
La Polizia di Parigi del reparto contro le frodi informatiche (Brigade d'Enquête sur les Fraudes aux Technologies de l'Information, Befti) ha arrestato, sentito e poi rilasciato 26 persone accusate di accesso abusivo alla visione del canale codificato francese Canal+. La tecnologia adottata è quella del cosiddetto cardsharing tramite la quale gli utenti, con un ricevitore dotato di connessione di rete e l'utilizzo di un apposito software, riescono a mettere in comune le chiavi di accesso al servizio codificato. Il principale responsabile dell'illecito sarebbe un cinquantenne di Roubaix che forniva il servizio dietro pagamento.
L'operazione è scattata il 21 ottobre scorso a seguito di una denuncia dell'operatore dei sistemi di sicurezza e codifica Viaccess
(gruppo Telecom France), fornitore di Canal+, che avrebbe strettamente collaborato con le forze di polizia fin dallo scorso giugno. La Polizia Giudiziaria francese ha affermato che "su un sito basato negli Stati Uniti i pirati recuperavano il software che serviva a ottenere le chiavi per decodificare le protezioni di Canal Plus. Era sufficiente procurarsi un apposito decoder e di installarvi questo software". Sono stati sequestrati anche numerosi ricevitori. Gli utilizzatori del servizio abusivo, identificati grazie al tracciamento degli indirizzi IP, sarebbero comunque molti di più dei 26 finora fermati e l'inchiesta promette ulteriori sviluppi. Dopo gli arresti in Polonia e Gran Bretagna dell'ottobre 2006 (digital-sat del 15.10.2006: "offensiva europea contro il cardsharing") è questa la prima iniziativa di polizia di cui si ha notizia tesa a combattere il fenomeno, piuttosto diffuso, del cardsharing.