
La storia di Falcone e Borsellino in chiave animata in onda stamane su Rai Tre
News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)
Fonte: Digital-Sat (com. stampa)
Lottano contro ogni prevaricazione e a favore della giustizia: sono i piccoli Giovanni e Paolo, protagonisti dello special tv “Giovanni e Paolo e il mistero dei pupi", un cartoon coprodotto da Rai Fiction e Larcadarte in collaborazione con Musicartoon di Roma e con la Regione Siciliana - Assessorato ai Beni Culturali e Identità siciliana.
Alla vigilia del diciottesimo anniversario dell’uccisione del giudice Paolo Borsellino e di cinque agenti della sua scorta, avvenuta il 19 luglio 1992, va in onda su Rai3, in prima tv assoluta, domenica 18 luglio alle 8.40 “Giovanni e Paolo e il mistero dei pupi”, un omaggio ai due magistrati che racconta, in chiave di favola destinata ai bambini, una storia ambientata nella Palermo anni ’50, quando Falcone e Borsellino erano adolescenti e già amici. E nel cartoon Giovanni e Paolo sono due amici che con l’aiuto di altri compagni difendono dal Male oscuro la loro città e i suoi abitanti, diventati cinici e violenti per colpa del Mago Nivuru, che ha tolto loro l’anima trasformandoli in “pupi”.
Una metafora delicata e una storia avvincente - di fantasia ma ben radicata nei valori di dignità e di coraggio che i due magistrati hanno testimoniato nella loro vita - che affronta il tema della mafia senza trascurare temi ‘caldi’ come l’omertà e il bullismo. Alla fine la solidarietà e l’unione del gruppo, come fu per il Pool antimafia, daranno i loro frutti: Giovanni e Paolo liberano le anime dei cittadini e si godono la festa di Santa Rosalia da veri eroi.
Al cartone hanno prestato le loro voci, tra gli altri, due artisti come Leo Gullotta e Donatella Finocchiaro. A RaiTrade è affidata la distribuzione internazionale.
“Giovanni e Paolo…” è un esempio di educazione alla legalità rivolto ai bambini di oggi e agli adulti di domani. "L’idea di legare con un cartone la storia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino a quella di due bambini degli anni ’50, che combattono contro un mago capace di trasformare gli uomini in pupi, ci è sembrata una sfida da cogliere, da difendere, da vincere" - dice Paolo Ruffini direttore di Raitre. "Un modo per raccontare una storia vera con il linguaggio dell’immaginazione. Un modo per dire che la storia di Falcone e Borsellino è la nostra storia, ed è anche la storia dei nostri figli. E non è una storia finita. Ed è una storia da raccontare. Da non far passare mai sotto silenzio. Come ha detto Giovanni Falcone: “Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola”. O forse non muore. E vive per sempre. Anche in un cartone animato”.
