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Foto - Vita da Carlo, la serie tv Amazon Original con Verdone su Prime Video

Vita da Carlo, la serie tv Amazon Original con Verdone su Prime Video

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Fonte: Digital-News (com.stampa)

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Vita da Carlo, la serie tv Amazon Original con Verdone su Prime VideoTutto quello che avreste voluto sapere su Carlo Verdone e non avete mai osato chiedere. VITA DA CARLO è una serie comedy (disponibile da oggi su Amazon Prime Video) in 10 puntate, la prima della sua carriera, in cui Verdone interpreta se stesso in un’irresistibile vicenda comica in cui si intrecciano realtà e finzione. Protagonista di una storia che - come la sua vita - ha il sapore del paradosso, Carlo rivela aspetti inediti della sua personalità con un prorompente humour, regalando allo spettatore momenti esilaranti. Una nuova avventura creativa ed un linguaggio moderno per un’icona del cinema che, grazie ad Amazon Prime Video, racconterà ad un pubblico internazionale una storia tutta italiana ma fatta di sentimenti ed emozioni che sono universali.Al suo fianco un cast di attori che vestono i panni di persone reali (la moglie, i figli, la storica governante) e di personaggi creati dal talento del regista e dei suoi sceneggiatori.

Scritta, diretta e interpretata da Verdone, interamente ambientata a Roma, VITA DA CARLO svelerà al pubblico alcuni retroscena della vita di Carlo con la leggerezza, l’ironia e lo sguardo dissacrante con cui il regista ha conquistato il cuore degli italiani in quarant’anni di carriera.

Prodotto da Filmauro di Luigi e Aurelio De Laurentiis, VITA DA CARLO è diretta da Carlo Verdone e Arnaldo Catinari su una sceneggiatura di Carlo Verdone, Nicola Guaglianone, Menotti, Pasquale Plastino, Ciro Zecca, Luca Mastrogiovanni. Accanto a Verdone nel cast Max Tortora, Anita Caprioli, Monica Guerritore, Antonio Bannò, Caterina De Angelis, Filippo Contri e numerosi famosi personaggi nel ruolo di guest star.

SINOSSI - CARLO VERDONE non è solo il più famoso attore italiano e un’icona del cinema. Verdone è prima di tutto un uomo, con i suoi pregi e difetti, percorso come tutti da slanci, entusiasmi, fragilità, idiosincrasie, ossessioni, paure. L'enorme popolarità e l’amore del pubblico, che lo ha accompagnato fin dagli inizi della sua carriera, gli ha garantito successo e benessere ma gli ha chiesto in cambio un prezzo altissimo: la totale perdita della privacy.

L'immagine pubblica di Carlo è quella di un uomo generoso, disponibile e sempre di buon umore. A chi gli chiede selfie per strada, autografi negli autogrill, favori nei ristoranti, Carlo non si nega mai. Il contraltare di questa costante ribalta è una vita privata estremamente frugale, selezionata nei luoghi e nelle frequentazioni, scandita da ritmi sempre uguali ? quasi come una prigione. O una commedia.

VITA DA CARLO è la serie comedy in cui Verdone, rivela al pubblico per la prima volta la sua sfera più intima e privata, composta dai parenti stretti e da una ridotta cerchia di conoscenti, uno più bizzarro dell’altro: l’amico attore in cerca di sostegno privato e riscatto professionale, l’ambizioso sceneggiatore che gli promette una svolta artistica e autoriale da Festival di Cannes, il produttore implacabile e testardo che vorrebbe convincerlo a riproporre i personaggi degli inizi di carriera, il giovane e spiantato fidanzato della figlia che si è piazzato a casa sua e non vuole saperne di andarsene. Un’umanità improbabile e variegata si intreccia nella vita di Carlo in un groviglio di situazioni surreali dall’effetto comico irresistibile.

Oltre alle risate, nella vita di Carlo c’è spazio per l’amore. Quello del protagonista per una farmacista - guarda caso - che lavora nel suo quartiere. L’indiscussa competenza medica, l’approfondita conoscenza di sindromi, patologie sconosciute e di tutti i medicinali sul mercato, hanno fatto scattare un’attrazione fra i due, complice la misurazione quasi quotidiana della pressione - al cuore, anche in senso anatomico, non si comanda. D’altra parte quale luogo al mondo è più romantico e seducente per Verdone di una farmacia?

Ma un evento inaspettato irrompe nella sua vita. Come spesso gli accade, Carlo viene ripreso da un passante per strada mentre si sfoga parlando della sua città, la Roma che ama sopra ogni cosa. Il video diventa virale e il Presidente della Regione gli fa una proposta lusinghiera quanto spiazzante: candidarsi a Sindaco di Roma. Una domestica impicciona farà il resto e poco dopo la notizia è sulla bocca di tutti e i giornalisti sotto casa. 

Il più famoso attore italiano conoscerà pure il cinema come le sue tasche, ma partiti e palazzi sono un mondo a sé, fatto di insidie, maschere e colpi di scena, ancor più sorprendenti, e comici, di quelli dei suoi film. È pur sempre la “Vita da Carlo”.

