BERLUSCONI - «Mi dispiace molto, era un amico; scompare grande protagonista della storia della tv italiana» ha detto a caldo Silvio Berlusconi. «Sognava di diventare senatore», ha aggiunto il premier.
Il Cavaliere è stato informato della morte del conduttore mentre visitava gli stand del Salone del tessile a Milano. La prima reazione è di incredulità: "Mamma mia, ma è proprio vero?", chiede poco prima di avere conferma della scomparsa del conduttore tv. "L'ho sentito una settimana fa al telefono - ha sottolineato - e gli avevo detto che negli spot l'avevo visto in forma spettacolare. Mamma mia, non mi capacito. Era in gran forma". Berlusconi ha precisato: "Personalmente non ho mai avuto problemi con lui - accennando al 'divorzio' di Mike Bongiorno dal gruppo Mediaset - aveva però avuto dei misunderstanding con degli uomini dell'azienda".
FABIO FAZIO - «Sono affranto» per la morte di Mike Bongiorno: «È stato uno dei grandi della tv, di quelli che, se non ci fossero stati, si avvertirebbe la differenza. È stato "la" televisione».
CASINI - ''Piango assieme a tanti italiani la scomparsa di un gentiluomo come Mike Bongiorno, professionista esemplare, pioniere e ancora oggi interprete inarrivabile della televisione italiana, che con competenza e ironia ha saputo traghettare milioni di telespettatori nei grandi cambiamenti della società a cavallo dei due secoli. Con lui scompare un uomo libero che avrebbe avuto ancora molto da insegnare a chi fa televisione oggi''. Cosi, in una nota, il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini.
GENTILONI - ''Con Mike Bongiorno scompare un protagonista di tutte le stagioni della tv italiana. La sua straordinaria vicenda personale ha accompagnato fino agli ultimi giorni l'evoluzione della tv interpretando i sentimenti del grande pubblico con curiosità ed inesauribile impegno''. E' quanto dichiara il responsabile comunicazione del Pd, Paolo Gentiloni.
BONCOMPAGNI - ''Mi è dispiaciuto moltissimo. Quando ho letto la notizia al televideo non ci credevo, invece era vero. Io lo conoscevo bene, fin dall'inizio, e mi è dispiaciuto moltissimo. Posso dire solo questo''. Lo dichiara all'ADNKRONOS Gianni Boncompagni, commentando la scomparsa di Mike Bongiorno.
MILLY CARLUCCI - ''E' stato un fulmine a ciel sereno. E pensare che eravamo tutti curiosi di vedere il quiz che si preparava a condurre...''. Così Milly Carlucci commenta all'ADNKRONOS la notizia della scomparsa di Mike Bongiorno, avvenuta la scorsa notte. ''E' stato sempre al passo e avanti a tutte le mode - ricorda la Carlucci - La sua è stata una carriera lunghissima, durante la quale non ha mai tradito il suo modo di essere che lo rendeva unico e irripetibile. Lascia un vuoto terribile nel mondo della comunicazione''. ''E' stato un immenso professionista - ha aggiunto - una persona sensibile, curiosa, divertita e divertente. E aveva delicatezze e attenzioni verso amici e conoscenti che lo rendevano una persona squisita''.
VELTRONI - ''E' morto un uomo intelligente, gentile e con una dote rara come il senso dell'umorismo''. Così Walter Veltroni esprime il suo sentimento per la morte di Mike Bongiorno. ''Nella lunga storia della televisione e dell'industria dello spettacolo - continua Veltroni - Mike ha un posto di assoluto rilievo. Nel tempo in cui la tv ha contribuito ad unire e modernizzare il Paese Mike e' stato protagonista di molti programmi di tv intelligente e popolare''. ''Amava la libertà - ricorda Veltroni - per la quale si era battuto contro il fascismo e il nazismo, e amava la vita''.
ROMANI - ''Con Mike scompare uno dei padri della televisione italiana. E' indubbio che in oltre 50 anni di attività sia stato uno dei protagonisti più amati della storia del piccolo schermo''. Cosi il vice ministro alle Comunicazioni, Paolo Romani, ricorda il noto presentatore televisivo. ''Professionalità, fine intelligenza e una curiosità mai sopita sono il segno distintivo di un professionista - aggiunge Romani - che ha inventato un modo nuovo di fare televisione ed ha saputo negli anni interpretarne l'evoluzione rimanendo sempre fedele a se stesso''.
