Finanziaria: buone notizie per Rai e Mediaset
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Repubblica Finanza
D
Digitale Terrestre
Buone notizie per Rai e Mediaset. Il Senato, nell'approvare in prima lettura il decreto legge fiscale, non ha modificato l'articolo 16 che differisce al 2012 il termine per la cessazione delle trasmissioni televisive in tecnica analogica terrestre e, conseguentemente, viene differita anche l'applicabilita' del limite anticoncentrazione in base al quale uno stesso soggetto non puo' essere titolare di autorizzazioni che consentano di diffondere piu' del 20% del totale dei programmi tv. Il comma 4 dell'articolo 16 differisce dal 2008 al 2012 il termine previsto per la fase di transizione dalla tecnologia analogica alla tecnologia digitale.
Il testo unico della radiotelevisione (dlgs 177/2005) individua il regime giuridico da applicare nella fase del passaggio dalla tecnica analogica a quella digitale sino alla definitiva cessazione delle trasmissioni analogiche.
In particolare l'articolo 43, comma 7, del testo unico dispone che una volta completata l'attuazione del piano nazionale di assegnazione delle frequenze radiofoniche e televisive in tecnica digitale (che il decreto legge sposta dal 2008 al 2012) uno stesso soggetto non puo' essere titolare di autorizzazioni che consentano di diffondere piu' del 20% del totale dei programmi televisivi o piu' del 20% dei programmi radiofonici irradiabili su frequenze terrestri in ambito nazionale mediante le reti previste dal medesimo piano.
Come e' noto - si legge nella scheda di lettura del servizio studi del Senato - i soggetti che attualmente si trovano in queste condizioni sono la concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo (Rai spa) e Mediaset spa.
Il testo unico della radiotelevisione (dlgs 177/2005) individua il regime giuridico da applicare nella fase del passaggio dalla tecnica analogica a quella digitale sino alla definitiva cessazione delle trasmissioni analogiche.
In particolare l'articolo 43, comma 7, del testo unico dispone che una volta completata l'attuazione del piano nazionale di assegnazione delle frequenze radiofoniche e televisive in tecnica digitale (che il decreto legge sposta dal 2008 al 2012) uno stesso soggetto non puo' essere titolare di autorizzazioni che consentano di diffondere piu' del 20% del totale dei programmi televisivi o piu' del 20% dei programmi radiofonici irradiabili su frequenze terrestri in ambito nazionale mediante le reti previste dal medesimo piano.
Come e' noto - si legge nella scheda di lettura del servizio studi del Senato - i soggetti che attualmente si trovano in queste condizioni sono la concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo (Rai spa) e Mediaset spa.
Le News più commentate del Mese