Con Tele+ e Stream ce l'ha fatta: costanza e spalle larghe gli hanno permesso di trasformare due società alla frutta in una pay tv che comincia a funzionare e comincia a chiudere in utile il bilancio. Con Mediaset ci si é fermati alle trattative. Con Telecom è andato tutto a carte 48 dopo che si è messa di mezzo la politica. Con Fastweb c'è (per ora) solo una partnership commerciale.
Rupert Murdoch ama il business e ama l'Italia. Con tutta probabilità, se avesse potuto, avrebbe concluso qualche affare in più anche in casa nostra.
Ma il magnate australiano si muove da cacciatore quando fiuta l'occasione. Sky Italia è stata lanciata nel 2003 tra le perplessità dell'Antitrust europeo, allora guidato da Mario Monti, che temeva il monopolio della pay tv satellitare nata dalla fusione tra Tele+ e Stream.
Il tycoon ci ha messo quasi due miliardi di euro (tra acquisizioni, debiti e perdite) e ha continuato a investire su tecnologia e contenuti. Fino ad arrivare, oggi, al break even grazie a 2,2 miliardi di ricavi (con oltre quattro milioni di abbonati); E magari, domani, alla quotazione in Borsa.
Nelle altre avventure italiane gli attacchi di Murdoch non sono andati a segno.
Nel 1995 - con Silvio Berlusconi già premier e un referendum sulle concentrazioni tv pronto da votare - Murdoch fu vicinissimo a prendersi, almeno una fetta, di Mediaset. Per andare in soccorso dell'amico (allora più di oggi) dì Arcore. Poi il referendum lasciò Rete4 sulla terra e Berlusconi al comando del Paese e delle tv di Cologno.
I rapporti tra Berlusconi e Murdoch arrivarono in seguito vicini alla rottura con il lancio del digitale terrestre Mediaset: i contratti tra Mediaset e i club del calcio, e soprattutto gli aiuti sui decoder (quelli del ministro Maurizio Ga-sparri nel Governo presieduto sempre da Belusconi) rischiarono infatti di far saltare i piani di Sky Italia.
E' dell'anno scorso invece l'offerta su Telecom: sempre smentita ufficialmente, anche da Marco Tronchetti Provera, ma dibattuta in ogni sede possibile.
Dal bar al Parlamento. Anche in quel caso, la politica - assieme alla sbandierata esigenza di mantenere la compagnia telefonica in mano italiane - sbarrarono la strada a Murdoch. In particolare il centro-sinistra al governo difese con forza la bandiera tricolore sull'infrastruttura tic.
E così la complicata operazione (prevedeva l'assorbimento di Sky Italia nel gruppo in cambio di azioni a Murdoch) si trasformò in un semplice accordo per la fornitura di contenuti.
Come quello siglato da Sky con Fastweb, dopo che si era parlato di acquisizione. Ma qui, su internet e banda larga, Murdoch potrebbe avere ancora molto da dire. Anche in Italia.
Luca Veronese
per "Il Sole 24 Ore"