Cda o Cdo? e' tutto concentrato nella contrapposizione tra questi due acronimi, dove il secondo sintetizza il cognome del direttore generale Antonio Campo Dall'Orto, il prossimo futuro di Viale Mazzini e probabilmente anche il destino di alcuni dei conduttori i cui contratti con la Rai scadono con la fine dell'attuale stagione televisiva. Nella riunione del Cda fissata per lunedi' prossimo il braccio di ferro in atto da mesi dovrebbe arrivare ad un esito definitivo, complice la necessita' di completare con una certa urgenza alcune pratiche, come quella dei palinsesti della prossima stagione, la cui approvazione però non sembra poter prescindere da quella sui criteri di remunerazione, ovvero la 'carta' richiesta dal Mise per arrivare al superamento del famigerato tetto di 240.000 euro per i compensi degli artisti.
C'e' chi ha giocato d'anticipo e, di fronte allo stallo e alle polemiche su contratti e cachet creatosi negli ultimi mesi, ha gia' accettato delle proposte arrivate dagli altri gruppi televisivi, come Nicola Savino, che tornera' a Mediaset per condurre 'Le Iene' ma anche un nuovo programma ancora top secret. Insieme a lui, sarebbero gia' determinati a lasciare la Rai il gruppo di 'Gazebo' (che probabilmente seguira' il nuovo direttore Andrea Salerno su La7) ed Alberto Angela, che sarebbe orientato a stringere un accordo con il gruppo Discovery, il che faciliterebbe anche l'esportazione all'estero dei suoi programmi di storia e archeologia. Ma tutti gli altri aspettano di capire che succedera' lunedi' prossimo al settimo piano del palazzo Rai, persino il provato Fabio Fazio: il conduttore di 'Che Tempo Che Fa' ha pubblicamente affermato come per lui a questo punto sia «piu' facile andare via che restare», dopo mesi sulla 'graticola' per il suo compenso e in mancanza da parte dell'azienda di un riconoscimento del suo valore: «se vengo considerato solo un costo e' chiaro che non posso restare», ha dichiarato al festival di Dogliani il conduttore, il cui rapporto costo contratto-ricavi pubblicitari e' ampiamente in attivo. Sebbene abbia la possibilita' di trasferirsi facilmente altrove (piu' probabilmente sul Nove o su Tv8 che su La7, secondo i ben informati), Fabio starebbe aspettando di capire cosa accadra' in Rai, azienda a cui e' molto legato e per la quale ancora il 23 maggio condurra' su Rai1 la serata in ricordo di Falcone e Borsellino.
E 'alla finestra' stanno anche tutti gli altri conduttori, i cui contratti non sono in scadenza a breve ma nel giugno del 2018 (da Carlo Conti ad Antonella Clerici, per citarne solo due su decine e decine) ma che aspettano di capire quali spazi nei palinsesti della prossima stagione gli verranno affidati. E a conferma dello 'stallo' proprio oggi pomeriggio e' arrivata una nota aziendale che smentiva le indiscrezioni sulla collocazione e la conduzione di alcuni programmi della prossima stagione uscite in questi giorni sulla stampa, giacché i nuovi palinsesti non sono stati ancora approvati.