Report Calcio FIGC 2023, la fotografia del calcio italiano: luci e ombre nel pallone
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Digital-News (original)
È stato presentato negli studi di Sky Sport, dal presidente della FIGC Gabriele Gravina, il ReportCalcio 2023, il rapporto annuale sul sistema calcistico italiano realizzato dal Centro Studi FIGC. Il documento mette in luce alcune criticità, ma anche diversi aspetti positivi. La fotografia scattata dal Report FIGC è nitida: ci sono luci e ombre nel nostro sistema. Le difficoltà finanziarie preoccupano, ma le potenzialità non mancano. Sta ai club professionistici costruire un modello più virtuoso e sostenibile per il futuro.
I Mondiali 2022 in Qatar hanno rappresentato un evento di straordinario successo televisivo per la Rai. La finale Argentina-Francia, trasmessa su Rai 1, ha fatto registrare una media di 12.144.000 spettatori con picchi di share del 67,99%, pari a oltre 16 milioni di telespettatori sintonizzati sulla rete ammiraglia Rai. Analizzando i dati Auditel relativi alle 64 gare, emerge come la Rai abbia fatto il pieno di ascolti con il Mondiale: la partita Francia-Marocco su Rai 1 ha raccolto 9,9 milioni di spettatori, mentre Argentina-Croazia ha sfiorato i 9,4 milioni, sempre sulla rete ammiraglia Rai. Per l'Italia, le 10 partite di qualificazione a Qatar 2022 trasmesse dalla Rai hanno avuto un ascolto medio di 7,7 milioni a match, con picchi di 9,7 milioni per Italia-Svizzera su Rai 1. Purtroppo, la cocente eliminazione con la Macedonia del Nord vista da 9,7 milioni di italiani su Rai 1 ha negato all'Italia i Mondiali.
Il confronto degli ascolti totali delle Nazionali su Rai 1 nel 2021 e 2022 conferma il calo dopo gli Europei: da 239 milioni a 85,9 milioni (-64,1%) dovuto all'assenza dell'Italia a Qatar 2022. In conclusione, Qatar 2022 ha consolidato la centralità della Rai come destinazione per gli eventi calcistici più prestigiosi e seguiti. Nonostante la delusione Mondiale, il pallone si conferma un contenuto di richiamo formidabile per la rete ammiraglia e le altre reti Rai.
Il fenomeno della pirateria audiovisiva e della contraffazione di prodotti legati al calcio in Italia ha raggiunto dimensioni molto rilevanti, con impatti economici estremamente negativi per l'industria sportiva. Nel 2021 ben il 43% della popolazione adulta italiana, pari a oltre 20 milioni di individui, ha ammesso di aver consumato illegalmente contenuti piratati come film, serie TV e trasmissioni sportive live. In totale si stima che nel 2021 siano stati compiuti la bellezza di 315 milioni di atti di pirateria nel nostro Paese. In particolare, la pirateria di eventi sportivi dal vivo ha raggiunto livelli preoccupanti, passando dal 7% del totale nel 2017 addirittura al 15% nel 2021. Si calcola che solo nell'ultimo anno gli atti di pirateria di contenuti sportivi in diretta siano stati più di 32 milioni, in aumento del 5% in soli due anni.
Uno dei fenomeni più preoccupanti è la crescita esponenziale della fruizione di contenuti pirata tramite abbonamenti IPTV illegali, più che raddoppiata in soli due anni fino a raggiungere nel 2021 addirittura il 23% degli atti di pirateria audiovisiva complessivi. Il numero di abbonati a queste piattaforme di streaming illegali ha superato i 2 milioni di italiani. Per quanto riguarda l'impatto economico, si stima che la pirateria di eventi sportivi live abbia causato quasi 11 milioni di fruizioni perse, equivalenti ad un ammanco di 267 milioni di euro di fatturato. Per la Serie A in particolare, le perdite provocate dalla pirateria sarebbero dell'ordine di un miliardo di euro ogni tre anni secondo le analisi.
In definitiva i dati dimostrano in modo evidente come pirateria televisiva e contraffazione stiano assumendo dimensioni emergenziali nell'industria del calcio, con conseguenze economiche disastrose sia per i club che per l'intero sistema Paese. Sarà necessario intensificare gli sforzi per stroncare sul nascere questi fenomeni criminali.
Articolo di Simone Rossi
per "Digital-News.it"
(twitter: @simone__rossi)
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