La formula è stata trovata: le frequenze del beauty contest saranno assegnate con un'asta competitiva ma sarà un'asta "low cost". La soluzione, scrive Affari & Finanza di Repubblica, è pronta ma nel frattempo lo scenario è cambiato e la stessa Mediaset potrebbe avere meno necessità di nuovi mux.
La sorte del beauty contest è segnato. Entro due settimane, in tempo per rispettare il termine del 19 aprile, scadenza della sospensione decisa dal ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, il governo emanerà un qualche atto che lo cancellerà per sempre.
L'altra possibilità, una proroga, verrebbe vista come un tentennamento da parte del duo Monti-Passera su una materia importante come le tv e sembra ormai fuori questione.
In materia di Beauty Contest il governo decide e l'Agcom dispone, quindi una volta presa la decisione, la palla passerà all'Autorità di settore per mettere a punto il nmuovo meccanismo di assegnazione. Il nodo resta il prezzo.
Le frequenze da assegnare sono 6: 3 sono subito pronte e buone e sono i canali 54, 55 e 58 tolti proprio a Telecom Italia, Mediaset e Rai. Le altre 3 frequenze sono un po' piu' difficili da usare: uno è il canale 6 della banda Vhf, che oggi usa solo la Rai, in modo disordinato e la Europa 7. Infine ci sono i canali 23 e 28.
L'idea che si sta facendo strada al Ministero dello Sviluppo è di una gara a doppia corsia. Le frequenze 54, 55 e 58 sarebbero oggetto di una concessione ventennale solo se ad aggiudicarsele fosse una telco. Se invece fosse una tv, la durata sarebbe fissata in automatico alle scadenze fissate dall'Ue. Le altre 3 frequenze piu' basse verrebbero assegnate per i 20 anni di prammatica.