"In tv molti format non fanno male a nessuno, ma rendono tutto omologato. Una volta c'era il varietà dove noi italiani eravamo bravissimi. Basti pensare a quelli con Mina diretti da Antonello Falqui, ma anche i piu' recenti con Pippo Baudo o la Carra'. Adesso con i format si rischia di vedere una televisione tutta uguale".
Lo ha dichiarato Paola Cortellesi sul palco del 'Vasto Film Festival'. L'attrice ha infatti chiuso la XVI edizione della rassegna cinematografica abruzzese intervistata sul palco da Maurizio di Rienzo, che appena il giorno prima aveva accolto Pupi Avati.
Paola Cortellesi è peraltro conosciutissima dal pubblico vastese per aver girato insieme a Silvio Orlando, proprio a Vasto, il film 'Il Posto dell'anima'. L'attrice non ha risparmiato battute e complimenti alla Citta' del Vasto, brodetto compreso che "devo assolutamente imparare a cucinare", ha sottolineato.
Parlando invece del suo lavoro e della sua partecipazione a Zelig, la Cortellesi ha dichiarato di aver accettato "perchè da anni volevo lavorare con Gino e Michele. Ho avuto modo di comprendere che mestiere difficile è quello del cabarettista".
"Ci vuole coraggio -ha sottolineato l'attrice- ad affrontare un pubblico vero e pagante come quello del Teatro degli Arcimboldi di Milano, un pubblico non di figuranti. Con Claudio Bisio fra l'altro ci corteggiavamo artisticamente da anni e quindi sono molto soddisfatta di come siano andate le cose".