La corsa del Palio di Siena, consiste infatti in tre giri con un cavallo della Piazza del Campo, una pista di tufo tracciata nell'anello sovrastante la conchiglia. Nove contrade partiranno dalla zona della Mossa, dove l’ordine di entrata è stabilito dalla sorte. La decima e ultima, entrerà invece di “rincorsa” quando lo riterrà più opportuno, decidendo così il momento della partenza. Se la partenza non sarà valida, uno scoppio del mortaretto fermerà i cavalli. Quest’ultimi dovranno compiere tre giri di pista per circa 1000 metri e solo al primo arrivato sarà riservata la gloria della vittoria. Chi vince è comunque il cavallo, infatti può arrivare anche “scosso” ossia senza fantino.
La vigilia del Palio è vissuta all'insegna delle polemiche sul Drappellone dipinto dal pittore di fede musulmana Alì Hassoun. L'opera presenta molti richiami alla cultura islamica: oltre ai tratti della Madonna e alle scritte in arabo, è raffigurato un guerriero che al posto dell'elmo indossa una tipica kefiah e che per molti sarebbe assimilabile a San Giorgio. Due cittadini hanno scritto una lettera aperta all'arcivescovo Antonio Buoncristiani chiedendo di non benedire l'opera: ''Quel drappellone non deve entrare nella chiesa di Santa Maria in Provenzano'', hanno scritto. Dalla curia hanno cercato di smontare la polemica.
Sono attesi a Siena ad assistere al Palio di oggi, tra gli ospiti più importanti invitati dalla banca Mps, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, il ministro per gli Affari regionali Raffaele Fitto, l'amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, l'amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli. Assisteranno al palio sempre dal Palazzo Sansedoni anche i parlamentari Dario Franceschini, capogruppo del Pd alla Camera, Francesco Nitto Palma e Mario Valducci (Pdl). Tra gli ospiti del Comune di Siena Rosy Bindi, presidente del Pd, Baliga Pancaj, vicepresidente mondiale di Tata Group e Andrea Paulgross, presidente Fise.
La giornata odierna dopo l'ultima prova di questa mattina, prevede nel primo pomeriggio, nella chiesa di ciascuna contrada partecipante, la benedizione del cavallo. Dopodiché le comparse delle Contrade e i figuranti del Comune attraversano il centro storico. Di seguito, il corteo storico con costumi e armature d'epoca sfila lungo le strade del centro cittadino alla volta della piazza. Infine, dalle 19.30 la corsa con i tradizionali tre giri di piazza del Campo.
Favorita per la vittoria la contrada del Nicchio con l'accoppiata formata dal fantino Luigi Bruschelli detto Trecciolino già trionfatore per undici volte nell'anello di tufo, e dal cavallo Istriceddu, vincitore del Palio d'agosto dello scorso anno.
Ottime chance di vittoria ha anche la contrada della Selva a cui è andato in sorte l'altro cavallo ad aver già vinto in piazza del Campo: Fedora Saura che sarà montata da Silvano Mulas detto Voglia.
Altre accoppiate di riguardo sono quelle delle contrade Leocorno e Onda che possono contare su fantini che hanno già vinto il Palio. Nel Leocorno Giuseppe Zedde detto Gingillo, trionfatore in un'occasione sia nel 2008 sia nel 2009, salirà sull'unico cavallo esordiente: Giostreddu. Il vincitore del Palio di agosto del 2007, Jonathan Bartoletti detto Scompiglio difenderà i colori dell'Onda sul cavallo Giove Deus.
Tra i fantini che disputeranno il Palio di Siena, due sono all'esordio, quello della Torre, Antonio Siri che monterà il cavallo Leo Lui e di quello dell'Aquila, Federico Ghiani che sarà in sella al cavallo Gammede. A completare il quadro: la Giraffa con Gianluca Fais detto Vittorio e Lampante, il Bruco con Virginio Zedde detto Lo Zedde su Elimia, l'Istrice con Francesco Caria detto Tremendo su Elfo di Montalbo e il Drago con Alessio Migheli detto Girolamo su Insomma. Tra le contrade partecipanti al Palio di luglio 2010 la contrada che da più tempo manca alla vittoria è l'Aquila che trionfò nel 1992.