MARRAZZO - ''Con Mike Bongiorno scompare uno dei pionieri della televisione italiana, un uomo che passo dopo passo ha costruito la storia della Tv nel nostro paese, a partire da quando riuniva le famiglie italiane attorno ai primi teleschermi in bianco e nero per l'appuntamento settimanale con i suoi quiz''. Lo sottolinea in una dichiarazione il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo. ''Oltre a essere una delle grandi figure di continuità della televisione, Mike Bongiorno è stato un uomo dalle grandi qualità umane, sempre trasparente e genuino verso i suoi telespettatori, davanti alle telecamere come nella vita di tutti i giorni. Alla sua famiglia voglio rivolgere - insieme a tutti i cittadini del Lazio e insieme ai tanti lavoratori della televisione, dagli operatori ai montatori, dagli autori agli assistenti di studio che lavorano nel distretto dell'audiovisivo della nostra Regione - un pensiero affettuoso in questo momento di dolore'' conclude Marrazzo.
SCHIFANI - "E' con profondo dolore che ho appreso la notizia della scomparsa di Mike Bongiorno. Indiscusso ed indimenticabile protagonista della televisione italiana fin dai suoi albori, con lui se ne va un pezzo di storia italiana". Così il Presidente del Senato, Renato Schifani, che in un messaggio alla famiglia esprime "il più sentito cordoglio, a nome mio personale e dei colleghi di Palazzo Madama". "Il suo atteggiamento garbato - ricorda ancora il Presidente Schifani - quella misurata familiarità con cui sapeva entrare nelle case e nei cuori degli italiani, la capacità di intrattenere con professionalità insuperabile rimarranno modelli assoluti di uno stile televisivo di valore".
IL COMUNE DI MILANO - ''Proporremo che il nome di Mike Bongiorno venga iscritto al Famedio del Cimitero Monumentale, il Pantheon dei Grandi di Milano, nella solenne cerimonia pubblica del prossimo 2 novembre''. Lo ha annunciato il Presidente del Consiglio comunale di Milano, Manfredi Palmeri, esprimendo il proprio cordoglio ai familiari del presentatore, insignito della Medaglia d'Oro del Comune di Milano il 7 dicembre del 1987, giorno di Sant'Ambrogio. ''Con Mike Bongiorno scompare il protagonista più celebre, amato e popolare della storia della televisione - ha detto Manfredi Palmeri - che ha contribuito a far nascere e a far entrare nelle case degli italiani di ogni generazione. E' stato un geniale innovatore: Milano lo commemorerà in Aula consiliare a Palazzo Marino, pensando al suo carisma, alla sua professionalità, alla sua ironia, al suo stile unico e coinvolgente''.
COBOLLI GIGLI - ''Siamo stati molto colpiti dalla notizia dell'improvvisa scomparsa di Mike Bongiorno, un grande tifoso bianconero, ma anche un grande amico''. Il presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli, ricorda così la figura di Mike Bongiorno. ''Insieme a tutti i consiglieri di amministrazione, mi unisco al dolore della famiglia e a quello di tutta l'Italia per la scomparsa di un personaggio che ha fatto la storia della tv nel nostro paese - aggiunge il patron bianconero in una nota pubblicata sul sito della Juve -. Un personaggio che con il suo carisma ha saputo nel corso degli anni conquistarsi l'affetto e la stima di tutti, compresi i tifosi juventini ai quali si è sempre accomunato. Nonostante i suoi numerosi impegni, anche in questi ultimi anni, Mike Bongiorno è sempre riuscito a trovare il tempo per venirci a trovare, per vedere le partite e, quando possibile, accompagnarci in trasferta. La sua scomparsa lascia un grande vuoto, ma il suo ricordo ci accompagnerà per sempre''.
ARBORE - ''Mike Buongiorno, un uomo, un gentiluomo dalle indiscutibili doti artistiche ed umane''. A dichiararlo è Renzo Arbore grande amico dello storico conduttore della tv scomparso oggi. ''Ho sempre ammirato Mike - continua l'artista pugliese - per la sua lealtà e sincerità, la buona fede e la sua signorilità verso colleghi di lavoro, amici e verso chiunque. Mai una parola sconveniente nei confronti di qualcuno ma sempre gesti e considerazioni benevoli anche con chi non gli era amico". "Tutti - conclude Arbore - dovremmo ricordare la virtù di questo grande uomo. L'innocenza, il candore di Mike, sono doti oggi molto insolite. Mike è stato un amico di tutti, anche mio: sono profondamente colpito e rammaricato di non averlo frequentato di più, anche se eravamo uniti da stima e rispetto reciproci''.
MASI - ''Con Mike Bongiorno scompare non soltanto uno dei volti più noti della televisione italiana, ma un uomo di spettacolo impareggiabile, un pioniere, un comunicatore raffinato, un professionista esemplare, un uomo che ha segnato la storia del costume nel nostro Paese. Nel corso degli anni con la sua simpatia, con la sua bravura, con il suo carisma ha saputo conquistare la stima e l'affetto di tutti. Alla famiglia di Mike Bongiorno vanno le più sentite condoglianze mie personali e di tutta la Rai''. Lo ha dichiarato in una nota, il direttore generale della Rai, Mauro Masi.
