
Lo ribadisce il presidente Paolo Garimberti, parlando a margine della presentazione del premio giornalistico Marco Lucchetta 2009 e chiedendo ancora una norma che preveda il pagamento del canone.
Sul budget votato ieri in Cda "meglio non si poteva fare", ma "le criticità sono sempre le stesse", ovvero il calo della pubblicità e l'evasione del canone a livelli record (tra il 27 e il 29 per cento), che combinate con la sentenza della Cassazione che equipara la Rai ad un'azienda pubblica, anche dunque nelle modalità più complesse per gli appalti, fa sì che l'azienda "fatichi più del dovuto". Se l'evasione, ribadisce Garimberti, fosse "ad un livello fisiologico" tra il 5 e il 10 per cento, "recupereremmo tra i 300 e i 400 milioni di euro" e "saremmo nell'oro".
"Stiamo facendo il possibile per risparmiare - sottolinea ancora il presidente -, ma francamente è un po' irritante trovarsi in questa situazione, ci sentiamo come se dovessero asfissiarci". "E dopo mesi che discutiamo su questo problema, anche all'estero se ne parla, non riusciamo ad ottenere altro che sorrisi ma niente aiuti. Le pacche sulle spalle non servono, serve una norma, una riga in cui si dica che il canone deve essere pagato", in una modalità che "vedano loro, in bolletta o come vogliono".
Il budget approvato ieri in Cda "è tirato al massimo, meglio di così non si poteva fare in un momento difficile, in cui le criticità sono sempre le stesse". In primis, dice Garimberti, la lotta all'evasione del canone, un problema che resta irrisolto" e senza il quale "scoppieremmo di salute". Basterebbe che l'evasione fosse "ad un livello fisiologico, come in Francia e in Gran Bretagna, dove peraltro il canone è ben più alto", e la produzione inferiore, servirebbe "un intervento della politica che invece non vedo alle porte".
L'altro problema, "ma questo riguarda tutti, è il calo della pubblicità" e poi c'è la sentenza della Cassazione "che ci equipara alle aziende pubbliche, per cui siamo sottoposti a normative che ci penalizzano e ci costringono, ad esempio sugli appalti, alle forme pubbliche. Ho grande rispetto per i magistrati e non critico la sentenza, ma il combinato disposto di queste cose ci fa faticare più del dovuto" e mette la Rai ai nastri di partenza "sempre con il piombo ai piedi".
"Nessuno vuole niente gratis ma si fa fatica a far quadrare i conti e ad essere competitivi, cosa che comunque siamo visti i 7 milioni di ascoltatori nella Giornata della Memoria e quelli della fiction Anna Frank", soprattutto considerando "il mercato dove la concorrenza è forte, c'è Mediaset e c'è Sky che, ad esempio sui diritti sportivi, dispone di molte risorse". Peraltro, ricorda Garimberti, "se tutti pagassero il canone sarebbe possibile anche pensare a delle riduzioni o esenzioni per i redditi più bassi".
"Ieri in Cda avevamo i palinsesti tradizionali e quelli dei canali digitali, che sono 12: dobbiamo iniziare a pensare che la programmazione è più ampia e trovare un mix giusto tra i canali tematici e quelli generalisti", premette il Presidente. Certo occorrerà essere "più competitivi sugli acquisti e le produzioni, perché quelli tematici non sono canali residuali, ma fondamentali", e pensare, sulla fiction, "di cercare nuove alleanze, perché siano coprodotte con soggetti europei". La Rai deve insomma "allargare l'orizzonte, essere più internazionale, perché sul mercato ci si sta ad armi pari".
Sulle novità del palinsesto primaverile di Raiuno, per la stagione di garanzia che inizia con Sanremo: "'Insegnami a sognare sarà una serata con Pino Insegno, un incontro tra i protagonisti dello spettacolo di oggi e di ieri", e ancora Pino Insegno con Miriam Leone in 'Ciack si canta', due serate con Gigi D'Alessio, Antonella Clerici con 'Ti lascio una canzone' e la striscia quotidiana di Maurizio Costanzo, ogni giorno il primo pomeriggio. "Si intitolerà 'Bontà sua', ogni puntata un'intervista ad un ospite'", dice Mazza, direttore di RaiUno, soddisfatto per gli ascolti di gennaio, "siamo andati meglio di altri anche se non eravamo in garanzia: benissimo 'Ballando sotto le stelle', 'I raccomandati' e la fiction su Anna Frank".