A dirigere le complesse operazioni di partenza è chiamato Bartolo Ambrosione, che ha partecipato alle Olimpiadi di Los Angeles 1984 e Seul 1988 nelle specialità' equestri; Ambrosione aveva già diretto la mossa in entrambi i Palii del 2004. A semplificare il compito del mossiere sarà il fatto il dover osservare l'unica rivalità presente quella tra Onda e Torre.
Dopo la Corsa, i contradaioli vincitori porteranno il Cencio della Vittoria nella Basilica di Provenzano e da questo momento in poi ogni occasione sarà buona per ricordare alla città la vittoria conquistata sul Campo, fino all'autunno, quando, tra il mese di settembre e i primi giorni di ottobre, nel rione vittorioso addobbato a festa, si svolgerà la "cena della vittoria" a cui parteciperanno migliaia di contradaioli e, a tavola al posto d'onore, il cavallo vittorioso.
IL PALIO DI SIENA IN TV:
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Alla regia sono confermati Simone Madioni per la regia internazionale e Guido Morandini per la personalizzata Rai, le musiche saranno di Patrizia Barillà. L'evento su Rai Due sarà visibile anche attraverso la rete digitale terrestre in tutta Italia in versione panoramica 16:9 sul mux RAI A. Per gli italiani residenti all'estero inoltre su tutte le versioni di Rai Italia (esclusa quella europea) saranno trasmesse in simulcast le immagini visibili in Italia su Rai Due rendendo così planetaria la platea del Palio.
Nella consueta conferenza stampa di presentazione che si è tenuta alcuni giorni fa, si è ritornati su quanto accadde a Luglio dello scorso anno con la Rai costretta a "oscurare" la diretta della corsa a causa del prolungarsi della partenza (rileggi il nostro editoriale).
In merito Paolo Macioti, dirigente Rai a nome della Tv di Stato ha confermato l'interesse dell'emittente pubblica al Palio ha garantito che in caso di ulteriori ritardi nel via della gara la diretta si sposterà dalle 20.30 da Rai 2 a Rai 3 senza alcuna interruzione in modo da consentire al grande pubblico di continuare a seguire le fasi della Corsa.

Tra le emittenti televisive accreditate oltre alla RAI ovviamente, le televisioni locali (Canale 3 Toscana, Siena Tv e Canale Civico), ma anche le due reti televisive di stato francesi privata e pubblica (TF1 e France2), quella russa (Zvezda tv) e la tv canadese Tv Evasion che trasmetteranno le immagini in differita.
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“Il Palio – afferma Piero Corsini, capo progetto de "La storia siamo noi" – è la chiave di accesso che usiamo, stavolta, per raccontare l’evoluzione del nostro paese, per rivedere quello che siamo stati e quello che siamo diventati. Le passioni di oggi sono identiche a quelle di ieri, ma cambia il contesto. Così la Festa diventa uno specchio, una metafora, un’allegoria in cui si ritrovano i sentimenti e le pulsioni che caratterizzano gli uomini; il progetto tornerà in onda arricchito e ampliato per l’Assunta oltre ad essere propedeutico per una puntata speciale de La storia siamo noi di Giovanni Minoli, programmata per la prossima stagione invernale"
Nel dettaglio, l’appuntamento delle 14.50 riguarderà il primo periodo (1954-1967) e si aprirà con le riprese del Telegiornale del Palio datate 2 luglio 1953, risalente alla fase sperimentale della televisione. A seguire i TG del Palio di Provenzano del 1958 e 1962. E ancora, le bellissime immagini del documentario “Bianco rosso e celeste” diretto da Luciano Emmer e girato nei giorni del Palio dell’Assunta del 1962. Si passerà, infine, ad un servizio di “Cronache italiane” realizzato alla vigilia del Palio dell’Assunta del 1966, curato da Emilio Fede, telecronista di quell’edizione rinviata per una falsa partenza.

Ultimo appuntamento alle 22.40 con il periodo dal 1978 al 1982, che si apre con un servizio di “Tg2 Odeon” della stagione 1977/78, “Tutti al Palio”, a firma di Emilio Ravel. Seguirà un servizio del TG1 che mostra il Presidente della Repubblica Sandro Pertini spettatore del Palio di Provenzano del 2 luglio 1980. Lunghe sequenze a colori delle telecronache dirette e delle sintesi delle fasi del Palio per i TG Rai dal 1978 al 1982, quando si alternavano al microfono Frajese e Gianfranco Pancani.
per "Digital-Sat.it"