MOCKRIDGE - "E' con enorme tristezza che ho appreso della scomparsa di Mike Bongiorno. Mike era un nuovo amico di Sky Italia e in questo periodo ho avuto l’onore di considerare lui e Daniela amici personali miei e di mia moglie Lucia. In questi ultimi mesi Mike è diventato parte della nostra famiglia, contagiandoci con la sua grande passione ed energia straordinaria. Le nostre più sentite condoglianze vanno alla sua famiglia, alla moglie Daniela ed ai figli Michele, Nicolò e Leonardo. Mike mancherà moltissimo a tutti coloro le cui vite sono state toccate da quest’uomo straordinario". Così ha commentato l'amministratore delegato di Sky Italia, Tom Mockridge, con una nota.
BONAIUTI - "Mike Bongiorno è stato un grande innovatore. Nessuno prima di lui in televisione aveva operato dei cambiamenti anche a livello della società e della vita quotidiana". Lo ha dichiarato il portavoce del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi nonché sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Paolo Bonaiuti nel corso di uno speciale di Gr Parlamento Rai sulla morte del conduttore televisivo Mike Bongiorno.
FRANCESCHINI - "Per gli italiani Mike era la televisione, quella che si guardava tutti insieme in famiglia o magari nei bar, quella che costruiva un senso comune e cambiava radicalmente il nostro Paese ma anche quella di oggi, visto che in questi decenni lui l'ha attraversata tutta e si riprometteva di andare ancora avanti senza l'ombra di stanchezza malgrado i suoi 85 anni. Per questo la sua morte colpisce tutti". Lo dice Dario Franceschini, segretario del Pd. "Ciascuno ha di Mike Bongiorno un ricordo personale, una trasmissione che lo aveva appassionato, una battuta che lo aveva fatto sorridere. La notizia della sua morte mi colpisce personalmente. Esprimo alla sua famiglia il mio cordoglio e voglio ricordare anche la sua figura di antifascista, incarcerato a San Vittore. Questo suo amore per la libertà e questa sua passione erano nel suo carattere e non erano affatto distanti dal suo lavoro televisivo", conclude Franceschini.
ZAVOLI - ''Mike Bongiorno fu l'autore di un personaggio, cioé di se stesso, in qualche modo provvidenziale, perché il suo quiz riuscì a colmare le voragini del dopoguerra e dette un'impronta ottimistica e lieta di un'Italia che aveva davanti a sè tutto quello che poteva aspettarsi di buono dopo un tempo trascorso nella mestizia e nel dolore. Il Paese si fermava quando prendeva la parola Mike Bongiorno''. Lo ha dichiarato il senatore Sergio Zavoli, presidente della commissione Vigilanza Rai, nel corso di uno speciale di Gr Parlamento Rai sulla morte del conduttore televisivo Mike Bongiorno.
PAOLO VILLAGGIO - "La notizia è enorme data la popolarità del personaggio, Bongiorno fa parte della storia d'Italia, in una maniera devastante è più famoso di Berlusconi (di cui pure è amico suo testimone di nozze credo...) ma unirsi al cordoglio collettivo è esagerato. Era pur sempre un uomo di 85 anni (certo oggi si vive pure fino a 95..) che nonostante fosse fuori dalle serate importanti della televisione (sostituito dai più giovani Bonolis,Chiambretti, la Ventura), aveva avuto l'intelligenza di accettare la vecchiaia e utilizzarla al fianco di Fiorello per un istinto di sopravvivenza". E' quanto afferma Paolo Villaggio in una dichiarazione all'ADNKRONOS.
"Il ricordo di Mike Bongiorno - ha proseguito Villaggio - può essere affidato alla lettura di un belissimo saggio di Vittorio Spinazzola dal titolo 'Fenomenologia di Mike Bongiorno' che esprime esattamente le motivazioni del suo grande successo: quando inizio' a fare televisione il 30% degli italiani era analfabeta; il suo era un livello culturale medio-basso, utilizzava un linguaggio a metà tra il maestrino elementare un po' severo e il bidello un po' tonto e questo funzionava in momento storico in cui la televisione si era sostituita alla famiglia alla scuola. Fu un evento. Ma non posso non dire che adattando quella cultura all'italiano medio, fu uno di quegli eventi che hanno contribuito all'abbassamento culturale del nostro paese. Non mi sento di dire che è un perdita per l'Italia, le perdite per il nostro paese sono state persone come Moravia e Fellini; piuttosto ci lascia il ricordo di una Italia felice quella della "Signora Longari" del grande boom e degli anni felici del dopo guerra".
