A lezione da Claudio Bisio: per un giorno l'attore milanese sale in cattedra all'Università IULM di Milano per una divertente lezione-intervista condotta dal critico cinematografico Gianni Canova. Una produzione Sky Cinema in onda in esclusiva free su Cielo (DTT canale 26, Sky canale 126 e TivùSat canale 19) sabato 30 marzo alle ore 21.30.
E' questa un'occasione unica per conoscere l'attore in una veste inedita e per ripercorrere insieme a lui le tappe che hanno segnato la sua ascesa al successo, dalla passione per la recitazione, nata vedendo in scena Dario Fo, agli anni passati alla Civica Scuola d'Arte drammatica del Piccolo Teatro di Milano, al grande successo cinematografico (gli ultimi "Benvenuti al Sud" e "Benvenuti al Nord" hanno sbancato il botteghino), senza tralasciare i successi televisivi di Zelig e Mai dire Gol, le tournee teatrali, i doppiaggi cinematografici (è sua la voce di Sid, il simpatico bradipo protagonista dei film della saga "Era Glaciale"), la passione per la scrittura e per la musica, in particolare la collaborazione con gli Elio e le Storie Tese, e l'amicizia che lo lega allo scrittore francese Daniel Pennac, nata con l'interpretazione a teatro di Monsieur Malaussene.
Tanti i contributi video di amici e colleghi, da Gabriele Salvatores che dice di lui "ha due anime, una razionale e una da bambino", a Gino e Michele che sostengono che " la testardaggine l'ha spinto avanti, è un panzer, ma sempre con la consueta gentilezza, che è rimasta invariata negli anni. Ha una grandissima capacità di improvvisazione, nessuno come lui incarna il cabaret: Claudio ha segnato il passaggio tra la generazione del derby e quella di Zelig", a Fausto Brizzi che parla di lui come "un talento che spacca tutto". E poi ancora attestati di stima ed affetto da parte delle sue compagne di lavoro Michelle Hunziker, Geppi Cucciari, Kasia Smutniak.
Alla richiesta di darsi una definizione come attore Bisio risponde: "All'inizio mi dava fastidio essere definito semplicemente "comico". Pensavo fosse riduttivo. Sono un attore del Piccolo Teatro che se vuole può far ridere, pensavo. Un giorno Dario Fo mi disse che la risata passa dal cervello: bisogna decodificare per riuscire a ridere e a far ridere. E' allora che ho capito che far ridere la gente è più difficile".
Il suo consiglio per chi vuole lavorare nel mondo dello spettacolo è la caparbietà. "Bisogna provarci fino in fondo e, se proprio non si riesce, prendere un'altra strada".
Durante la speciale lezione-intervista vengono mostrate in anteprima le immagini del suo nuovo film "Benvenuto Presidente!", in uscita nelle sale cinematografiche il 21 marzo, che vede Claudio Bisio nel ruolo di Giuseppe Garibaldi detto Peppino, un montanaro amante della pesca che diventa presidente della Repubblica per un errore dei partiti. Strappato alla sua vita tranquilla, si trova a ricoprire un ruolo per il quale sa di essere evidentemente inadeguato, ma il suo buonsenso e i suoi gesti istintivi risultano incredibilmente efficaci. A guidarlo nel rispetto delle rigide regole del protocollo sarà Janis Clementi (Kasia Smutniak), l'inflessibile ed affascinante vice segretario generale che si affanna inutilmente nel tentativo di disciplinare le imprevedibili iniziative del Presidente. Nel cast anche Giuseppe Fiorello, Remo Girone e Piera Degli Esposti.
"La storia sembra scritta ieri, ma ci lavoriamo da tre anni", dice Bisio. E, legandosi ai temi molto attuali di cui parla il film prosegue :"Per fare politica ci vuole competenza, ma non dovrebbe essere una professione a vita. Fare il politico deve diventare una rottura, non essere un privilegio. Le cariche dovrebbero avere una scadenza, e chi le ricopre dovrebbe assumersi, per la durata del mandato, onori ed oneri del lavoro da fare.