Aggiornamento delle ore 20.58 del 26/1 (RadioCor): L'amministratore delegato di Infront, Luigi De Siervo, è pronto a recuperare il rapporto con i broadcaster. «Non voltiamo le spalle a Mediaset e Sky, lavoreremo per fare in modo che possano rientrare in corsa, ma questo potrà avvenire solo ai valori che il nostro prodotto merita», ha dichiarato il manager a margine dell' apertura delle buste per i diritti tv della Serie A.
Aggiornamento delle ore 20.38 del 26/1 (Adnkronos): L'offerta dell'intermediario indipendente per i diritti tv della Serie A per il triennio 2018-2021 «è abbinata al progetto di realizzare un canale in partnership con la Lega da offrire su ogni piattaforma possibile a partire dalla prossima stagione». Lo afferma l'ad di Infront, Luigi De Siervo, spiegando che parallelamente alle trattative private con gli spagnoli si lavora a «un piano alternativo» affinché «gli operatori tradizionali, in primis Sky e Mediaset possano rientrare in corsa» perché «l'obiettivo finale è di arrivare alla prossima assemblea portando il valore massimo che saremo capaci di negoziare con gli spagnoli nella trattativa privata a fronte di un modello, molto simile a quello della vendita per prodotto, diffuso in Spagna, Germania e Inghilterra» cioè «la vendita esclusiva delle singole partite sulle singole piattaforme».
Aggiornamento delle ore 20.30 del 26/1 (Ansa): «Il calcio italiano non è tanto vituperato. Siamo partiti da 760 milioni, ora siamo a 950 e con le royalties si arriverà a un miliardo di euro. Poi ci sono i quasi 400 milioni dai diritti esteri, dalla coppa Italia, è stato fatto un ottimo lavoro in fase commissariale». Il commissario della Lega Serie A, Carlo Tavecchio, sottolinea così il valore dell'offerta degli spagnoli di MediaPro per i diritti tv, che i club stanno valutando dopo aver rifiutato le proposte economiche di Sky e Mediaset. «Se aspettavano gli assist del sistema italiano, aspettavamo un po'?», ha notato Tavecchio, che in apertura dell'assemblea ha fatto un bilancio del suo commissariamento, alla luce della «nuova lettera ricevuta ieri dalla Figc dal Coni» in cui «si parla di 'gravi irregolarità di gestione', 'commissariamento non finalizzato in alcun modo alla risoluzione delle criticità' e 'situazioni di impasse determinate dalla omessa modifica degli statuti delle leghe». Tavecchio ha elencato i vari passaggi chiave degli ultimi nove mesi, inclusi la sperimentazione della var, il roadshow per i diritti tv e la riforma dello statuto. A proposito, Tavecchio ha ribadito l'invito a modificare il quorum per le elezioni, introducendo la maggioranza semplice dal terzo scrutinio e l'assemblea ha deliberato di riservarsi, nel termine fissato dal Coni, di valutarne la legittimità e la compatibilità giuridica.
Aggiornamento delle ore 20.02 del 26/1 (Ansa): L'offerta di MediaPro per i diritti tv della Serie A «è legata al progetto di realizzare un canale in partnership con la Lega da offrire su ogni piattaforma possibile». Lo ha chiarito l'ad di Infront, Luigi De Siervo, spiegando che durante la settimana di trattative private con gli spagnoli si lavorerà anche a «un piano alternativo: non voltiamo le spalle agli operatori, l'obiettivo è portare alla prossima assemblea la massima offerta degli spagnoli e un modello di vendita per prodotto, con esclusive di singole partite».
Aggiornamento delle ore 19.38 del 26/1 (Radiocor/Ansa): Offerta da 950 milioni di euro annui per tre anni, incrementabile fino a 1,15 miliardi di euro e subordinata al raggiungimento di alcuni target. Sulla base di questa offerta l'assemblea della Lega Calcio di Serie A ha concesso una settimana di esclusiva a Mediapro. L'offerta comprenderebbe anche tra le condizioni la possibilità di creare un canale della Lega Calcio per la trasmissione delle partite di Serie A 2018-21. Lo comunica l'ad di Infront, Luigi De Servio al termine dell'assemblea sui diritti tv che precisa come l'offerta non soddisfi la Lega di Serie A e quindi «si aprirà un tavolo tecnico la prossima settimana per cercare di migliorare questa offerta».
Aggiornamento delle ore 19.32 del 26/1 (Ansa): Ammonta a 950 milioni la parte fissa dell'offerta presentata dagli spagnoli di MediaPro per i diritti della Lega Serie A. Secondo quanto filtra l'assemblea dei venti club ha deciso di procedere a trattative private per una settimana.
