

La strategia di RaiNet è quella di valorizzare il patrimonio audiovisivo del servizio pubblico, unico in Italia, soprattutto sino alla fine del monopolio, attraverso una loro offerta tematizzata che sviluppi nuovi racconti, attraverso l'intervento del pubblico con le videochat. L'obiettivo è quello di arrivare a costruire nuovi contenuti dalle Teche della Rai. I contenuti, quindi, vogliono essere utilizzati non come vetrina di programmi, ma rivalorizzati su tutte le piattaforme, ovviamente con diversi formati con l'intervento degli utenti. I contenuti saranno attualizzati con interviste o con la presenza in videochat di un esperto o del diretto interessato.
A livello di riassetto dell'offerta dei contenuti video e audio, il piano di RaiNet prevede di arrivare a un solo portale che fornisca l'accesso a tutte le offerte, rispetto alle attuali due home page di partenza: Rai.it e Rai.tv. Le resistenze interne forse non mancheranno, intanto RaiNet si prepara a lanciare nuovi servizi: oltre al Replay Tv, con la possibilità di fruire dell'ultima settimana dei palinsesti generalisti della Rai (sul modello della Bbc), anche l'instant replay lineare di ciascun contenuto, il potenziamento dei canali tematici e il miglioramento della qualità del video, per poterli guardare sull'intero schermo del personal computer.
L'amministratore delegato di RaiNet lancia anche una proposta che non mancherà di far discutere: «Perchè non creare una Open IPTV, come piattaforma comune di distribuzione dei principali contenuti di Rai, Mediaset e La 7?» In Gran Bretagna Bbc, Channel Four, Five, ITV si sono uniti in una joint venture che prevede l'integrazione delle offerte lineari di contenuti on demand. Una tv interoperabile avrebbe l'effetto di creare economie di scala e di proporre un'offerta tematica ricchissima per un target di qualità, anche se non esteso al grande pubblico, come quello della IPTV via Internet (un sistema "chiuso" per tutelare i diritti rispetto alla Web tv).
Marco Mele
per "Il Sole 24 Ore"
(02/02/10)
per "Il Sole 24 Ore"
(02/02/10)