Come per campionati e coppe, entrano nel vivo il risiko per i diritti tv e quello per le poltrone del calcio. Nel giorno in cui Amazon ha ufficializzato che trasmetterà in Italia 16 delle 137 partite della Champions League nel 2021/24, la Lega Serie A ha varato il bando per il mercato nazionale dei diritti del campionato alzando l'obiettivo a 1,15 miliardi di euro, e i club hanno deciso di convergere per il presidente uscente Gabriele Gravina alle prossime elezioni federali del 22 febbraio.
La Serie A ha espresso «grande apprezzamento per il lavoro svolto fino ad ora», come dichiarato in una nota il presidente della Lega, Paolo Dal Pino, che a sua volta deve sciogliere il nodo sulla ricandidatura, dopo un biennio in cui ha varato la rivoluzione della media company, con la partnership del consorzio di fondi di investimento che dovrebbe definirsi a inizio gennaio.
Nello stesso periodo la Lega pubblicherà il bando dei diritti tv per il mercato nazionale, con cui conta di ricavare 177 milioni in più dei 973 ottenuti nel bando per l'attuale triennio, 193 da Dazn e 780 da Sky, che è in causa con la Lega per il mancato pagamento dell'ultima rata da 130 milioni (prossima udienza a Milano il 22 dicembre). Nelle incertezze legate al Covid non sarà facile aumentare i ricavi, ma qualcosa è cambiato rispetto al 2018, quando avere due abbonamenti per il campionato pareva un disagio per gli utenti. Ora le smart tv sono una realtà, e le piattaforme streaming hanno guadagnato fette di mercato, complice anche il lockdown per la pandemia.
Non a caso in Lega guardano non solo a Dazn (che è rimasta fuori dalla Champions) ma anche a Tim e Amazon, oltre che a Mediaset e Sky. Anche alla luce della recente sentenza del Consiglio di Stato che impedirà a Sky di avere esclusive per il web, dove adesso trasmette con Now Tv. I pacchetti sono ancora in via di finalizzazione, ma da quanto filtra ci sarà una proposta per piattaforma, una mista e una per intermediari. Lo scenario più realistico è che si finisca a trattativa privata, come nel 2018. Una delle opzioni per la Lega può anche essere la realizzazione del canale, soluzione contemplata, anche in tempi brevi, nel piano industriale della futura media company. Per quanto riguarda la Champions, servirà qualche settimana per definire il quadro.
Il colosso internet di Jeff Bezos ha ufficializzato una novità nota da tempo: Amazon Prime Video (che già ha il calcio in portfolio in Inghilterra e dal 2021 in Germania) per le prossime tre stagioni trasmetterà la Supercoppa europea e 16 gare di Champions, le migliori del mercoledì, in cui ci sarà sempre una squadra italiana presente nei gironi e, in caso di qualificazione, fino alle semifinali. La finale è un pacchetto a parte: Sky l'ha messa nel mirino assieme al pacchetto da 104 partite, che potrebbe incrementare con le sublicenze delle 16 migliori partite del martedì, con ogni probabilità destinate a Mediaset. Sullo sfondo, la Uefa si sta muovendo per una riforma della Champions dopo il 2024, e fra qualche settimana potrebbe arrivare l'annuncio del nuovo format, probabilmente con l'aumento da 6 a 10 partite per ogni squadra nella fase a gironi.