Aggiornamento delle ore 19.20 del 26/1 (RadioCor): Il pacchetto «Global», cioè con tutti i diritti 2015-18 e con base d'asta 1,05 miliardi di euro annui, è l'oggetto del bando «secondario» della Lega Calcio, chiusosi con le offerte vincolanti lunedì scorso, riservato agli intermediari e esplicitamente non attribuibile agli operatori della comunicazione. È previsto che il licenziatario di tale pacchetto procede alla commercializzazione dei diritti presso i broadcaster nel rispetto della Legge Melandri e delle Linee guida per l'assegnazione dei diritti approvate dall'Agcom e dall'Antitrust assicurando quindi la presenza di un numero minimo di eventi sulle diverse piattaforme di trasmissione.
Aggiornamento delle ore 19.09 del 26/1 (Ansa): Oltre a rilanciare le offerte per il bando dei diritti tv per gli operatori tradizionali, Sky - secondo quanto apprende l'ANSA - ha anche inviato una lettera alla Lega Serie A in cui sostanzialmente ha manifestato l'interesse ad acquisire tutti i diritti del pacchetto Global per i prossimi tre anni, comprensivo del diritto di ritrasmissione, entrando quindi in concorrenza con MediaPro, unico soggetto che ha partecipato al bando subordinato destinato agli intermediari indipendenti. Secondo quanto si apprende, nella missiva di cui è stata data lettura nel corso dell'assemblea della Lega Serie A, Sky si impegna a sublicenziare in esclusiva a terzi almeno una porzione dei diritti in questione, e a offrire i propri canali con la Serie A a tutte le piattaforme che ne facciano richiesta, a condizioni eque e non discriminatorie. Naturalmente, ha sottolineato l'emittente satellitare nella lettera, tutto ciò è condizionato alla possibilità per Sky di utilizzare i diritti anche direttamente per i propri clienti su tutte le piattaforme. Per Sky, secondo la procedura della Lega l'intermediario finanziario può anche realizzare prodotti audiovisivi e quindi diventare un operatore della comunicazione.
Aggiornamento delle ore 19.06 del 26/1 (Ansa): L'assemblea della Lega Serie A ha messo in standby il tema governance per affrontare la valutazione delle offerte per i diritti tv. Non è escluso che i dirigenti dei venti club possano riprendere ad affrontare più tardi nel corso dell'assemblea il rinnovo delle cariche. Dopo aver deciso di non assegnare i diritti tv a Sky e Mediaset al termine delle trattative private, ora l'assemblea sta valutando l'offerta presentata dagli spagnoli di MediaPro, unici a partecipare al bando subordinato dedicato agli intermediari finanziari. Intanto in mattinata metà dei club di Serie A hanno incontrato due dei candidati alla presidenza della Federcalcio, Gabriele Gravina e Damiano Tommasi, impegnandosi a far convergere i loro voti sul presidente della Lega Pro e invitando quello dell'Assocalciatori a fare sintesi. Per il momento Tommasi resta in corsa: se invece decidesse di affiancasse Gravina, si formerebbe una coalizione che si attesterebbe attorno al 55% dei consensi, con i 10 club di A (che varrebbero il 6% del peso elettorale), Lega Pro (17%), Aic (20%), allenatori (10%), arbitri (2%), e alcune società della Lega B, categoria che complessivamente vale il 5%.
Aggiornamento delle ore 18.58 del 26/1 (RadioCor): Sky è pronta a rilanciare sui diritti della Serie A 2018-21 con una nuova offerta per tutte le licenze. Secondo quanto si apprende, il broadcaster satellitare ha inviato una lettera alla Lega Calcio in cui si dice pronta a elaborare una nuova proposta «global» per tutti i diritti messi in gara dal bando concorrente a quella messa sul tavolo da MediaPro. L'operatore spagnolo ha presentato infatti una offerta da 990 milioni che è ora al vaglio dei club di Serie A. Sky punta a ottenere le licenze per il 2018-21 con diritto di ritrasmissione e con l'impegno anche a cedere in sublicenza alcuni pacchetti di partite ad altre piattaforme media.
Aggiornamento delle ore 18.49 del 26/1 (RadioCor): Sky Italia pronta a fare offerta Serie A concorrente a MediaPro.
Aggiornamento delle ore 17.54 del 26/1 (Adnkronos): La Lega Serie A delibera di non assegnare nessuno dei 5 pacchetti contenuti del bando domestico per i diritti tv per il triennio 2018-2021. Lo comunica la stessa Lega in una nota in cui si legge che «la Lega Nazionale Professionisiti Serie A valutate le offerte presentate in data 22 gennaio 2018 e in data odierna all'esito della trattativa privata dichiara conclusa la suddetta procedura, senza alcun assegnazione di alcun pacchetto». Ora le squadre di Serie A e l'advisor Infront, come previsto dal bando, dovranno aprire la busta contenente l'offerta dell'intermediario indipendente, Mediapro. Secondo indiscrezioni la società spagnola avrebbe messo sul piatto 900-990 milioni.
