Il canone Rai è "obbligatorio", riguarda il possesso di un apparecchio televisore, "non è come l’abbonamento alla rivista che puoi cancellare quando ti pare. E noi faremo quest’anno la campagna sul canone impostandola sulla sua obbligatorietà. Coinvolgendo le trasmissioni perchè sostengano questa campagna".
Lo ha annunciato il direttore generale della Rai Lorenza Lei durante l'audizione di oggi pomeriggio in commissione di Vigilanza. "Vorrei avere - ha detto - la possibilità di vedere una impostazione in tal senso quando si parla di canone Rai".
Il dg di viale Mazzini ha quindi fornito alcune cifre, limitandosi al solo canone speciale, quello che riguarda gli esercizi pubblici (bar, ristoranti, alberghi, uffici, dicasteri, e via dicendo): "Vale 270 milioni di euro l'anno ma ne incassiamo appena 60, eppure le entrate da canone speciale sarebbero l'ossigeno minimo. Diversamente, a bocce ferme, il 2012 sarà già con un rosso di 150 milioni di euro".
C'è infatti il peso dei diritti sportivi che negli anni pari si fa sentire, con l’aggravio che il 2012 prevede due grandi eventi come le Olimpiadi estive e la fase finale degli Europei di calcio. Le tariffe sono ferme al 1999, "ma se solo si applicassero quelle tabelle potremmo comunque avere il pareggio nel 2012", ha aggiunto la Lei, sottolineando così l’importanza - per le casse Rai - del canone speciale. Per non dire poi di quello ordinario, la cui evasione da parte dei possessori di televisore e’ tra le piu’ elevate, se non la piu’ elevata, in Europa: 27-28 per cento.
Un tasto questo del canone che più volte i vertici Rai - con il dg Lei anche il presidente Paolo Garimberti - hanno portato all’attenzione della commissione di Vigilanza, del governo e di quanti altri ancora nella titolarità di intervenire. Da subito però il direttore generale ha auspicato che intanto l’emendamento antievasione del canone speciale alla legge di stabilità non trovi ostacoli: “Spero - ha detto ai commissari - che voi tutti siate disposti in tal senso”