I club si sono presi tre settimane di tempo per analizzare le offerte dei fondi di investimento sulla media company della Lega Serie A destinata a gestire i diritti tv. Non è detto che basti a risolvere le perplessità di una buona metà dei presidenti, propensi a gestire in autonomia la principale fonte di ricavi del calcio. Di certo una decisione sul tema non è attesa prima di fine agosto.
L'advisor Lazard ha illustrato le offerte dei sei fondi d'investimento. Per Dal Pino sono «interessanti e pongono le basi per il futuro» quelle dei tre, Bain, Cvc e Advent, candidati ad acquisire quote di minoranza della media company, con progetti a lungo termine. Altri tre fondi Apollo, Fortress e Blackstone, tramite il braccio di investimento GSO, si sono offerti come finanziatori. MediaPro si è offerta come partner industriale, e Wanda anche come advisor. È dato in crescita il fronte dei presidenti non vuole cedere nemmeno una minoranza e propende per una gestione autonoma dei diritti tv.
Fra questi De Laurentiis. «Ora dobbiamo vedere se continuare a far guadagnare gli altri o se invece siamo davvero imprenditori per rafforzare i nostri club e quindi poter fare gli stadi, comprare bravi calciatori, accontentare i nostri tifosi». È la riflessione del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, prima dell'assemblea della Lega Serie A in cui il presidente Paolo Dal Pino illustrerà le sei offerte dei fondi di investimento per la media company destinata a gestire i diritti tv. «Non è che Dal Pino indicherà la strada da seguire, ci si dimenticano sempre i ruoli: un presidente presiede, non decide. Lui è stato bravissimo. Perché su una Serie A su cui tutti i media muovevano grandi preoccupazioni facendoci sprofondare nel delirio dell'insufficienza, abbiamo dimostrato che pur sembrando così caotici e disuniti, siamo un punto di riferimento e di grande interesse per ben sei fondi - ha notato De Laurentiis -. Ora dobbiamo vedere se continuare a far guadagnare gli altri o se invece siamo davvero imprenditori per rafforzare i nostri club e quindi poter fare gli stadi, comprare bravi calciatori, accontentare i nostri tifosi. Sennò sembra che noi abbiamo abbracciato questo sport bellissimo che è anche un'industria importantissima per far contento chi? Dei terzi? Noi dobbiamo far felici i tifosi e noi stessi».
Prossimo appuntamento il 24 o il 25 agosto. Il 12 scade invece il termine per l'iscrizione al campionato e alcuni club in difficoltà starebbero cercando di cartolarizzare il credito per il mancato pagamento della rata di Sky.
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Diritti Tv Serie A, rimane perplessità sulle offerte dei fondi di investimento
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Ansa
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