
Scusi Bonolis, perché la regressione? “Rispondo con una domanda: dove la vede l’evoluzione? Oggi avremmo a disposizione tutto quello che ci serve per evolverci, ma non lo usiamo. Al contrario, tutto ci parla di regressione. Viviamo in un mondo ricco di tecnologia, che ha sviluppato strumenti e risorse che dovrebbero garantire a tutti benessere e serenità; invece permangono la povertà, la fame, la guerra. Ci siamo illusi che l’evoluzione ci riguardasse, invece ha coinvolto solo la tecnologia”.
Si riparte, dunque, venerdì 19 marzo e la sfida, come sempre, si giocherà tra due squadre rappresentative di tipologie umane differenti per stile di vita, caratteristiche fisiche, abitudini, usi e costumi, ideologie o semplicemente perché appartenente ad una diversa categoria professionale o familiare.
La puntata d’esordio della nuova edizione del programma ideato da Paolo Bonolis e Stefano Magnaghi, pone a confronto due tipologie di “eroi” dell’attualità: quelli patinati e fuggevoli del mondo dei “Reality”, e quelli che alle facili sirene della popolarità mordi e fuggi, preferiscono, per forza o per amore, le reali fatiche, meno remunerate ma più nobilitanti, del “Lavoro”.
La ricerca del carattere dominante si snoderà attraverso una serie di prove in cui i partecipanti dovranno dimostrare di possedere doti di coraggio, forza, intelligenza, prontezza, cultura, seduzione e simpatia. Ma anche valide argomentazioni per convincere la giuria, formata dalle 200 persone del pubblico presente in studio, a votare per la loro squadra.
Sarà interessante vedere, e soprattutto sentire, a cosa si appelleranno, per esempio, George Leonard (GF10) o Milo Coretti (tra i 50 rappresentanti del mondo dei Reality) per fronteggiare le ragioni dei Lavoratori, in particolare quelle di alcuni operai di Termini Imerese in forza alla squadra contrapposta. Entrambe le compagini potranno, comunque, fare affidamento sui rispettivi ‘testimonial’, Paola Perego per i “Reality” e Claudio Brachino per i “Lavoratori”.
Tra le classiche prove della trasmissione ritroveremo “a spasso nel tempo” che, attraverso uno Stargate immaginario, proietterà i concorrenti in diverse epoche storiche o in particolari aree geografiche; e il gran finale, con il quiz all’ultimo respiro dei “cilindroni”.
Tra le novità, invece, uno spazio musicale affidato ai migliori vee-jay della scena internazionale; e una inedita “Madre Natura”, icona per eccellenza della trasmissione e depositaria del meccanismo della casualità, che quest’anno ha le movenze ‘primigenie’ di Keyla, 25 anni, di Santiago di Cuba.
Colonna sonora del programma è ancora la storica sigla “Matti”, composta e cantata da Renato Zero e interpretata dal corpo di ballo diretto da Marco Garofalo.
“Ciao Darwin 6 – La regressione” è una produzione RTI, firmata, tra gli altri, da Marco Luci, Sergio Rubino, Federico Moccia, Marco Salvati, Federico Lampredi, Paolo Lizza, Alberto Tovaglia, Filippo Mauceri, Michele Afferrante. La regia è affidata a Roberto Cenci.
