La Lega Calcio comincia a tracciare l'iter che porterà al prossimo bando della Serie A e quindi all'assegnazione dei diritti tv del campionato per le tre stagioni 2024-27. Il mercato sta alla finestra. Sky e Dazn con ogni probabilità saranno ancora della partita. Le telco, Tim in testa, potrebbero scendere in campo e un passo in avanti potrebbero farlo i colossi dello streaming: Netflix, Disney+, Apple, Prime Video, Warner Bros. Discovery e Paramount+.
Tra le ipotesi in campo in Via Rosellini, anche la possibilità che la Lega Calcio produca in casa un canale della Serie A e poi lo distribuisca sulle piattaforme. Un modello che potrebbe interessare a tivùsat, tecnologicamente in grado di ospitare anche un'offerta a pagamento. Non a caso in questi giorni la piattaforma satellitare gratuita si è rivolta ai propri utenti con un questionario per sondarne l'interesse verso il grande calcio in modalità pay.
«L'Agcom nelle linee guida per il bando della Lega Calcio raccomanda 'la più ampia diffusione delle partite presso gli utentì, 'il rispetto degli standard di regolarità del servizio e di qualità trasmissiva'», premette il presidente tivùsat, Alberto Sigismondi.
«Noi col satellite raggiungiamo tutto il territorio italiano, con ottima qualità d'immagine, che arriva fino al 4K, e non creiamo nessun problema di spazio per gli editori. Inoltre abbiamo già un solido pacchetto di utenti, con quasi cinque milioni di card attive. Se si dovessero creare le condizioni per trasmettere il campionato nei prossimi anni, ospitando sulla nostra piattaforma il canale della Lega di Serie A, perché dire di no. Siamo pronti. E aggiungo che sarebbe un'ottima opportunità di crescita. Comunque vada il prossimo bando, e quindi anche se non dovesse nascere il canale della Lega di Serie A, tivùsat - conclude Sigismondi - rimane un perfetto veicolo sul satellite per i player che si dovessero aggiudicare i diritti tv delle partite e che vogliono raggiungere, anche col 4K, ogni angolo del Paese».