La guerra dei numeri. - Gene Gnocchi a Gnock Calcio Show: «In tutti gli stadi d?Italia è scoppiata la polemica per il numero dei paganti. A Marassi, per Sampdoria-Bologna, secondo il Pd erano 40 mila, per il Pdl 7 mila. A Roma per Lazio-Napoli, secondo i Democratici erano 4 milioni, per il Popolo della Libertà 700. A Bergamo, invece, per Atalanta-Milan, erano 56 milioni: c?era Berlusconi in tribuna».
La pax Ranieri-Mourinho. - L?allenatore della Juve a ?Sabato Sprint?, Rai due, subito dopo il derby con il Torino. «Mourinho è simpatico, lo era anche prima, è una persona eccezionale. Magari ogni tanto va sopra le righe. Ma va bene così. E il mio inglese sta migliorando...». Esilarante l?imitazione che di Ranieri ha fatto l?attore Davide Pratelli, in ?Guida al Campionato?, Italia uno: cammina con la panchina appiccicata al sedere perché non gliela rubino, e risponde alle domande con scatti improvvisi della testa, com?è solito fare.
La giornata della bontà. - Mourinho: «Complimenti all?allenatore del Genova, va a casa con un punto che ha conquistato giustamente». Ancelotti: «Sì, è vero, l?Atalanta meritava di più». (Sky e Novantesimo minuto). Zenga su Giampaolo: «Lo ammiro, lo seguivo fin da quando ero dall?estero». Giampaolo su Zenga: «Ha fatto sacrifici, ha avuto il coraggio di partire, lo stimo ed è stato un campione» (Sabato Sprint).
Ancora calcio e sesso. - Si riaccende su Sky, nel finale di Juve-Toro, la scritta ?cartellino rosso? che invita a vedere a pagamento un film per adulti. Nella settimana in cui il Milan è apparso in Uefa su ?Conto tv?, rete hard.
Se il telecronista scia bene. - Esordio grigio per i gigantisti azzurri a Solden, ma positivo per i telecronisti. Ivana Vaccari, in studio con Barbara Merlin, analizza gli highlights tecnici, ed essere un?ottima sciatrice l?aiuta. Come aiuta Davide Labate, dalle nevi del ghiacciaio austriaco, che si ricorda di annunciare per tempo le discese dei nostri, cosa che altri non fanno. Controspot per una nota ditta di bastoncini: si sganciano in partenza dai guanti del giovane azzurro Eisath, bravo ad arrivare sino al traguardo, e di uno svedese, che invece sul muro esce dal tracciato.
Corrado Giustiniani
per "Il Messaggero Sport"