
La vera rivoluzione di Sanremo 2010, come si legge nel regolamento, sara' l'abolizione del requisito della cittadinanza italiana, oltre che per gli interpreti, anche per i compositori e gli autori delle canzoni.
Il regolamento del festival prevede infatti che possano gareggiare anche artisti stranieri con canzoni scritte da stranieri, purchè siano eseguite in italiano. ''Credo sia giusto togliere un proibizionismo che non ha ragione di esistere'', ha sottolineato Mazzi.
E altre grandi novita' per la competizione sono riservate ai nuovi artisti che vogliono partecipare al festival. Cade infatti il tabu' della canzone inedita al Teatro Ariston e, come si legge nel regolamento, per la prima volta si da' una 'chance' a tutti i giovani che fanno musica. Bastera' inviare una canzone nuova che dal 3 dicembre verrà diffusa in streaming sul sito www.sanremo.rai.it. ''Abbiamo pensato a quel talento chiuso da qualche parte - spiega Mazzi - tutti i giovani potranno inviare la propria traccia in modo che possa essere ascoltata da tutti''.
La selezione si svilupperà online per oltre un mese e porterà sei artisti - di otto, gli altri due verranno scelti tra i finalisti della manifestazione SanremoLab che l'anno scorso lanciò Arisa (nella foto) e Simona Molinari - direttamente a confrontarsi sul palco di Sanremo con le stesse canzoni che il pubblico della rete potra' ascoltare, ma non votare, gia' dal 3 dicembre.
SanremoAcademy, commissione formata da esperti di musica e presieduta da Mazzi, avendo il compito di scegliere i nuovi artisti per Sanremo 2010 tra canzoni e artisti che anche il pubblico potrà sentire, vedrà quindi ''aumentare le proprie responsabilita''', come ha sottolineato Mazzi. Che poi ha parlato del ''fatto di ammettere al festival anche le canzoni in dialetto'', rammaricandosi che ''sia stato catalogato come un fatto politico perche' si tratta semplicemente di un fatto culturale. Se alla mostra del cinema di Venezia non avessero ammesso pellicole in dialetto, 'Baaria' di Tornatore non avrebbe potuto neanche partecipare alla manifestazione'' ha detto il direttore artistico. ''Abbiamo semplicemente voluto togliere un'anomalia - aggiunge Mazzi - non c'e' stata alcuna pressione politica''. La cosa importante, conclude la presentatrice Antonella Clerici, ''è che la canzone sia di alto livello artistico''.