GARIMBERTI - «Il Mike Bongiorno che ho conosciuto era un uomo adorabile e un professionista straordinario. Il Mike Bongiorno che ho visto in televisione sin dalle sue prime apparizioni in Rai, di cui è stato uno degli ‘artisti fondatori’, era un visionario capace di emozionare e divertire milioni di telespettatori di ogni età e generazione. Mike nell’immaginario collettivo è “la” televisione e le sue esperienze, anche le ultime, dimostrano come fosse uomo e professionista capace di rinnovarsi e di inventare continuamente nuovi linguaggi. La sua ironia, la sua capacità di scherzare e di non prendersi mai troppo sul serio hanno fatto di Mike un essere umano e un artista unico e inimitabile, come resta inimitabile nel ricordo di tutti noi il suo marchio, “Allegria!”». Lo ha dichiarato il presidente della Rai, Paolo Garimberti, con una nota.
ANTONIO RICCI - ''Quando ho avuto modo di lavorare in maniera continuativa con Mike, nel periodo in cui gli proposi di condurre Paperissima Sprint, nell'estate del 2001, mi colpirono, oltre alla professionalità universalmente riconosciuta, la sua disponibilità a mettersi in gioco, interpretando anche le gag più demenziali e le situazioni più paradossali". Così Antonio Ricci, autore e produttore televisivo, ricorda Mike Bongiorno. "Era molto contento - conclude Ricci - di poter ancora stupire il suo pubblico, riuscendo ad attirare anche l'attenzione della stampa estera, al punto che l''International Herald Tribune' gli dedicò un articolo''.
CIUFFINI - "Mike è stato per me un nome tutelare mi ha portato tanta fortuna, ho avuto una grande occasione, poca fatica ma grandi benefici. Non lo vedevo spesso ma c'ero sempre nelle grande occasioni, ho un ricordo bellissimo della festa per i suoi ottanta anni. Avrei dovuto partecipare a questa trasmissione per Sky, mi resi disponibile ma l'ultima parola spettava a Mike... avremmo dovuto incontrarci dopo l'estate". Così Sabina Ciuffini, storica valletta di Rischiatutto in una dichiarazione alla ADNKRONOS: "Ultimamente - ha aggiunto - Mike era molto amareggiato della volgarità in cui versa la televisione, del modo soprattutto in cui vengono trattate le giovani ragazze nei programmi televisivi, ne parlavamo spesso... un buon esempio che se ne va".
CONFALONIERI - «Sono profondamente colpito e addolorato. Era un amico, un amico di tutti noi che facciamo televisione e credo di tutti gli italiani. Anche nella morte Mike è stato sorprendente. Come tutti i grandi artisti era inaspettato, ti sorprendeva sempre. Ho dei ricordi molto belli di Mike, uno su tutti: eravamo in un ristorante, parlo di 30 anni fa, e Berlusconi cercava di convincerlo a venire nella tv commerciale di allora, prima ancora di Canale 5. E Berlusconi ci riuscì: Mike accettò. Quello fu il segnale per tutti che la televisione commerciale era una cosa seria e che anche gli artisti più titolati potevano andare a lavorarci. Ecco, Mike era un uomo che ha saputo rischiare in prima persona. Ha saputo investire su se stesso ma anche sugli altri. Ha saputo capire il futuro. Quindi un uomo che certamente resterà nella storia non solo della televisione ma anche di questo paese. Infine una nota personale. Mike sapeva di musica. Tanti si divertivano a dire che Mike sapeva poco, che l’oggetto delle sue domande non gli fosse tanto noto. Io lo ricordo invece come un vero intenditore di musica classica, a un livello molto approfondito. Un grande abbraccio alla famiglia, alla moglie e ai figli. Mike amava molto i suoi figli e siccome sono davvero molto bravi, in diversi settori professionali, credo che sapranno portare questo nome con onore». Recità così la dichiarazione del presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri.
PIER SILVIO BERLUSCONI - «Oggi insieme a Mike se ne è andato un pezzo della storia della televisione, della storia del nostro paese e anche della mia vita personale. I miei primi ricordi con Mike risalgano addirittura a Telemilano 58, quindi prima della nascita di Canale 5. Io e mia sorella Marina eravamo davvero piccoli e ogni tanto papà ci portava negli studi. Ricordo Mike indaffarato a far nascere questa nuova televisione. Insomma, Mike ha partecipato alla nascita della televisione commerciale che ha contribuito alla modernità e alla crescita economica del paese. Mike per me significa tanto sentimento e tanta gratitudine»: ha detto Pier Silvio Berlusconi, vice-presidente di Mediaset.
CARLO ROSSELLA - "L'ho sempre seguito e sono molto legato al suo slogan 'allegria', perché nella vita bisogna essere allegri e mai piangersi addosso. E quindi voglio ricordarlo con allegria". A parlare così della scomparsa di Mike Bongiorno è Carlo Rossella, il presidente di Medusa, impegnato in questi giorni alla Mostra del Cinema di Venezia. Ex direttore di Tg1, Tg5 e di 'Verissimo', Rossella conosceva bene Mike: "Io ho un ricordo molto bello di Mike. Ci siamo conosciuti bene quando nel 1999 io sono diventato direttore di 'Verissimo' - racconta Rossella - ed avevamo l'ufficio uno accanto all'altro a Cologno Monzese. Parlavamo sempre di 'Lascia o raddoppia' e lui si ricordava tutti i particolari, dai vestiti dei concorrenti alle domande. Aveva una memoria eccezionale". "Poi - prosegue Rossella - ho i miei ricordi di bambino da telespettatore: sono cresciuto con i suoi programmi. Al mio paese c'era un solo televisore e 1.500 abitanti e tutti andavano a vedere Mike Bongiorno".