Aggiornamento delle ore 17.51 del 26/1 (Ansa): La Lega Serie A ha deciso di non assegnare i diritti tv a Sky e Mediaset al termine delle trattative private che hanno portato a offerte complessive per circa 830 milioni di euro da parte delle due emittenti. Fallito il bando per gli operatori tradizionali, ora l'assemblea della Lega procede con la valutazione dell'offerta degli spagnoli di MediaPro, unico soggetto a partecipare al bando subordinato dedicato agli intermediari indipendenti.
Aggiornamento delle ore 17.40 del 26/1 (Comunicato Stampa): La Lega Nazionale Professionisti Serie A, previa apposita delibera assembleare, in ottemperanza al disposto dell’art. 36 delle Linee Guida, approvate dall’AGCom con delibera n. 215/17/CONS in data 18 maggio 2017 e dall’AGCM con Provvedimento in data 17 maggio 2017, nonché del paragrafo 5.8, lettera b), dell’Invito a Presentare Offerte Diritti Audiovisivi Campionato di Serie A Pacchetti esclusivi dirette a pagamento per il territorio italiano – procedura riservata agli Operatori della comunicazione - pubblicato in data 6 gennaio 2018, valutate le offerte presentate in data 22 gennaio 2018 e in data odierna all’esito della trattativa privata, DICHIARA conclusa la suddetta procedura, senza assegnazioni di alcun Pacchetto.
Aggiornamento delle ore 17.32 del 26/1 (RadioCor): Circa 630 milioni complessivi sono stati messi sul tavolo da Sky Italia che ha presentato offerte per il pacchetto via satellite delle squadre più blasonate (per 261 milioni), lo stesso pacchetto ma in modalità internet/iptv/wireless(170 milioni), per i pacchetti multipiattaforma delle ulteriori 12 squadre (150 milioni) e per i diritti accessori (50 milioni). Gli altri 200 milioni sono arrivati da Mediaset per il pacchetto in digitale terrestre. A questo punto l'Assemblea di Lega farà il punto sulle offerte tenendo presente che, in caso di mancata assegnazione, domani entro le 13 potrà aprire la busta di MediaPro che ha messo sul piatto fino a 990 milioni per tutta l'offerta calcio di Serie A.
Aggiornamento delle ore 17.13 del 26/1 (RadioCor): Sky Italia avrebbe alzato la propria offerta sui pacchetti D1 e D2, che riguarda i diritti tv di 12 squadre della Serie A per il triennio 2018-2021, ma solo leggermente e di circa 70 milioni, arrivando a 150 milioni. Tutto ciò a fronte tuttavia di una base d'asta fissata dalla Lega calcio per questo pacchetto a quota 310 milioni più 10 milioni di oneri accessori. Con questo rilancio, arrivato dopo la trattativa privata degli ultimi giorni, il totale delle offerte arrivate in Lega è pari a 830 milioni circa, ben sotto gli 1,05 miliardi che la Lega stessa contava di incassare. A questo punto l'Assemblea di Lega farà il punto sulle offerte compresa quella di MediaPro che ha messo sul piatto fino a 990 milioni per l'intero pacchetto.
Aggiornamento delle ore 16.31 del 26/1 (Ansa): Adriano Galliani ha dato le sue dimissioni dalla carica di presidente di Mediaset Premium. Già nell'aria da giorni, la decisione dell'ex amministratore delegato del Milan, da luglio al vertice della pay tv del Biscione, è collegata all'imminente accettazione della candidatura con Forza Italia al Senato, con ogni probabilità in Lombardia. Il ruolo di presidente della società che utilizza le frequenze tv in concessione statale è fra le cause di ineleggibilità. A quanto si apprende, Galliani in questi giorni ha preso parte alla fase iniziale delle trattative private fra Mediaset e la Lega Serie A per i diritti tv del campionato, ma non a quella finale, che si è conclusa oggi con la presentazione di una nuova offerta da parte della pay tv.
