Germania, è morto l'ex magnate Leo Kirch, aveva 84 anni

E’ morto ieri mattina a Monaco, all’età di 84 anni, l’ex tycoon della televisione tedesca Leo Kirch: ovvero, “Mr. Mistery”, come era stato soprannominato per il suo modo di condurre gli affari nell’ombra.

Figlio di un idraulico, Kirch aveva iniziato la sua carriera commerciando con i diritti di film e serie televisive. Grazie a un prestito di 25mila marchi ottenuto dalla moglie, aveva potuto acquistare nel 1956 i diritti per la Germania di ‘La strada’ di Fellini, suo primo grande affare. Quattro anni dopo Kirch possiede i diritti di seicento film: l’impero è già realtà.

Grazie anche all’amicizia con l’allora cancelliere Helmut Kohl - suo testimone nelle seconde nozze -, negli anni Settanta Kirch riesce a mettere le fondamenta del suo regno televisivo, che all’apice del successo ha dato lavoro a quasi 10mila persone.

Della KirchMedia facevano parte ProSieben, Sat.1 e Premiere, l’attuale Sky. Kirch ha potuto contare sui diritti in esclusiva dei mondiali di calcio e della Formula Uno, con cui ha accumulato le grandi ricchezze che gli hanno permesso di consolidare la sua fortuna anche nell’editoria: ha posseduto il 40% del gruppo editoriale Spinger.

Leo Kirch non amava il glamour, né le luci della ribalta: sono rarissime le sue interviste. Quel suo modo di lavorare nell’ombra e le sue molte amicizie importanti in politica, gli sono valse la fama del manovratore.

Nel 2002, in seguito ad alcuni investimenti sbagliati nella pay-tv, la sua azienda si ritrova con sei miliardi di euro di debiti e diventa la protagonista di uno dei più gravi fallimenti della storia tedesca. Kirch ha tentato per anni di attribuire la responsabilità di quella vicenda all’allora amministratore delegato della Deutsche Bank, Rolf Breuer, che aveva messo in dubbio in un’intervista la solvibilità dell’impero del magnate.

Nella sua vita Kirch ha stretto e rotto alleanze con altri protagonisti del mondo dei media e della televisione, come il premier Silvio Berlusconi e Rupert Murdoch - di cui, poco prima di fallire, disse: «E’ uno squalo, se nuoti con lui meglio non uscire per primo dall’acqua». Con Finivest KirchMedia ha collaborato dalla fine degli anni ottanta per quasi dieci anni. Leo Kirch - da anni praticamente cieco per via del diabete e su una sedia a rotelle - lascia la moglie e un figlio.