NAPOLITANO - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato alla signora Daniela Zuccoli il seguente messaggio: "La triste notizia dell'improvvisa scomparsa di Mike Bongiorno mi ha vivamente colpito e ha suscitato in me profondo rammarico. Egli è stato tra i creatori e i protagonisti della televisione pubblica e privata, è divenuto dallo schermo una presenza famigliare per lungo tempo nelle case degli italiani".
"Mike Bongiorno - continua il capo dello Stato nel suo messaggio - resta uno straordinario esempio di laboriosità e capacità professionale, di simpatia comunicativa, di vicinanza al gusto popolare. Nel ricordare il suo coraggioso contributo alla Resistenza, il suo costante rispetto per le istituzioni democratiche e, sul piano personale, il suo tratto signorile e misurato, esprimo a lei, gentile signora, ai suoi figli e a tutti i famigliari l'espressione del mio sincero cordoglio". Lo rende noto un comunicato stampa della Presidenza della Repubblica.
FINI - ''Ho appreso con tristezza la notizia dell'improvvisa scomparsa di Mike Bongiorno, icona del mondo dello spettacolo e simbolo positivo di una televisione costruita con educazione, intelligenza ed ironia. Con essa ha accompagnato la vita quotidiana degli italiani per oltre cinquant'anni della loro storia e ha ottenuto la popolarità anche grazie all'approccio familiare, con il quale ha sempre interpretato il suo lavoro, e ad un'indole sobria e carica di umanità''. Lo scrive il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, in un messaggio alla famiglia Bongiorno.
''Sono certo - prosegue - che lo stile e l'esperienza di questo grande decano continueranno ad ispirare le nuove generazioni di professionisti dello spettacolo e dell'intrattenimento e che quanti lo hanno amato lo ricorderanno sempre con simpatia ed affetto. In questo momento di dolore, esprimo a tutti voi il mio piu' sincero sentimento di cordoglio, unitamente a quello della Camera dei deputati''.
SINDACO DI SANREMO - "La Città di Sanremo si sta attivando per rendere un omaggio concreto a Mike Bongiorno, conduttore che ha reso storiche undici edizioni del Festival della Canzone Italiana". Ad annunciarlo è lo stesso sindaco della città dei fiori, Maurizio Zoccarato. "La sua attenzione al mondo dei giovani talenti e il suo profondo legame con la città dei fiori - sottolinea Zoccarato - sono alla base della prima iniziativa presa insieme a Giorgio Giuffra, Amministratore Unico della Sanremo Promotion Spa: la proposta alla Commissione Artistica di Sanremolab 2009 di istituire, a partire da questa edizione di Sanremolab, un Premio della Critica a lui intitolato''.
DEL PIERO - "Sono molto triste perché oggi è scomparso un grande personaggio della televisione, tifoso juventino, persona appassionata del suo lavoro e molto professionale". Alessandro Del Piero, capitano della Juventus, ricorda così Mike Bongiorno, il celebre presentatore scomparso oggi all'età di 85 anni. "Sapeva farsi voler bene dal suo pubblico tanto da riuscire ad entrare nelle case e nel cuore di tutti come 'uno della famiglia'", dice Del Piero sul suo sito ufficiale. "E' ancora vivo il ricordo di quando ci siamo incontrati di persona l'ultima volta, il 18 Maggio scorso a Torino, in occasione della 'Partita del Cuore': disponibile e presente anche nei momenti di solidarietà. Il suo ricordo rimarrà indelebile. Ciao Mike!", conclude Del Piero.
LA SIG.RA LIVOLI - "Mi dispiace molto per la morte di Mike. E, dopo 19 anni, lo perdono. Ma la mia vicenda ancora oggi mi perseguita". A commentare la morte di Mike Bongiorno è Maura Livoli, la concorrente del quiz Telemike, che nel 1990 passò alla storia perché, durante il gioco finale, fu scoperta dallo stesso Mike con degli appunti in cabina. Quando il conduttore chiese alla sua valletta di controllare, la concorrente nascose i fogli nel reggiseno. Fu immediatamente squalificata e subì una dura ramanzina di Mike, dopo la quale svenne accasciandosi a terra.