Aggiornamento delle ore 16.21 del 26/1 (Adnkronos): Alla scadenza prorogata delle 15 sono due le buste arrivate in Lega Calcio contenenti delle nuove offerte per diritti tv domestici per il triennio 2018-2021 riferite ai pacchetti B-D1-D2-D1 platinum-D2 platinum. Da quanto si apprende, una delle buste è quella di Mediaset Premium che per il pacchetto B, rivolto agli operatori del digitale terrestre con le partite di Juventus, Inter, Milan, Lazio, Fiorentina, Napoli e due squadre di fascia bassa, avrebbe confermato la sua offerta iniziale di 200 milioni, senza alcun rialzo dopo la trattativa privata con la Lega A e l'advisor Infront. Al momento non sono noti i dettagli della seconda busta. Le offerte verrano aperte al termine dell'assemblea elettiva quando le società di Serie A apriranno l'assise sui diritti tv, alla presenza di un funzionario della Lega A e di un notaio
Aggiornamento delle ore 16.19 del 26/1 (Ansa): Mediaset Premium non ha rilanciato per i diritti tv della Serie A al termine della trattativa privata con la Lega e l'advisor Infront. Secondo quanto filtra, la pay tv del Biscione nella nuova offerta proposta oggi ha confermato sostanzialmente quella avanzata lunedì, 200 milioni di euro per l'acquisto del pacchetto B (con 8 squadre, le big Juventus, Milan, Napoli, Inter, Lazio, Fiorentina e due di fascia bassa per il digitale terrestre), che nel bando aveva una base d'asta di 260 milioni di euro. Non è ancora nota l'entità della nuova offerta di Sky per i pacchetti D1-D2, con le partite in esclusiva delle altre 12 squadre (inclusa la Roma, complessivamente il 25% degli ascolti): l'emittente satellitare lunedì ha presentato un'offerta di circa 90 milioni di euro per D1-D2, ben al di sotto dei 310 milioni di quotazione complessiva
Aggiornamento delle ore 16.09 del 26/1 (RadioCor): Già in fase di prima offerta Mediaset aveva deciso di confermare la strategia di valutare investimenti sul «prodotto calcio» solo di tipo opportunistico, cioè subordinando eventuali impegni alla sostenibilità economica della pay-tv: a questo proposito il cda di lunedì scorso, che aveva esaminato l'asta della Serie A, aveva ribadito le linee guida del piano 2020 che punta alla sostenibilità di Premium senza l'offerta di partite di calcio. Dall'estate 2018 Mediaset non trasmetterà più neppure la Champions League, principale competizione europea per club, le cui partite andranno invece su Sky e, per quanto riguarda i match in chiaro, sui canali Rai.
Aggiornamento delle ore 15.52 del 26/1 (RadioCor): Mediaset Premium ha confermato la propria offerta da 200 milioni di euro a stagione per i diritti in digitale terrestre delle tre stagioni del campionato di Serie A. È quanto si apprende da fonti finanziarie. Dopo le trattative private con la Lega Calcio e Infront chiusesi ieri sera pertanto il gruppo ha ribadito il proprio approccio all'asta per la Serie A 2018-21 e non ha alzato l'offerta rispetto a quanto messo già sul piatto lunedì. L'offerta riguarda il pacchetto di partite in digitale terrestre riguardanti otto squadre tra cui sei big (Juventus, Milan, Inter, Napoli, Lazio e Fiorentina).
Aggiornamento delle ore 15.35 del 26/1 (Ansa): Sky e Mediaset Premium hanno presentato nuove offerte per i pacchetti dei diritti tv oggetto di trattative private con la Lega Serie A e l'advisor Infront. Alle 15.30 è prevista l'apertura delle due buste alla presenza di un notaio e sarà chiara l'entità del rilancio da parte dei due broadcaster. Successivamente le offerte saranno valutate dall'assemblea dei club, che per il momento sono riuniti per affrontare il tema del rinnovo della governance.
Aggiornamento delle ore 15.09 del 26/1 (Adnkronos): È iniziata con tre ore e mezza di ritardo l'assemblea elettiva della Lega Serie A chiamata a rinnovare i vertici, dopo nove mesi di commissariamento sotto la guida di Carlo Tavecchio. Ci si attende l'ennesima fumata nera. Da quanto si apprende il ritardo dell'arrivo in via Rosellini dei club «riformisti», tra cui Juventus, Inter, Roma e Fiorentina sarebbe dovuto a un incontro avuto con due dei tre candidati in corsa per la presidenza della Federcalcio, Gabriele Gravina della Lega Pro e Damiano Tommasi dell'Assocalciatori. In vista delle elezioni della Figc di lunedì prossimo, le società «riformiste», che hanno un peso elettorale del 6% circa, avrebbero chiesto a uno dei due candidati di fare un passo indietro per creare una candidatura unica e condivisa da opporre a quella di Cosimo Sibilia, presidente della Lnd, sostenuta dall'altra metà delle squadre di Serie A. Al termine dell'assemblea elettiva prenderà il via quella riguardante i diritti tv
DIRITTI TV SERIE A 2018 - 2021 - ARCHIVIO DIGITAL-NEWS.IT
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