«Sono molto preoccupato ma non per la Lega Pro perchè in termini di valori assoluti la Lega Pro non ha grandissimi ritorni sotto il profilo economico, visto che le risorse economiche importanti della nostra lega vengono dai presidenti. Il problema è un altro, la mia preoccupazione maggiore riguarda la Lega di A, la Lega di B e tutto il sistema calcio che oggi si fonda quasi esclusivamente sui diritti televisivi». Lo ha detto il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, a margine del Consiglio direttivo, rispondendo ad una domanda dei giornalisti che gli hanno chiesto un commento al rinvio dell'asta dei diritti tv per la Lega di serie A.
«Facciamo un invito alla Lega di B, alla Lega di A e alla Lega Nazionale dilettanti: dialoghiamo -ha aggiunto Gravina-. Creiamo un percorso che sia un percorso di sistema. Non è pensabile che in Inghilterra, in Germania, in Francia ed in Spagna, ci sia un'asta sui diritti televisivi con una concorrenza spietata, con un prezzo altissimo, ed in Italia sia il 50% del prezzo vecchio. Questo vuol dire che il nostro prodotto non è valorizzato al massimo. Vuol dire che mentre altri fanno sistema, noi cerchiamo solo di creare un paradigma che è solo il paradigma della ricchezza in capo a determinati soggetti, e questo non paga».
Gravina ha poi rivendicato le promozioni in serie A di due club, Benevento e Spal, promosse soltanto un anno fa in serie B dalla Lega Pro. »Quando su tre società andate in serie A, due sono neopromosse dalla Lega Pro, è un messaggio importante. Il Cittadella ha perso ai play-off, la quarta, il Pisa, non ha avuto una stabilità organizzativa e gestionale a livello societario. Tutto ciò vuol dire che se tu ti attieni ad un sistema di organizzazione di gestione che è il modello tipo, ideale, che traccia la Lega Pro, tu non hai problemi, perchè è un modello molto rigido, severo. Tutto ciò dimostra anche che il campionato di Lega Pro è un campionato difficilissimo, e se lo vuoi vincere, visto che c'è un'altissima concorrenza ed altissima competizione sul piano sportivo, ti devi organizzare e questa organizzazione te la porti dietro«.
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