Oggi Livoli, 51 anni, psicoterapeuta, ricorda con amarezza quella vicenda che le ha segnato la vita: "io stavo male - racconta all'ADNKRONOS - avevo una colica renale e non essendoci analgesici a disposizione in studio, mi diedero degli psicofarmaci calmanti. Dunque non ero lucida, altrimenti quei fogli non li avrei certo nascosti nella camicetta davanti alle telecamere puntate su di me. Come minimo li avrei buttati per terra senza farmi notare. In effetti, nonostante stessi molto male, come poi mi è stato diagnosticato in ospedale - ricorda- Mike insistette per farmi rientrare in cabina per il gioco finale. Mentre aspettavo scrissi degli appunti su dei foglietti, che portai con me quando venni chiamata di corsa per andare in onda. Ma appunto - ribadisce - non ero lucida. E stavo talmente male che poi svenni in diretta". La vicenda finì in tribunale con una disputa giudiziaria fra la Livoli e Canale 5, che però non si risolse con nessuna condanna per intervenuta prescrizione. "Ma ancora oggi quella storia mi perseguita, ancora oggi qualche mio paziente mi chiede come era andata veramente. Oggi - conclude - perdono Mike per un episodio in cui comunque non venne rispettata una persona che stava male".
MENTANA - «Mike è stato l'ambasciatore della tv presso gli italiani, è stato l'essenza della tv, ha fatto delle cose grandissime ma non si vergognava di fare le telepromozioni. È stato tutto, il personaggio totale». L'ex conduttore di Matrix non vuole rivelare se, dopo il divorzio di entrambi da Mediaset, abbiano avuto occasione di scambiarsi le rispettive impressioni: «Le cose che riguardano me e lui le tengo per me...». L'ultimo ricordo di Mentana è l'entusiasmo con cui Bongiorno stava affrontando il prossimo debutto su Sky: «La cosa davvero incredibile è che 65 anni dopo avere iniziato a farsi notare come staffetta partigiana, aveva ancora l'entusiasmo che probabilmente aveva avuto allora, per una cosa nuova, come un bambino. È incredibile, dopo 55 anni di tv era ancora lì a sprizzare gioia per un esordio».
FIORELLO - «Ho perso il mio miglior compagno di giochi, era più di un amico. Ora riesco solo a pensare che mi mancherà davvero moltissimo»: sono queste le uniche parole che Fiorello, ancora sgomento per la morte di Mike Bongiorno, riesce a dire oggi.
CLERICI - «Se ne va un maestro, uno che non mollava mai che aveva una passione totale per il suo mestiere, che gestiva con spontaneità e garbo. Mi piace ricordare il suo senso della famiglia e come avesse saputo coniugare la moglie e i figli con l'uomo pubblico, mettendoli sempre al primo posto»: così Antonella Clerici ricorda Mike Bongiorno all'agenzia radiofonica Grt. La Clerici ricorda anche i complimenti che proprio 'il re del quiz', pochi giorni fa, le aveva fatto in occasione dell'ufficializzazione della sua presenza al teatro Ariston come presentatrice di Sanremo. «Sapevo di avere la sua stima - dice -. Era anche venuto a Tutti pazzi per la tele. Ero a conoscenza di avere un grande estimatore, il più grande in assoluto, ma un conto è che te lo dica personalmente, un conto che lo dichiari. Gli ho mandato un sms per ringraziarlo. Purtroppo non avrò una risposta».
MONDAINI - «Mike era veramente unico. Ci ha tenuto compagnia per tanti anni. Oggi è veramente una brutta giornata», dice Sandra Mondaini parlando della scomparsa di Bongiorno. «Mike - racconta la Mondaini - era un uomo stravagante, particolare, ma sempre affettuoso. Abbiamo avuto ottimi rapporti». E poi un ricordo: «Quando io e Raimondo facevamo teatro e lui conduceva Lascia o raddoppia, dovevamo aspettare la fine della trasmissione, altrimenti la sale erano vuote perchè la gente restava incollata alla tv per guardarlo. Ma eravamo contenti, perchè lo guardavamo anche noi».
VALERIA MARINI - «Ho imparato più da Mike in pochi giorni sul palco di Sanremo che nel resto della mia carriera: non dimenticherò mai i suoi consigli», dice Valeria Marini, che con Bongiorno e Piero Chiambretti ha condiviso l'esperienza all'Ariston nel 1997, l'ultimo festival per il re del quiz. «A Sanremo - continua la Marini, appena sbarcata a Venezia dove è invitata sul red carpet per il film di George Clooney, 'The Men Who Stare at Goats' - ho scoperto la genialità, il talento di Mike, ma ho anche imparato a conoscere una persona di grande generosità e capace di enorme affetto paterno. Fu un'esperienza straordinaria. E Mike mi diceva sempre: 'È stato uno dei festival più visti della storia, anche se non se ne ricorda nessunò. Rimarrà sempre nel mio cuore».
