Hanno trattato sino a notte fonda per cercare una soluzione condivisa sulla ripartizione delle risorse dal 2009 in poi. Quindi l'assemblea odierna della A, convocata per le 12, si apre al buio.
Sullo sfondo ci sono due proposte. Da una parte le medio-piccole sono pronte a votare a maggioranza semplice (e hanno i numeri per farlo) una soluzione ispirata al modello inglese. Le grandi condividono il metodo, ma non c'è intesa sui parametri che danno corpo al bacino d'utenza e a quello dei risultati. Anche ieri sono state fatte molteplici simulazioni, ma nessuna ha soddisfatto le parti.
Ci hanno provato il presidente Matarrese con il vice-presidente vicario Rosella Sensi, il vice-presidente per la A Massimo Cellino e il consigliere Claudio Lotito, ritrovatisi per un comitato di presidenza ad hoc. Il tutto mentre il ministro Giovanna Melandri anche ieri ricordava l'incombenza di una decisione del Governo (il 9 novembre) pur auspicando «una soluzione interna». Quindi anche a Roma c'è il fiato sospeso.
Ieri il comitato di presidenza ha avviato i contatti per la scelta dell'advisor che affiancherà la Lega nella vendita dei diritti dopo il 2009. E' stata la volta di Sportfive, gruppo franco-tedesco di proprietà del gruppo Lagardere. C'era l'a.d. Richard Worth insieme a Stephane Schind-ler e a Oliver Ciesla. Ma non finisce qui.
LA TV DELLA LEGA Oggi a Milano ci saranno Robert Louis Dreyfus, proprietario della società Infront presieduta da Philippe Blatter (nipote del presidente della Fifa) e i loro manager italiani. Prospetteranno a Matarrese un progetto ambizioso: produrre con la Lega il campionato di A e venderlo ai broadcaster. Ovviamente con una cifra garantita che metta la Lega al riparo da brutte sorprese. Tanto per intendersi Infront gestisce già il campionato tedesco e ha prodotto l'ultimo mondiale. L'obiettivo è guadagnare un miliardo (contro gli attuali 800 milioni) in modo da litigare meno perla divisione dei soldi.
Carlo Laudisia
per "La Gazzetta dello Sport"