Anche Cairo Communication conferma il raggiungimento dell’accordo con Telecom Italia Media per l’acquisto de La7. In una nota il gruppo editoriale ricorda i termini delle intese raggiunte, tra cui un corrispettivo di 1 milione di euro e l’impegno di Telecom Italia Media “a far sì che, alla data di esecuzione, la posizione finanziaria netta di La7 sia positiva per almeno 88 milioni e il patrimonio netto sia pari ad almeno 138 milioni”. Nell’ambito delle intese raggiunte, si legge nella nota, “é altresì prevista la sottoscrizione di un accordo pluriennale con Telecom Italia Media Broadcasting per la fornitura di capacità trasmissiva”. “La finalizzazione e formalizzazione degli accordi contrattuali è prevista in tempi brevissimi e il successivo perfezionamento dell’operazione sarà subordinato alle autorizzazioni previste dalla normativa vigente”.
L’operazione consentirà a Cairo Communication di “entrare nel settore dell’editoria televisiva, integrando a monte la propria attività di concessionaria per la vendita di spazi pubblicitari e consentendo di diversificare la propria attività editoriale attualmente focalizzata nell’editoria periodica”. Il Gruppo Cairo Communication in questa operazione è assistito da Bonelli Erede Pappalardo in qualità di advisor legale, da Lazard come advisor finanziario e Barabino & Partners come advisor di comunicazione
LA SCHEDA - CHI E' URBANO CAIRO:
La vendita di La7 è andata in porto e ora il gruppo di Urbano Cairo allarga la sua attività dai periodici e dal calcio al settore televisivo. L'editore è originario di Masio, in provincia di Alessandria, dove è nato nel 1957. Inizia la sua attività come assistente di Silvio Berlusconi presso il gruppo Fininvest, divenendo in pochi anni direttore commerciale e vice direttore generale presso Publitalia '80.
Agli inizi degli anni Novanta (dal 1991 al 1995) diventa amministratore delegato della Arnoldo Mondadori Editore pubblicità. Poi qualcosa cambia. Viene licenziato dal gruppo Fininvest alla fine del 1995 e fonda la Cairo Pubblicità.
Inizia così il percorso imprenditoriale di Urbano Cairo. Da ex manager della «galassia Fininvest» a concorrente, è così che lui stesso risponde a chi cerca di misurarne la distanza da Silvio Berlusconi. Nel gennaio del 1996 Cairo Pubblicità inizia la sua attività ottenendo dal gruppo RCS la concessione in esclusiva della vendita di spazi pubblicitari sui numerosi periodici. Nel febbraio 1999 acquista la Giorgio Mondadori. Nel luglio 2000 Cairo Communication entra in Borsa e raccoglie le risorse che consentono di cogliere ulteriori opportunità di crescita attraverso lo sviluppo delle attività esistenti e acquisizioni o partecipazioni in società operanti nel settore della comunicazione. Cairo poi 'diversifica' e dal 2005 diventa proprietario e presidente del Torino Football Club.
Guardando ai conti di Cairo Communication il 2012 si è chiuso con un utile netto di pertinenza in calo del 20,5% a 18,6 milioni di euro su cui hanno pesato i costi per i due nuovi settimanali 'F' e 'Settimanale Nuovo'' e la svalutazione di Dmail. I ricavi, sono scesi dell'1,8% a 313,5 milioni di euro, il margine operativo lordo a 31 milioni (-21,5%) e il risultato operativo a 28,3 milioni (-21,3%).
La posizione finanziaria netta è positiva per 61,2 milioni di euro. Più nel dettaglio i ricavi derivanti dall'Editoria ammontavano a 121,3 milioni (rispetto ai 102,1 del 2011). I ricavi delle sole pubblicazioni nel 2012 sono stati pari a 75,6 milioni (rispetto ai 66,8 del 2011). I ricavi derivanti dall'attività di concessionaria ammontavano a 231,4 milioni di euro (rispetto ai 247,5 del 2011)