromwell -1934) e Paura d'amare (Dangerous -1935) e affermatasi nei decenni successivi come diva indiscussa.
A questa interprete d'eccezione, ossessionata da una divorante ambizione e sempre alle prese con acerrime dispute per aggiudicarsi copioni e partner alla sua altezza, Iris dedica una speciale retrospettiva notturna dal titolo Che fine ha fatto Baby Bette?.
Mercoledì 7 febbraio 2012, dalle ore 21.00 fino a notte fonda, sono di scena tre rare pellicole dell'attrice doppio premio Oscar, la cui prestigiosa filmografia vanta 77 film sotto la direzione di 48 registi (dal 1931 al 1988).
Lontana dai canoni classici di bellezza, l'inimitabile "bisbetica indomata" di Hollywood calpestò le assi dei più grandi teatri di Broadway e bucò lo schermo grazie a talento, determinazione, i suoi grandi occhi e una fisicità che le permise di dare spessore a ruoli femminili dall'eccezionale personalità, sempre sul filo del fascino algido e della perfidia.
Apre quest'omaggio uno dei maggiori successi dell'attrice statunitense, il drammatico Eva contro Eva (All about Eve - 1950), in cui il regista e sceneggiatore Joseph L. Mankiewicz critica il lato eccentrico e perverso del teatro.
La Davis (Margo Channing, appunto) veste i panni di una mirabile e arguta diva del palcoscenico sul viale del tramonto alle prese con un'insinuante giovane aspirante attrice Eva (Anne Baxter). Con il record di 13 candidature, la pellicola si aggiudicò ben 6 statuette (film, regia, attore non protagonista (G. Sanders), sceneggiatura, costumi in bianco e nero e sonoro), e valse a Ruth Elizabeth Davis (Bette) una nomination all'Oscar e una Palma d'oro a Cannes.
A seguire, il noir melodrammatico Chi giace nella mia bara?, in cui Bette torna a interpretare brillantemente il doppio ruolo di gemelle, come aveva già fatto 18 anni prima ne L'anima e il volto (1946). L'attrice dà il volto a Margaret, sorella ambigua e infida, abituata al lusso e alla bella vita, e a Edith, paziente e generosa gemella che in gioventù rinunciò al suo innamorato per lasciare il passo a Margaret, incinta di quest'uomo. Alla morte del marito di "Maggie", però, Edith medita vendetta...
La drammatica e romantica saga familiare de La Signora Skeffington (Vincent Sherman -1944), infine, dà l'ultimo saluto a una delle più grandi attrici di tutti tempi.