
“Quando sono arrivato in Rai ho detto: gli ascolti non contano niente. Adesso sono un maniaco degli ascolti e li controllo minuto per minuto”. E’ uno dei passaggi della partecipazione di Mauro Masi al programma No Comment, il “gioco della verità” di Radio 1, in onda il prossimo 11 settembre alle ore 12.25.
La rete diretta da Antonio Preziosi ne ha anticipato, in sintesi, alcuni contenuti.
TV: “La tv che si fa in Rai non mi piace tutta. Ci sono cose che non sono coerenti con il servizio pubblico e sono ancora troppo trash. Perché le tengo ancora pur essendo il Direttore Generale? Perché in Rai non e’ semplice cambiare le cose ci vuole tempo. Non porterei in Rai nessun programma di Mediaset o di Sky. Al più porterei dei conduttori: Paolo Bonolis, ad esempio. E non e’ mistero che ho cercato di portare da noi Chicco Mentana, ma non ci sono riuscito”.
L’auditel. “E’ un sistema gestito in maniera seria, ma dubito che con il digitale abbia ancora la stessa validità. Credo che andrebbe aggiornato e rivisto in molti suoi aspetti”.
Clerici. “E’ uno dei punti di forza della rete. Il suo nuovo contratto deve tener conto delle difficoltà di bilancio dell’azienda. Abbiamo trovato un accordo che prevede lo stesso compenso dell’anno scorso”.
Morgan. “Mi sta simpatico, ma non ascolto i suoi dischi”.
I telegiornali. “Tg1, Tg2, Tg3 sono complementari e andrebbero ascoltati tutti.”
Voti ai Direttori. “Mazza? Bene tra il 6 ed il 7. Liofredi? Una sufficienza stentata. Ruffini? Lo ha giudicato la magistratura, non io. Di Bella direi eccellente. Direttori dei Tg tutti tra i sei ed il 7. Ma il mio 7 e’ l’eccellenza. Preziosi? Ascolto con piacere la Radio.
La radio ha ottenuto risultati clamorosi. L’abbiamo presa nel 2009 in totale crisi ed oggi la leadership di Radio Rai e’ indiscussa”.
Il suo futuro. “Io all’Authority per la concorrenza ed il mercato? L’ho letto sui giornali e non me ne ha mai parlato nessuno. Sono un funzionario dello Stato e vado dove mi mandano”.
Canone. “Si evade dovunque, e in tutta Italia. Non e’ solo un problema del sud. Quello e’ un luogo comune. Il peggior nemico della Rai e’ evidentemente chi evade il canone”.
Nemici. “Da quando sono in Rai il numero e’ aumentato. In quel palazzo e’ più facile farsi nemici che amici. Chi me lo ha fatto fare? Beh, nei primi mesi di lavoro ci ho pensato e anche spesso. Ed oggi qualche volta ci penso ancora. Ma mi piace questo lavoro e lo faccio con entusiasmo.”