Telefono, computer o Sky? Alla fine si sceglie la Rai
News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)
Fonte: Tuttosport
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Sport
Milan-Liverpool si può vedere sul videofonino, sul computer, su Sky, sul digitale terrestre e pure con tre telecronache diverse. Diffìcile compiere una scelta. Meglio l'immagine nitida di Sky o il commento di Pellegatti su Mediaset Premium? Meglio la comodità di vedere il match sul videofonino mentre al ristorante si festeggia il compleanno dell'amico oppure sullo schermo del proprio portatile mentre, ufficialmente, si sta scrivendo un'importantissima relazione per domani?
La verità alla fine è una sola: la partita dell'anno si guarda sulla Rai. Perché il segnale arriva prima, certo; perché il tastino sul telecomando è il primo, perché magari si stava guardando il Tgl. Per decine di altri motivi e forse perché l'unico motivo valido è la somma di tutti i motivi messi assieme. Perché forse a volte non ci rendiamo conto di quanto sia importante, la Rai. O meglio, forse ce ne rendiamo conto quando la si critica, il più delle volte con sacrosanta ragione. Ma quando ci si siede davanti al televisore, chissà perché, tra tante opzioni diverse si sceglie la Rai.
Ed è a quel punto, mentre Cerqueti propone un pistolotto iniziale simil-Sky, mentre Dossena fa di ogni parola un'affermazione perentoria (se è così bravo a leggere le partite perché sta in tv invece che in panchina? Mistero), mentre ogni tanto l'inviato a bordo campo non sente oppure la linea non è perfetta che se no non sarebbe la Rai ci si chiede:perché? Perché non vado davanti al computer, perché non accendo il videofonino, perché... Difficile dare una risposta. Su Sky c'è più freschezza, su Mediaset Premium c'è anche il commento della Gialappa's che ha in Marco Santin un interista totale, al limite potrebbe essere divertente. Eppure va a finire che si guarda la Rai.
Berlusconi è dappertutto, su qualunque piattaforma, ce n'è troppo, è trattenuto mentre al suo fianco Galliani in tribuna attraversa, momenti di delirio; Berlusconi a fine partita sembra ringiovanito, sembra quello che esultava dopo la vittoria sulla Steaua, c'erano Gullit e Rijkaard e Van Basten e l'Italia era diversa e noi eravamo diversi. Però la Rai c'era già...
E quando si scruta Paolo Maldini che va a ritirare la Coppa dalle mani di Platini, e Paolo Maldini non è uno qualunque, un'idea si fa largo nel cervello: la partita l'abbiamo guardata sulla Rai perché la Rai è la storia, un pezzo della nostra, storia, un pezzo di noi. In fondo in fondo in fondo siamo noi. Chissà se alla Rai lo sanno, viene da pensare.
La verità alla fine è una sola: la partita dell'anno si guarda sulla Rai. Perché il segnale arriva prima, certo; perché il tastino sul telecomando è il primo, perché magari si stava guardando il Tgl. Per decine di altri motivi e forse perché l'unico motivo valido è la somma di tutti i motivi messi assieme. Perché forse a volte non ci rendiamo conto di quanto sia importante, la Rai. O meglio, forse ce ne rendiamo conto quando la si critica, il più delle volte con sacrosanta ragione. Ma quando ci si siede davanti al televisore, chissà perché, tra tante opzioni diverse si sceglie la Rai.
Ed è a quel punto, mentre Cerqueti propone un pistolotto iniziale simil-Sky, mentre Dossena fa di ogni parola un'affermazione perentoria (se è così bravo a leggere le partite perché sta in tv invece che in panchina? Mistero), mentre ogni tanto l'inviato a bordo campo non sente oppure la linea non è perfetta che se no non sarebbe la Rai ci si chiede:perché? Perché non vado davanti al computer, perché non accendo il videofonino, perché... Difficile dare una risposta. Su Sky c'è più freschezza, su Mediaset Premium c'è anche il commento della Gialappa's che ha in Marco Santin un interista totale, al limite potrebbe essere divertente. Eppure va a finire che si guarda la Rai.
Berlusconi è dappertutto, su qualunque piattaforma, ce n'è troppo, è trattenuto mentre al suo fianco Galliani in tribuna attraversa, momenti di delirio; Berlusconi a fine partita sembra ringiovanito, sembra quello che esultava dopo la vittoria sulla Steaua, c'erano Gullit e Rijkaard e Van Basten e l'Italia era diversa e noi eravamo diversi. Però la Rai c'era già...
E quando si scruta Paolo Maldini che va a ritirare la Coppa dalle mani di Platini, e Paolo Maldini non è uno qualunque, un'idea si fa largo nel cervello: la partita l'abbiamo guardata sulla Rai perché la Rai è la storia, un pezzo della nostra, storia, un pezzo di noi. In fondo in fondo in fondo siamo noi. Chissà se alla Rai lo sanno, viene da pensare.
Piero Valesio
per "Tuttosport"
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