Elisa Ambanelli: ''All Music, laboratorio creativo dell'ironia''

Mentre nei palinsesti imperversano i format importati dall’estero, Grande fratello è un esempio su tutti,All Music è un prodotto ’nostrano’ fatto dai giovani per i giovani: l’età del telespettatore medio è tra i 14 e i 35 anni, la scolarizzazione medio alta. “Non abbiamo programmi che provengono dall’estero. Prendiamo un professionista che reputiamo credibile per il nostro target e gli costruiamo attorno un programma”. Elisa Ambanelli, direttrice di rete, ci parla della nuova linea editoriale e delle sfide future.

Com’è cambiata la rete in questi ultimi due anni?
Abbiamo allargato la nostra offerta con un bouquet di generi e linguaggi nuovi. Oggi è un vero e proprio laboratorio creativo che spazia dalla comicità al film, dalla docu-soap al cartoon, per citarne alcuni. Vorrei fare cose sempre diverse, audaci. Giochiamo molto sull’ironia, su un certo modo di dissacrare la realtà, sulla spensieratezza. Sperimentazione e creatività sono alla base della nostra filosofia. Una volta o facevi parte delle generaliste o eri tv di serie b. Oggi non è più così.

Sperimentazione che vi è consentita per la mancanza dell’Auditel...
Beh, certo. Ho lavorato tanti anni a Mediaset, all’inizio mi è mancato il confronto con il dato numerico. L’Auditel dà la spinta quotidiana a migliorarsi. Ora, però, sono molto meno tesa.

Cosa bolle in pentola?
Stiamo sperimentando diversi programmi. Il 22 febbraio, alle ore 19, parte Blister con dj Albertino che si cimenta sul web, a conferma della natura multimediale della rete. L’11 marzo è la volta de Lo spettacolo più buono che ci sia, con Gianpietro Cutrino, detto Gip: il programma di base è un varietà con tanto di band live, quiz, pubblico. Davide Rossi, figlio di Vasco, sarà l’interprete principale della nostra prima docu-fiction Albakiara, dal 10 marzo alle ore 21. E’ una striscia in venticinque puntate da trenta minuti l’una girata sul set del film, dall’omonimo titolo, dove i protagonisti si raccontano a ruota libera. Chiara Tortorella condurrà gli speciali in prime time. Linus, manager della radio, è la nostra star in “Deejay chiama Italia” con Nicola Savino, ex autore de Le iene: il loro è un programma multimediale, la fusione perfetta tra radio, web e tv. Non dimentichiamoci di Community che rispecchia appieno la rete per il suo modo di interagire con il pubblico. E poi, a partire da marzo, gli irriverenti cartoons, made in America, come The Oblongs e Sons of Butcher, doppiato dal trio Medusa.

Siete anche acuti talent scout...
Francesco Facchinetti, all’inizio, faceva un programma per noi, adesso è a Rai 2. Abbiamo lanciato personaggi nuovi e altri sono cresciuti con noi: penso a Lucilla Agosti, nostra conduttrice di punta, che è stata chiamata da Pippo Baudo a condurre il prossimo Dopo Festival dove intervisterà artisti che già conosce, grazie a All Music. Sono arrivati anche personaggi da altre reti: Chiara Tortorella è reduce da La7, Gip, è “iena” su Italia 1. E poi ci sarà Davide Rossi.

Che spazio darete all’informazione?
Il mio sogno è di potenziarla. Già c’è: è veloce, snella. Va però approfondita, con un linguaggio adatto al nostro pubblico: trovarlo è una delle prossime sfide.

Per interessare i giovani occorre essere sempre trasgressivi?
La trasgressione è certamente un modo per interessare i giovani, ma non, e per fortuna, l’unico. Con Albakiara mostriamo ai giovani ciò che sta dietro al film: i suoi protagonisti si confrontano su temi caldi come il sesso, la droga e l’abuso di alcool. Linus, dal canto suo, fa un programma divertente che parte dall’attualità e riesce a intrigare i ragazzi senza trasgredire. Non siamo una tv monotematica. La musica è sempre presente, è il nostro collante, ma fa da base a tanti generi diversi tra loro.

Francesca Fiocchi
per "L'Opinione"