Il protagonista Carlo Verdone ha commentato:

«Vita da Carlo nasce da un’intuizione di Nicola Guaglianone e Menotti nel corso della scrittura di Benedetta Follia. Ci prendevamo delle pause durante il lavoro di sceneggiatura, nelle quali venivo spesso interrogato e stimolato su alcune vicende divertenti e assurde della mia vera vita privata. L’idea di cimentarmi in un nuovo modo di scrittura e regia, quello delle serie, nacque proprio in quel periodo. Terminata la sceneggiatura del film, Guaglianone e Menotti prepararono un soggetto di massima, con la mia collaborazione, in dieci puntate. Venne fuori un concept che subito attirò l’attenzione dei miei produttori di Filmauro, Aurelio e Luigi De Laurentiis e di Amazon Prime Video. Con l’ingresso nella revisione approfondita del soggetto e nei dialoghi definitivi di Pasquale Plastino, Ciro Zecca e Luca Mastrogiovanni, l’intero copione di dieci episodi da trenta minuti fu terminato in due mesi e mezzo. Per farla breve Vita da Carlo è la storia di Carlo – fra realtà e immaginazione - amato, celebrato ma schiacciato da una vita al limite della sopportazione per l’invadenza costante, quotidiana, di personaggi che gli succhiano energie, serenità, chiedendo favori, consulenze mediche, interviste su qualsiasi argomento. È la vita faticosa, tormentata e spesso miserabile di un uomo che potrebbe godersi il successo di tanti anni di lavoro e invece, per troppa disponibilità, si ritrova ad esser travolto da una vita ansiogena ed insopportabile. Quando un giorno la politica vedrà in lui, grazie alla popolarità e stima di cui gode, la persona ideale per candidarlo a sindaco di Roma, la sua vita diventerà ancor più infernale. E quella serenità tanto ricercata nei suoi settant’anni, sarà un vero miraggio. Verdone nel privato e nella vita pubblica rispecchia in parte la quotidianità del vero Carlo. Anche se la parte “romanzata” prende ovviamente il sopravvento. All’inizio pensavo, incautamente, di poter dirigere io stesso l’intera serie. Ma la velocità di esecuzione che richiede un faticosissimo lavoro come questo mi ha portato, inevitabilmente, ad avvalermi di un ottimo collaboratore: Arnaldo Catinari, che non è stato solo il direttore della fotografia ma anche il regista di sette puntate su dieci. Abbiamo avuto un’intesa perfetta in tutto, dalla scelta degli attori, alla correzione di alcuni punti della sceneggiatura, nell’improvvisazione in varie situazioni che non erano scritte. E alla fine il lavoro, girato in sole dodici settimane, ha assunto uno stile, nelle riprese, nel montaggio e nella fotografia, assolutamente inconsueto per l’Italia. Abbiamo puntato su un dinamismo “all’americana” e su un montaggio rapido ma essenziale. Questo è stato possibile anche grazie alla presenza di tre operatori per ogni episodio. Ricorderò Vita da Carlo come il lavoro più faticoso di tutta la mia carriera, in quanto non c’è stato un giorno che non fossi in scena come attore. Ma anche come l’inizio di una nuova avventura stilistica cinematografica che spero possa portare a me e a tutti i miei straordinari collaboratori buoni frutti futuri. Il pubblico ce lo dirà».

E Arnaldo Catinari sottolinea:

«Quando Carlo mi ha proposto di collaborare con lui in Vita da Carlo sono stato da un lato estremamente lusingato e dall’altro estremamente preoccupato per la responsabilità che mi sarebbe ricaduta sulle spalle. Aiutare Carlo in una serie ispirata alla sua vera vita, come personaggio pubblico e come attore, avrebbe significato percorrere insieme con lui pezzi di vita, pezzi di storia di uno dei più grandi attori del nostro cinema e metterli su schermo. Abbiamo condiviso fin dall’inizio un approccio al suo personaggio che potesse essere il più vicino possibile alla sua realtà ma che poi rispettasse comunque un racconto di finzione. Ci sono momenti in cui il limite tra realtà e immaginazione non esiste più e i livelli si mescolano creando le tante linee narrative della serie. Ho cercato di mettermi completamente al servizio di questo racconto sostenendo Carlo in tempi di ripresa a lui non consueti e cercando in tutto di consentirgli di pensare al suo lavoro recitativo sollevandolo da ogni altra preoccupazione. Ho avuto la possibilità unica di stargli a fianco vivendo insieme tutto il processo creativo e la pressione si è presto trasformata in un rapporto di grande scambio e libertà creativa. Credo che Carlo sia riuscito con la sua recitazione a restituirci un personaggio pieno di sensibilità e umanità, il racconto di un attore e regista in un momento chiave della sua vita e della sua carriera con le sue debolezze, i suoi dubbi, i suoi mille impegni, la sua troppa disponibilità. C’è un piccolissimo episodio che racconta quanto Carlo sia amato dal suo pubblico e non solo, quanto sia diventato iconico e rappresentativo e quanto sia lo specchio di una romanità sempre più esile e sottile ma estremamente genuina. Dopo una giornata caldissima, stavamo aspettando che arrivasse la notte per girare una delle scene ambientate al Fontanone del Gianicolo. Carlo era stremato, seduto su un cubetto lasciato da un macchinista, la testa fra le mani. Da lontano, su un monopattino si avvicina un vecchietto che rallenta senza fermarsi e apostrofa Carlo dicendogli: “ A Carle’ ce stai pure a pensà?” e se ne va via perdendosi nella luce del tramonto».

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