«Il parental control, così come viene attuato in Italia, è un fallimento dal punto di vista dell'effettiva protezione dei minori, che è la funzione per la quale è stato introdotto».
Lo afferma il Censis nel 46° Rapporto annuale sulla situzione sociale del Paese, nonostante le famiglie italiane si dichiarino parzialmente soddisfatte del dispositivo che consente ai genitori di proibire, mediante codici, l'accesso ad alcuni programmi televisivi ritenuti inadeguati. Una significativa percentuale di famiglie, però, (il 54,5%) lo vorrebbe migliorato.
Secondo l'istituto di ricerca, attraverso il 'parental control', «l'intera responsabilità viene scaricata sulle famiglie (e le vivaci proteste da parte delle associazioni di genitori e insegnanti dei mesi scorsi ne sono la prova),che non hanno strumenti realmente efficaci. Introdurre il principio, come ha fatto la recentissima normativa approvata a luglio del 2012, che si può affidare a un piccolo robot nascosto nel televisore la protezione dei nostri figli, la selezione delle immagini e le storie che entrano nel loro immaginario e influenzano la loro personalità futura, è un'abdicazione rischiosa sul piano educativo e un inchino ai soli interessi del mercato», conclude il Censis.