GOGGI - Mike Bongiorno ha accompagnato Loretta Goggi «in tutta la carriera», ricorda la cantante e attrice, che due anni fa fu protagonista di un clamoroso scontro in diretta tv con il re del quiz a Miss Italia: amareggiata per essere stata chiamata in ritardo sul palco, la Goggi uscì di scena per poi rientrare. Ma oggi di quella polemica non vuole sentir parlare: «Quello che dovevo dire a Mike lo dissi davanti a tutti in tv. La questione si è chiusa lì». «Mike - ricorda Loretta - presentò nel '66 il festival di Castrocaro al quale partecipai. E poi ci siamo incrociati a Canzonissima, in tanti suoi programmi come Ieri e oggi, e infine abbiamo condiviso diverse edizioni di Viva Napoli e Miss Italia». «Resta fra i grandi che mi hanno lasciato piccoli insegnamenti in eredità, pietre preziose che fanno parte di un bagaglio professionale del quale non mi priverò mai», conclude.
SIMONA VENTURA - «Da oggi siamo tutti più soli»: con queste semplici parole cariche di affetto una commossa Simona Ventura ha commentato l'improvvisa scomparsa di Mike Buongiorno. «Un maestro» per la conduttrice, «una figura molto importante a cui guardare», per cui ha nutrito «da sempre, una grande stima, una profonda ammirazione ed amicizia». Simona Ventura ha ricordato di aver sempre sostenuto colui che più volte ha definito come «il più grande maestro della televisione italiana, fin dai tempi della loro militanza sulle reti del Biscione». I ricordi della conduttrice sono andati poi alle sue comparsate in Rai, come ospite de L'Isola dei Famosi e di X Factor, lo scorso anno. Simona Ventura non ha mancato di ricordare di aver preso le difese di Mike Bongiorno, in occasione del recente contrasto con Mediaset e del passaggio a Sky, invocando il suo ruolo di co-fondatore della tv commerciale insieme a Berlusconi. Un affetto ricambiato anche da parte del grande Mike che ha definito Simona Ventura «la sua erede al femminile».
CELENTANO - Anche Adriano Celentano ha voluto ricordare Mike Bongiorno, scomparso oggi a 85 anni. Molto toccanti le sue parole: «Mi dispiace! Mi dispiace tanto! Mike Bongiorno è uno di quelli che c'è sempre stato, anche quando non c'era. Ogni giorno andava nel bosco a far la legna per accendere il fuoco della pubblicità. E, davanti al camino, gli italiani si riscaldavano con le sue parole di 'reclamè che per il modo vivace e simpatico di come lui ce le poneva, rendeva ogni cosa interessante, anche quando il prodotto era scadente». «In realtà - aggiunge Celentano - la sua pubblicità non era altro che un inno alla gioia di vivere. Ecco perchè poi, quando faceva un programma, tutti lo guardavamo. Perchè in lui c'era la spinta. La spinta di chi deve andare avanti, senza mai fermarsi. La spinta del vero partigiano che resiste a tutte le intemperie naziste e pubblicitarie. Qualunque prodotto reclamizzasse, lui non lo propagandava, lo interpretava come un'informazione importante da dare ai cittadini ai quali non si deve mai nascondere niente. Era come se dicesse: 'comprate questo nuovo prodotto, non so se è buono o cattivo, ma dovete comprarlo, altrimenti non riuscirete a capire in quale stato di salute ora si trova l'Italia. Ci mancherai partigiano!... Ma la tua allegria, quella vera, è appena cominciata. E non avrà fine!...», conclude.
JOHNNY DORELLI - "È morto un ottimo professionista e un amico caro. Per me la sua scomparsa è un grande ed inatteso dispiacere. Non ho lavorato molto con Mike Bongiorno. Eppure, ricordo in particolare che, quando lavoravamo insieme alla radio italiana di New York W.H.O.M , per i nostri primi spettacoli, con me fu sempre molto gentile e comprensivo. È stato per me una guida e un grande sostegno".
SGARBI - "Mike è stato per me come un padre in televisione e niente lo ha potuto evidenziare più del nostro litigio generazionale. Si mettevano a confronto due modi diversi di vedere il mondo e di vedere la televisione. La nostra contrapposizione che in realtà era una amicizia apparteneva alla sfera onirica. Non riguardava le persone, ma il nostro modo di agire e di interagire col piccolo schermo: conciliante il suo, irritante il mio. Conciliante e irritante".
MAURIZIO MOSCA - Anche il popolare giornalista e conduttore televisivo Maurizio Mosca ha voluto commentare la morte di Mike Bongiorno: "E' stato il pioniere della televisione in Italia ed ha avuto l'intuito di capire cosa piaceva al grande pubblico. I suoi programmi facevano indici d'ascolto incredibili perchè si esprimeva in modo semplice, sdrammatizzava, sapeva fare comunicazione. Infatti, quando venni criticato da tutti perchè conducevo programmi in cui parlavo con semplicità, urlavo, cercavo di portare ironia nel mondo del calcio, Mike mi disse di fregarmene delle critiche: 'Lascia perdere quelli che sanno solo parlare male degli altri, continua così che stai facendo un buon lavoro'. Ricordo questo episodio come fosse accaduto ieri".
