Cosa guardano i bambini in televisione? Esistono ancora programmi per loro? Dopo il successo di “Chi ha incastrato Peter Pan?†e la rinnovata fiction su “Pinocchioâ€, ragioniamo sul tema nel nuovo VENERDÃŒTORIALE, prendendo spunto anche da “Valori di cartoneâ€, un libro che vuole indagare il mondo della tv ‘dei’ ragazzi contemporanea.
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E come non ricordare il successo di Colorado, sempre su Italia Uno, programma comico con una platea ben più giovane di quella di Zelig. Oppure la fiction con il Medico in famiglia di Rai Uno sempre molto child-oriented, con storie familiari e personaggi facilmente identificabili.
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L’elenco potrebbe continuare ancora per molto, se considerassimo anche il daytime, ma – rimanendo ancorati alla prima serata – citiamo altri due titoli, pieni però di alcune criticità . In primis Chi ha incastrato Peter Pan?, condotto da Paolo Bonolis e in onda ogni mercoledì su Canale 5, che spopola letteralmente tra i giovanissimi e tra i bambini rendendolo uno di quei programmi multi-generazionali che, in virtù della ‘normale’ targettizzazione, lo premia sempre anche negli ascolti (vedi la vittoria contro Real Madrid – Milan).
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Allargando la visuale, però, noi tutti pensiamo ai bambini davanti al piccolo schermo più nelle ore diurne, specialmente pomeridiane, che serali. Di recente però abbiamo assistito sempre più alla sparizione della tipica “tivù dei ragazziâ€, che una volta trovava spazio addirittura su Raiuno (forse chi ha più di 15 anni ricorderà ancora l’esperienza di Solletico con Mauro Serio ed Elisabetta Ferracini) e che ora viene affidata più alle reti tematiche digitali (di Sky o del DTT) che alle generaliste, dove baluardi rimangono quelli di Raidue al mattino (Cartoon Flakes), Raitre al pomeriggio (Trebisonda e Melevisione) oltre a Italia Uno, unica a mantenere ininterrottamente gli spazi con i cartoni animati sin dai tempi di Bim Bum Bam.
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Esclusivamente sui cartoni animati si fonda però il progetto di “Valori di cartoneâ€, un libro pubblicato da LINK, a cura di Manuela Malchiodi e prefatto da Aldo Grasso. Nel volume, che dà conto di una ricerca nata all’interno dell’Osservatorio di Pavia, si indagano le programmazioni dei canali generalisti e di alcune digitali (Rai Gulp, Boing, Disney Channel, Cartoon Network e Jetix), analizzandone i contenuti e classificando i singoli prodotti e il loro pubblico di riferimento, cercando infine di delinearne il profilo secondo vari caratteri.
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Per maggiori informazioni sul libro, vi rimandiamo al sito dedicato, mentre cliccando qui è possibile leggere la prefazione, come detto, curata da Aldo Grasso.
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Giorgio Scorsone
per "Digital-Sat.it"
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