Lorena Bianchetti non lo vuole ammettere. Ma è lei la nuova "Signora della domenica", a cui sono affidate le sorti dei pomeriggi Rai. La rete ha infatti confermato la Bianchetti alla guida del suo storico contenitore domenicale, in accoppiata strategica con Massimo Gilettì, Luisa Coma e Pippo Baudo.
L'obiettivo del quartetto è quello di far dimenticare le polemiche della gestione Mara Venier, abbassando i toni che animavano il salotto Rai
Diverse., però, sono le novità in arrivo, a cominciare dalla nuova collocazione degli spazi intemi al programma. Stavolta infatti a fare gli onori di casa, alle 14, non ci sarà più la Bianchetti, che passa a coprire la fascia centrale 16-18.
Sarà Massimo Gilettì, quindi, ad aprire "Domenica In"?
«Sì. Io e Massimo ci siamo invertiti gli spazi. Inizierà lui, alle 14, poi seguirà il blocco da me condotto e, alle 18, Pippo Baudo».
Sta pensando di introdurre dei cambiamenti?
«Stiamo lavorando a due novità . La prima è "Domenica in,., rosa": un nuovo spazio, con ospiti in studio, interamente dedicato all'universo femminile. Da quest'anno, vogliamo infatti focalizzare l'attenzione sulla donna e sul suo valore, offrendone un rittatto corale, ma non autoreferenziale. Gliospitiquindinon saranno solo donne: daremo voce anche al punto di vista maschile, riservando una particolare attenzione ai giovani under trenta. Infine, inviteremo sia personaggi dello spettacolo, sia professionisti a rappresentanza delle diverse"categorie in rosa"»
L'altra novità , invece?
«Un nuovo game che coinvolgerà il pubblico a casa, protagonista assoluto del gioco. Di questo quiz, però, non posso anticipare altro perché rappresenta la sorpresa della prima puntata. Poi, naturalmente, come ogni varietà che si rispetti, avremo anche molti spazi musicali, il momento del talk show e la danza. La struttura grosso modo ricalcherà quella dell'anno scorso».
Con il senno del poi, anche alla luce di questi "ritocchi", cambie-rebbe qualcosa dell'edizione appena conclusa di "Domenica In"?
Tutto è migliorabile, ma no: non cambierei niente. Abbiamo chiuso con una media del 19% di share. Ma soprattutto siamo riusciti a realizzare un programma onesto, dove al centro ci fosse la persona. Siamo riusciti a mantenere la promessa fatta a inizio stagione: una "Domenica In" che raccontasse il quotidiano, senza spegnere il cervello dello spettatore».
Dei tre blocchi, il suo nasce e si conferma all'insegna dei sentimenti, della vita quotidiana.
«à vero e sono contenta di questo taglio: io faccio televisione perraccontarel'umano, perpro-muoverne la bellezza. Mi piace pensare, infatti, che il piccolo schermo sia uno strumento in grado di mettere a fuoco l'esistenza, rappresentandone la misteriosa alternanza di emozioni: passioni, dolore, momenti di prova, difficoltà . Ecco, il grande fascino del mio lavoro sta proprio nel ritrovarsi protagonisti di questa grande commedia umana che è la vita».
Eppure molti disprezzano la così detta "tv dei sentimenti".
«Io invece credo molto nei sentimenti. Dove per sentimenti non intendo le emozioni per forza buoniste, quanto invece le relazioni che ci legano agli altri. I legami. La differenza sta solo nel modo in cui si affrontano questi temi».
In che senso?
«Quel che conta è non scadere mainella violenza, fìsica e verbale, e nella mera spettacolarizzazione. Sono convinta infatti che si possa raccontare la vita con la danzao conle inchieste giornalistiche: il risultato non cambia, a patto che alla base ci siano onestà e professionalità . Prendiamo per esempio "Al posto tuo": in questa ttasmissione ho messo al centro il sociale, esattamente come facevo nel programma religioso "A sua immagine". L'unico elemento diverso di "Al posto tuo" era il registro utilizzato. Nient'altro. Ed è stato un successo».
Francesca D'Angelo
per "Libero Quotidiano"