
E così, solo in queste ore si capirà se mercoledì il Cda procederà o se le nomine per reti, tg e vicedirezioni generali slitteranno ancora. Intanto, il dg Mauro Masi è impegnato su un altro fronte: quello della trattativa con Sky per decidere se rinegoziare un contratto o abbandonare la piattaforma satellitare. Venerdì potrebbe esserci il primo incontro tra i due vertici aziendali.
L'intenzione è chiudere la partita nomine al più presto. Il dg, d'altronde, ha più volte sottolineato l'urgenza di dare il via libera ad alcuni incarichi che possano occupare poltrone 'pesanti' da troppo tempo vuote, a cominciare da quelle di rete e testata ammiraglia, che rischiano di provocare un danno serio a un'azienda che "sta sul mercato, una Spa e non una società di mutuo soccorso".
Il mosaico sembrerebbe già composto: Augusto Minzolini al Tg1, Mauro Mazza a Raiuno. L'intesa dovrebbe prevedere inoltre la nomina di Mario Orfeo alla direzione del Tg2 e quella di Susanna Petruni alla guida della seconda rete. Si discute ancora su Raitre e Tg3. La discussione, a quanto si apprende, potrebbe riservare qualche sorpresa sul fronte delle vice direzioni generali: i vice di Masi dovrebbero essere quattro, dopo l'ipotesi di stringere a tre la scorsa settimana. Il nuovo allargamento non sarebbe piaciuto troppo alla Lega, che ha spiegato di non gradire un possibile depotenziamento del 'suo' vice, Antonio Marano, che dovrebbe avere una delega pesante al prodotto.
Promozione certa per Lorenza Lei, torna in pista anche Gianfranco Comanducci. Praticamente certa la conferma dell'attuale vice dg, Giancarlo Leone. Il dossier nomine è dunque all'esame di Masi. Così come quello più spinoso che lega viale Mazzini all'azienda di Murdoch: a Masi, che ha ricevuto mandato unanime dal Cda, toccherà valutare se sia nell'interesse dell'azienda rinegoziare un contratto con Sky o abbandonare questa piattaforma per puntare tutto su Tivù Sat, frutto di un accordo con Mediaset e Telecom Italia, che entro l'estate sarà operativa.