Una tv con la quale avere un rapporto diretto: questo lo sforzo della pay-tv di Rupert Murdoch.
Per questo Sky Tg24, la rete all news di Sky, ha lanciato l'idea del sondaggio. Ogni giorno un interrogativo, e il telespettatore con il telecomando può rispondere e dare il proprio parere. Via via, le risposte vengono aggiornate in diretta, e in serata si ha il risultato finale. Una manìa scoppiata in Gran Bretagna già dal 2001, con ottimi risultati. Qui in Italia siamo all'inizio.
Ma a Sky esprimono soddisfazione. «L'interattività per noi è una realtà perché è uno strumento forte che lega l'abbonato alla piattaforma—spiega Tullio Camiglieri, direttore della comunicazione Sky Italia —. Il telespettatore deve essere attivo: esprimendo il proprio parere attraverso il sondaggio, si sente parte dì un processo informativo".
I quesiti finora hanno puntato molto sull'attualità. Quasi in presa diretta. Un esempio
Domanda: «Un deputato ha partecipato a un festino a luci rosse. Per te un politico va giudicato per la sua vita privata?». Risposta: Sì 64%, No 36.
E perché cresca questo processo di familiarità tra spettatore e televisione, Sky ha studiato il modo di attivare il proprio decoder anche se si è fuori casa.
Bisogna possedere MySky (quel particolare decoder che registra su disco fisso i programmi preferiti), poi da qualunque computer nel mondo, basta collegarsi a Internet e si attiva il MySky. Se sei in ufficio e ti rendi conto che perderai l'ultima puntata di Grey's Anatomy perché farai tardi, c'è il modo per non disperarsi più.
Insomma quel che appare chiaro è che la tv satellitare, per reagire alla competizione di altre piattaforme tv, punta a creare una tv su misura per ciascun telespettatore. Con tanto di sondaggio quotidiano e palinsesto costruito ad hoc.
Maria Volpe
per "Il Corriere della Sera"