L'Agcom oggi non ha concluso il lavoro per la definizione delle procedure per l'asta delle frequenze Tv attese in Europa e in Italia per i vincoli alla partecipazione che l'Autorità potrebbe imporre a due società come Mediaset e Rai. Lo riferisce una fonte a conoscenza del dossier.
Reuters ha scritto che la Ue è favorevole all'esclusione delle due aziende in quanto avrebbero già a disposizione 5 multiplex, i blocchi di frequenze.
In primavera, alcune stime individuavano in 1,1 o 1,2 miliardi i possibili introiti per il governo. Alcuni operatori, fra cui Mediaset, hanno definito esagerate quelle stime.
Il consiglio dell’Autorità di garanzia per le comunicazioni continuerà ad esaminare lo schema di regolamento per la gara sulle frequenze tv dell’ex beauty contest in una prossima riunione che si terrà il 14 novembre. Questo a quanto si apprende l’esito dell’incontro del consiglio di oggi che, vista la complessità del tema e i numerosi aspetti tecnici da approfondire, ha preso altro tempo per valutare al meglio la questione della gara per le frequenze su cui si è chiuso da pochi giorni un confronto tecnico e non formale con Bruxelles.
Il prossimo consiglio dovrebbe licenziare lo schema di regolamento che sarà poi sottoposto ad una consultazione pubblica della durata di 30 giorni. Dopo la chiusura della consultazione pubblica ci sarà un ulteriore passaggio in consiglio per l’approvazione definitiva del testo che sarà poi trasmessa a Bruxelles che trarrà le proprie decisioni in questo caso formali per valutare se, una volta indetta la gara, l’Italia possa essere ‘liberata’ dalla procedura di infrazione pendente dal 2006 per l’insufficienza di spazio riservato ai nuovi entranti con il passaggio dal sistema analogico a quello digitale.