
Domanda: Bene, partiamo subito con un po' di pepe. Perché cavoiate?
Risposta: Guardi, la nostra concessionaria Open space mi ha appena passato i dati di Rtl 102.5. In gennaio abbiamo chiuso a +1% sul 2006, il primo bimestre a +6%, il primo trimestre a +8%, il primo quadrimestre a +11%, nei cinque mesi a +15%. Solo in maggio siamo a +30%. E questa tendenza è comune anche ad altre radio, parliamo con la concorrenza, non siamo noi dei fenomeni.
E quindi?
Quindi quello che Nielsen mette in giro non mi convince, mi sa che si sbagliano. Un conto è qualche variazione, qualche punto in più o in meno. Ma il mercato pubblicitario va molto bene per la radio, non possono dire che sia in calo...
E Nielsen l'abbiamo sistemata. Intanto state preparando per domani la diretta di Milan-Liverpool, finale di Champions, di cui avete l'esclusiva sulle radio commerciali...
Noi investiamo il 10% del nostro budget comunicazione nell'acquisto dei diritti del calcio in esclusiva. Una strategia che abbiamo iniziato nel 1998, con le partite di Champions league e della nazionale italiana. Dopo la finale Milan-Liverpool trasmetteremo pure Far Oer-Italia il 2 giugno e Lituania-Italia il 6 giugno, due match per le qualificazioni agli Europei.
Le ultime due rilevazioni Audiradio hanno segnalato la forte crescita di Kiss Kiss e Radio Subasio. Che cosa ne pensa?
Beh, sono due radio in cui il prodotto è di alta qualità e che hanno fatto grandi investimenti in frequente. Kiss Kiss, inoltre, ha pure lanciato una massiccia campagna di comunicazione.
Come giudica l'operazione Rcs mediagroup-Finelco, con la cessione di Play radio ad Alberto Hazan?
Secondo me è stata un'operazione grandiosa per Hazan. Ora ha tre reti, 105, Rmc e Play radio, e Finelco si pone sul mercato con lo stesso peso del leader, il gruppo Espresso.
Rtl 102.5 è la radio più ascoltata nei sette giorni. Dalla nuova Audiradio è emersa la necessità di qualche ritocco del palinsesto?
Noi siamo forse l'unica radio in diretta 24 ore su 24. In Audiradio abbiamo visto che siamo fortissimi nella fascia oraria 19-21, c'è stata una leggera flessione dalle 13 alle 15, perché lì abbiamo spostato gli Zero Assoluto, che prima andavano in onda di sera. Ma non ci sono criticità, solo qualche limatura. Piccoli interventi, come sul programma di Diaco a mezzanotte.
La radio alla tv: come procedono i lavori?
Al momento trasmettiamo in contemporanea in radio e alla tv dalle 6 del mattino a mezzanotte. Per l'autunno il concetto di Radiovisione sarà pronto 24 ore su 24. Quindi uno studio con i dj in diretta radio-tv, le canzoni e i clip in contemporanea. Solo la fascia pubblicitaria radiofonica, di tre minuti e mezzo, sarà sostituita in tv con un video. Noi, comunque, non facciamo televisione.
Ma Radiovisione. Un po' come Arbore. Non come Deejay, che su Ali music mostra anche i fuori onda, fa una sorta di reality.
Qualcuno dice che non ci sono più radio per i giovani, ci si omogeneizza su target più maturi. È vero?
Non sono d'accordo. La radio è diventata un mezzo più completo, articolato, con un mix di musica, informazione e intrattenimento. Diciamo che la radio è cresciuta, è maturata. Il problema è che non ci sono radio differenziate, sono tutte generaliste, si ispirano molto al modello di Rtl 102.5.
Il 15 giugno si apre a Santa Margherita Ligure il convegno di Audiradio. Che temi vorrebbe fossero affrontati?
Tengo molto al discorso del digitale. Il 30 maggio ho un incontro con Stefano Ciccotti, a.d. di Rai way. E poi ci siederemo ancora al tavolo con Rai, ministero delle comunicazioni e le associazioni Dab. A settembre si partirà veramente, decollerà il mercato digitale, con importanti impatti per tutto il settore radiofonico.
per "Italia Oggi"