Riportiamo integralmente un comunicato stampa di Conto Tv appena giunto in redazione che lamenta qualche imprecisione in un articolo del Corriere della Sera di oggi.
Conto Tv non può che esprimere stupore per i contenuti dell?articolo ?Lite Rai-Conto Tv per le radiocronache di rossoneri e Samp? comparso su ?Il Corriere della Sera? di sabato 25 ottobre 2008 sormontato dall?occhiello ad effetto ?Azioni legali in vista?. Conto Tv insieme agli altri titolari era assolutamente disponibile, anche se non obbligata da alcuna normativa europea, a sublicenziare i diritti acquisiti ad un equo corrispettivo. Conto Tv ha infatti sub licenziato la differita a Milan Channel, rimosso l'embargo sugli highlights a Milan Channel e Mediaset.?
Per quanto riguarda i diritti radiofonici non é arrivata nessuna richiesta da Rai fino a 2 ore prima dell'evento. ?L'offerta della Rai era in ogni caso troppo distante dalla nostra richiesta (5.000 euro, dato che non necessita di commenti, contro i 25.000 richiesti). ?Conto Tv è stata fortemente danneggiata dal comportamento della Rai e chiederá alla stessa il risarcimento dei danni per aver sviato la clientela finale e gli investitori pubblicitari promettendo ciò che non aveva il diritto di promettere.?
Così l?amministratore Marco Crispino: "I danneggiati siamo noi, gli investitori pubblicitari e i consumatori che non hanno seguito la partita in diretta perché convinti di sentirla su Rai. Voglio fare 2 dichiarazioni: una da imprenditore e una da cittadino. Da imprenditore che lavora nel mondo dei diritti sportivi da meno di un anno avrei prima acquistato i diritti e solo di seguito organizzato, pubblicizzato e commercializzato l'evento. Da cittadino invece penso che il dirigente rai (dipendente statale) che ha, a quanto pare, sprecato soldi pubblici (viaggi e compensi), esponendo l?ente pubblico alle richieste risarcitorie, dovrebbe quantomeno chiedere scusa e, forse, dare qualche spiegazione?????.
Qui di seguito invece l'articolo incriminato, tratto dal Corriere della Sera di oggi, 25 Ottobre 2008.
La notte di Coppa Uefa ha lasciato scorie di veleno, stavolta fuori dal terreno di gioco. Rai e Conto tv sono infatti ai ferri corti e il rischio di un'azione legale da parte dell'ente di Stato è assai elevato.
Motivo del contendere la mancata radiocronaca di Heerenveen-Milan e di Partizan Belgrado-Samp, le due sfide acquistate dall'emittente fiorentina che sta tentando il salto di qualità dal porno al pallone, attraverso un paio di società di intermediazione, la tedesca
Sport Five e l'italiana
B4, con raggiunta di una clausola (l'acquisizione anche dei diritti radiofonici) sfuggita tanto al controllo degli olandesi quanto a quello dei serbi.
La scelta di Conto tv (acquistare l'esclusiva dà diritti televisivi e radiofonici) è ovviamente del tutto legittima ma si scontra con una normativa europea in tema di trasmissioni: la norma in questione obbliga l'acquirente di una piattaforma che non possiede a subcederla. Non possedendo una stazione radio, la tv (a pagamento) di Firenze avrebbe dovuto pertanto rivendere i diritti radiofonici di cui era entrata in possesso. Non è chiaro se la Rai abbia dato per scontato il suo buon diritto a trasmettere le partite di Milan e Samp oppure se a peccare di superficialità siano stati Heerenveen e Partizan, fatto sta che gli inviati dell'emittente di Stato (Tonino Raffa in Olanda e Giuseppe Bisantis a Belgrado) sono giunti regolarmente a destinazione. Ed altrettanto regolarmente sono stati accreditati Heerenveen e Partizan hanno allestito per loro le postazioni e le linee richieste.
Nel tardo pomeriggio di giovedì, un paio d'ore prima dell'inizio delle partite,
Sport Five e B4 hanno imposto l'altolà a tutela dei diritti ceduti a Conto tv e le frenetiche trattative per salvare il salvabile condotte da
Riccardo Cucchi di Radiorai non hanno dato esito. La Tv a pagamento ha preteso una cifra considerata fuori mercato (50.000 euro in totale) per concedere il proprio nulla osta. Così Rafia e Bisantis non hanno potuto svolgere il proprio lavoro e a
desso i vertici Rai stanno studiando un'azione legale per il recupero dei danni (gli spazi pubblicitari a contorno delle due radiocronache erano stati tutti venduti) e hanno chiesto l'intervento dell'Uefa. In attesa di verificare come andrà a finire il contenzioso, ieri
la Rai si è presa una rivincita su Conto tv soffiandole per 8.250.000 euro
i diritti televisivi della seconda fase della Coppa Italia.