GILETTI - Pure Massimo Giletti ha voluto ricordare Mike Bongiorno: "Vorrei ricordare in primis l'altro Mike, cioè l'aspetto umano e non solo quello professionale. Oltre che re della televisione e re del quiz, Mike èstato anche una staffetta partigiana e per 7 mesi fu recluso nel carcere di S.Vittore, poi deportato in Austria. In un momento come questo credo sia importante ricordare l'uomo Mike. Con lui ho lavorato una sola volta, in occasione di un programma di Rai Uno a Perugia dedicato alla Juventus. Mike è sempre stato un maniaco della precisione. Un grande professionista. Dalla televendita all'evento televisivo più importante, Mike ha sempre dedicato grande attenzione ai particolari".
SCOTTI - Nel giorno della morte del "re" della televisione italiana, anche il conduttore Gerry Scotti ha voluto ricordare Mike Bongiorno: "Era il nonno, lo zio, il papà. Mi ha dato consigli importanti fin da quando ha deciso di nominarmi suo erede, ma a modo suo perchè, quando voleva, era anche burbero. Soprattutto se c'erano altri che sentivano, preferiva sempre rimproverare un po'. I complimenti li faceva in privato, ma questo faceva parte del suo carattere, che non era facilissimo". Gerry Scotti ha sottolineato: "Con quelli che facevano troppo i fenomeni, o con chi usciva dagli spazi, Mike è stato un 'raddrizzatore', uno dei primi in diretta. Ricordo la sua mitica litigata - che tante volte abbiamo mostrato a Paperissima, ma che è un documento di costume proprio del sistema televisivo italiano - con Sgarbi. Mike non ci stava a farsi sottomettere dal critico d'arte. Ricordo anche le litigate con i concorrenti che baravano o che tentavano di farlo. Le sue proverbiali gaffe, che ha cavalcato splendidamente, hanno tutto il sapore di qualcosa che non si riuscirà ad avere più. Mike per un certo periodo ha negato, poi ha confermato e poi ultimamente ha negato ancora che inventasse le sue gaffe. Era fatto così. Io, che sono cresciuto con Mike, vivendo come diceva Umberto Eco la "Fenomenologia di Mike Bongiorno", posso dire che Mike c'è, c'è stato e sarà sempre con noi, nel nostro cuore. E, come diceva lui, Allegria. Irraggiungibile, sarà la sua capacità di andare avanti come un caterpillar qualunque cosa succedesse in studio. Era una forza e una capacità di altri tempi che forse adesso, lui stesso, un po' più vecchio e intenerito, non avrebbe più. Alla mia età, a cinquant'anni, quando i concorrenti gli svenivano davanti, Mike si girava verso l'altra telecamera e diceva: 'Andiamo avanti'. Adesso forse non l'avrebbe più fatto". Scotti ha concluso: "Devo decidere se andare in onda o no questa sera. Penso che Mike sarebbe andato in onda".
GNOCCHI - Gene Gnocchi così ricorda Mike Bongiorno: "Apparentemente sembrava spaesato, in realtà era un grande conoscitore del linguaggio televisivo. Con me è sempre stato affettuosissimo e simpatico".
- Pippo Baudo: «Era un amico e un punto di riferimento» (audio)
- Maurizio Costanzo: «Mike era l'essenza della tv» (audio)
- Pupo: «Mi disse che avrei fatto strada come conduttore» (audio)
- Piero Chiambretti: «Se non è uno scherzo, è un momento tristissimo» (audio)
- Il ricordo di Antonio Dipollina: «Mike è la storia della tv» (audio)
- Massimo Giletti: «Tutti abbiamo perso qualcosa» (audio)
- Silvio Berlusconi: «Una notizia imprevedibile che ci rende tristi» (audio)
- Cecchi Paone: «E' la fine di un'era gloriosa» (audio)
- Carlo Freccero: «Una vita segnata dall'aggiornamento e dallo studio della tv» (audio)
- Aldo Grasso: «Mike ha trasformato la nostra vita in un quiz» (audio)
- Susanna Messaggio: «Mike Bongiorno, un immortale» (audio)
- Raffaella Carrà: «Non dimenticherò mai la sua straordinaria umanità» (audio)
- Il ricordo dalla Mostra del Cinema di Venezia (video)
- Tullio De Mauro: «Mike è stato prezioso per la diffusione dell'italiano parlato» (audio)
- Fabio Fazio: «Mi manca già molto» (audio)
- Il ricordo di Alessandra Comazzi, critico tv de "La Stampa" (audio)
- Sergio Zavoli: «Mike si è incarnato con la televisione» (audio)