Una musica stile Indiana Jones, il titolo della trasmissione, 'Koh-Lanta', a caratteri scolpiti nel legno, due braceri accesi intorno: era lo spot che annunciava il «grande ritorno in Malaysia» del reality francese ma la terribile fine di Gerald Babin, 25 anni, concorrente impegnato nella prima prova, il «naufragio», ha imposto la parola fine a concorrenti, televisione e produzione. 'Koh-Lanta', il reality francese che va avanti da più anni, dal 2001 - quando fu costruito sul format di Survivor - quello con più spettatori, una media di 7 milioni a puntata, non ci sara' certamente quest'anno. Forse mai più, almeno in Francia.
Piangono a TF1 e alla produzione ALP, ma piangono soprattutto a casa di Gerald, in banlieue di Parigi, piange la sua fidanzata e i suoi amici, ai quali è stata spedita un'equipe di psicologi di sostegno per affrontare l'improvvisa tragedia. Gerald era partito per la Cambogia - le riprese erano cominciate lì, nonostante l'annuncio della Malaysia e il titolo del programma che evoca l'isola thailandese - ed aveva superato pienamente i test medici.
Si era buttato come un leone nella prima prova, il naufragio, ma in acqua ha cominciato a sentire dei crampi, fortissimi. Mentre i medici lo visitavano, ha avuto il primo arresto cardiaco. Rianimato, è stato sistemato sull'eliambulanza diretta all'ospedale della citta' più vicina, Sihanoukville, ma lì il suo cuore si è fermato di nuovo. Altro massaggio e altra ripresa, il battito è ripartito ma appena entrati in ospedale una nuova crisi. E stavolta è stata quella fatale, Gerald non ce l'ha fatta. Tutto annullato, la prova, la trasmissione, la trasferta generale. Tutti a fare i bagagli fra le lacrime, pronti a sbarcare a Parigi senza nemmeno aver girato la prima puntata.
A Boulogne, in periferia della capitale, la sede di TF1, la tv privata che è anche la più seguita di Francia, si respira il dramma. Per oltre un'ora il centralino ha ordine di non passare nessuna telefonata, è in corso una «riunione di crisi». Alla fine, le condoglianze, il messaggio di «grande tristezza», l'annuncio che Koh-Lanta è finita, certamente per quest'anno (la 16/a edizione, una per ognuno dei 12 anni, più quattro straordinarie con i concorrenti campioni delle stagioni passate), forse per sempre.
È la terza volta, nella breve storia dei reality, che muore un concorrente. Era successo nella versione bulgara di Survivor, nel 2009, con l'annegamento di Noncho Vodenicharov, 53 anni. Anche per lui crisi cardiaca e annegamento, nelle Filippine. Tre mesi dopo, nuova vittima nella versione pachistana dello stesso format: Saad Khan, 31 anni, annega nel lago di Bangkok. I medici appureranno che un tendine del ginocchio gli è esploso mentre si sottoponeva all'immane sforzo di attraversare lo specchio d'acqua in apnea con 7 chili sulle spalle