«La puntata di sabato, ieri, di «Ti lascio una canzone» conferma l'inadeguatezza della nuova edizione di questo talent show, lasciandoci a dir poco sconcertati: non è più il format piacevole dedicato ai giovanissimi, della scorsa edizione, che suscitava sorrisi e tenerezza. Quest'anno si è vergognosamente trasformato in un programma assolutamente inadatto all'età dei suoi minori protagonisti».
Lo ha detto queste Elisabetta Scala, responsabile dell'Osservatorio Media del Moige - movimento italiano genitori.
«Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni di genitori e nonni-prosegue- al nostro numero verde dedicato 800.93.70.70 e sul nostro sito www.moige.it, indignati per la indecente competizione ed il relativo meccanismo di eliminazione dei concorrenti, con bambini di età compresa tra i 6 e i 15 anni. Infatti, oltre a sottoporre i minori all'ansia di dover ricevere un giudizio sulla propria prestazione di fronte ad un vastissimo pubblico, la competizione si rivela del tutto inadatta, strumentalizzando i bambini, che non hanno ancora una personalità strutturata e psicologicamente adeguata per sostenere una tale tensione. A questo si aggiunge la scelta scriteriata di far cantare canzoni che hanno parole e messaggi decisamente inadatti alla loro età».
Conclude Elisabetta Scala:
«Esiste un Codice di Autoregolamentazione Media e Minori, che stabilisce: «Le Imprese televisive si impegnano ad assicurare che la partecipazione dei minori alle trasmissioni televisive avvenga sempre con il massimo rispetto della loro persona, senza strumentalizzare la loro età e la loro ingenuità«. Il meccanismo di gara e le esibizioni di questa edizione di 'Ti lascio una canzone, invece, conducono all'inaccettabile spettacolarizzazione, strumentalizzazione e «adultizzazione.» dell'infanzia. La denuncia al Garante per l'infanzia e l'adolescenza è un atto urgente che abbiamo avviato.»