Romani: ''La crescita della banda larga importante quanto la tv digitale''
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Ansa
"L’uso inconsapevole del web o di social network, tipo Facebook, può essere pericoloso. Per questo occorre adoperasi affinché diventi quanto più consapevole possibile”. Così il viceministro allo Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni Paolo Romani intervenendo alla presentazione del libro ‘Marketing tv’ di cura di Carlo Nardello e Carlo Alberto Pratesi.
Per il viceministro la piattaforma serve allo sviluppo del Paese, non solo alla tv. “La banda larga e larghissima e da forti investimenti devono esserci dove si sviluppa ricchezza, non mi importa quella banda per fare la tv. Passerà anche la tv, può darsi che un giorno si arrivi a un unico decoder per la tv, ma la nuova piattaforma serve per creare ricchezza, perché il processo tecnologico avanzi."
A proposito del digitale Romani ha poi ricordato come l’anno scorso è passato al digitale il 30 per cento degli italiani, "Quest’anno finiremo col 70. Il 60-65 % possiede i decoder. Rai2 e Rete4 in Lombardia hanno spento l’analogico, in autunno proseguiremo con lo spegnimento secco da analogico al digitale. Il 12 giugno scorso così hanno fatto negli Stati Uniti, ma loro avevano solo il 20 per cento da ’switchare’”. E a suo parere due sono i problemi da risolvere: il piano delle frequenze ‘in pianificazione al Ministero’ e ‘l’ordinamento automatico dei canali"
Sull’ordinamento del telecomando digitale, prosegue Romani,il piano di autoregolamentazione non ha funzionato come speravamo. Sul Lcn, dice: “l’autorità sta lavorando su un ordine definitivo e le sanzioni per le tv che non le rispetteranno entro la settimana saranno durissime”