Lo chiamavano 'il cardinale' per la profonda fede cattolica: non perdeva mai una messa e raccontava che la devozione lo aveva aiutato a combattere il cancro, scoperto nel 2005. Ma da degno figlio dell'Emilia di don Camillo e Peppone, coniugava sempre la spiritualità e il credo da «democristiano mai pentito» con il gusto laico per la battuta, i proverbi, i pranzi con le immancabili tagliatelle della moglie Lella. Il mondo dello spettacolo dice addio a Bibi Ballandi: lo storico produttore, l'inventore degli show evento, da Fiorello, 'il figlio mai avutò, a Celentano, da Morandi a Panariello, uno dei protagonisti della storia dell'intrattenimento, soprattutto Rai, è morto a 71 anni nel reparto di oncologia dell'ospedale Santa Maria della Scaletta di Imola, dove era ricoverato da tempo.
Nato a Baricella (Bologna) il 26 giugno 1946, vero nome proprio Bibi, Ballandi respira in casa la passione per lo spettacolo: il papà Iso è un ex tassista che accompagna cantanti e orchestre in giro per l'Emilia Romagna. Diploma di terza media, inizia la sua carriera negli anni '60 lavora con Al Bano, Orietta Berti, Nicola di Bari, Caterina Caselli, Mina, Rita Pavone. E poi con i grandi cantautori, Lucio Dalla, che diverrà suo amico fraterno, Francesco De Gregori, Fabrizio De André, Roberto Vecchioni, Pierangelo Bertoli. Nel 1983 fonda il Bandiera Gialla, storica discoteca di Rimini - che diventa anche il titolo di uno show su Italia 1 con Red Ronnie - e mette in piedi la Ballandi Multimedia, la società di produzione con cui lascerà il segno in tv, soprattutto dagli anni Novanta in poi, mescolando passione, meticolosità e sano (e paterno) spirito pratico: «Agli artisti, ai primi soldi che incassano, bisogna fargli comprare la casa. Così restano a corto di contanti e vogliono lavorare».
Nel 1997 porta Bob Dylan a esibirsi davanti a Papa Giovanni Paolo II, in occasione del congresso eucaristico. Ma soprattutto in quegli anni è il deus ex machina dell'intrattenimento Rai, grazie ai grandi show con Gianni Morandi, Adriano Celentano, Lucio Dalla e Sabrina Ferilli, Antonella Clerici, Renato Zero, Raffaella Carrà, i Pooh, passando per la Lotteria itinerante di Giorgio Panariello e per Ballando con che incorona Milly Carlucci regina delle piste. La conduttrice viene a sapere della morte di Ballandi in diretta tv, durante Unomattina, si accascia sulla sedia e dice sconvolta: «Non avrei mai voluto sapere così la notizia». Se «io Bibi e Lucio eravamo come fratelli», ricorda oggi Morandi, con Fiorello, che Ballandi rilancia in tv, si instaura un legame filiale. «Fiore è mio figlio. Io sono il babbo che gli è mancato presto, lui il figlio che io non ho mai avuto», racconta Ballandi in un'intervista a Panorama. «Si diverte a insegnarmi l'iPad, Twitter e tutte queste diavolerie, mi fa gli scherzi, è buono, altruista. Mi ha scritto questo appunto: 'Followers: chi ti segue, following: chi segui tù. Io non so mica l'inglese, ho la terza media».
Nel 2012 tocca a Fiorello ricambiare: lo showman convince Ballandi a vincere l'abituale ritrosia e a salire sul palco del Premio regia televisiva, per regalargli la statuetta per #ilpiùgrandespettacolodopoilweekend. «È una persona importantissima, tutti conoscono il suo nome anche se non si vede mai», dice Fiorello, che oggi e domani sospende in segno di rispetto il suo show su Radio Deejay, Il Rosario della sera, mentre il cordoglio dei 'suoì artisti invade i social. Tra gli ultimi show firmati da Ballandi, Laura & Paola con Pausini e Cortellesi, Stasera CasaMika, il Bocelli show dal Colosseo a settembre, Facciamo che io ero con Virginia Raffaele, il poetico Danza con me con Roberto Bolle a Capodanno. Nella sua poliedrica carriera si contano anche anche tante tournée teatrali, come Sola me ne vo con Mariangela Melato, Senza swing con Flavio Insinna, Mi scappa da ridere con Michelle Hunziker. Nell'era della spending review e dello stop ai mega contratti-quadro a Viale Mazzini, Ballandi presta il suo fiuto e il suo talento anche ad altri committenti, realizzando, tra l'altro, Tutti pazzi per Morandi e Rovazzi sul Nove o importanti documentari per Sky Arte, dalle grandi mostre alle bellezze paesaggistiche dell'Italia. I funerali sono in programma sabato 17 febbraio nella sua Baricella
SKY OMAGGIA IL GRANDE PRODUTTORE CON UNA PROGRAMMAZIONE SU SKY ARTE
Il mondo della TV piange oggi il grande produttore Bibi Ballandi, appena scomparso, e Sky gli rende omaggio con una speciale programmazione dedicata alle storiche produzioni di Sky Arte realizzate con la sua Ballandi Arts. Bibi Ballandi, noto per i grandi show, ha creduto nel progetto Sky Arte fin dal giorno del lancio, il 1 novembre 2012, realizzando alcune splendide serie documentarie che contraddistinguono da sempre la programmazione del Canale, come Sette Meraviglie, Capolavori Svelati, Contact, Italian Season, Artists in love e il talent show Master of Photography, distribuito in oltre 50 paesi.
Ed è proprio attraverso la riproposizione di questi suoi grandi titoli che Sky vuole rendere omaggio ad un amico di Sky Arte che, a quattro mani e in piena armonia con il canale, ha contribuito negli anni alla valorizzazione del patrimonio artistico italiano attraverso le sue produzioni di grande qualità.
Il dettaglio della programmazione di venerdi 16 febbraio su Sky Arte HD:
- ore 16.00 Sette Meraviglie - Milano
- ore 16.30 Sette Meraviglie - Assisi
- ore 17.00 Artists in love – Nureyev
- ore 17.55 Italian Season – Michelangelo
- ore 18.45 Bernini Borromini
- ore 19.50 Sette Meraviglie - Palermo
- ore 20.20 Operazione Caravaggio
- ore 21.15 Domus Aurea – Il sogno di Nerone
- ore 22.15 Sette Meraviglie - Roma
- ore 22.45 Italian Season – Pompei
- ore 23.40 Bronzi di Riace
- ore 00.30 Artists in love – Maria Callas
- ore 01.20 Sette Meraviglie – La Costiera Amalfitana
- ore 01.50 Sette Meraviglie – Verona
- ore 2.20 Sette Meraviglie - Ferrara