La strage di Piazza Fontana, a Milano, il 12 dicembre 1969. Fino a un istante prima che la bomba scoppi nella Banca Nazionale dell’Agricoltura, è un giorno che sembra uguale a tutti gli altri. Poi, improvvisamente, la storia cambia. Nulla sarebbe più stato come prima, anche nella vita quotidiana. Parte da questa data il viaggio nel tempo di “E’ uno di quei giorni che…”, il programma di Rai3 condotto dall’inedito trio Massimo Bernardini, Federica Gentile e Mario Lavezzi, con la partecipazione di Antonio Di Bella, che debutta venerdì 10 maggio alle 23.05 su Rai3.
Seguiranno, nelle settimane successive, il referendum sul Divorzio, il 12 maggio 1974; l’assassinio di John Kennedy, il 12 novembre 1963; la finale Italia–Germania Ovest ai Mondiali di calcio in Spagna, l’11 luglio 1982; il rapimento di Aldo Moro, il 16 marzo 1978. Cinque puntate – realizzate dal Centro di Produzione Tv Rai di Milano - per ricordare non tanto l’evento in sé, ma per raccontare la nostra vita, prima che un giorno come tanti altri diventasse “uno di quei giorni che…”: cosa facevamo, chi eravamo, com’era l’Italia in cui vivevamo? Cosa leggevamo, cosa ascoltavamo alla radio, quali erano le canzoni in Hit Parade, cosa c’era al cinema, in televisione, in teatro?
Accompagnati dal tempo scandito da un grande orologio che, lentamente, si avvicina all’“ora X”, i tre conduttori raccontano il clima di quei giorni anche attraverso filmati, musica dal vivo e testimonianze per ricrearne l’atmosfera: scorrono così, nella prima puntata su Piazza Fontana, le immagini di repertorio, accompagnate dai ricordi di Fortunato Zinni, uno dei sopravvissuti alla strage, di Gino Paoli, Roberto Vecchioni, Massimo Ranieri, dalle canzoni di quel giorno eseguite in studio da Mario Lavezzi, e da tanti piccoli momenti e gesti quotidiani di quel 12 dicembre 1969.
“Il giorno della strage di Piazza Fontana – ricorda Massimo Bernardini - ero a Milano, a scuola. Un ragazzino di quarta ginnasio. Quando arrivò la notizia, fu sconvolgente e forse ancora più sconvolgente fu il silenzio che ricordo in piazza Duomo il giorno dei funerali delle vittime. Un silenzio che poi non ho più sentito nelle piazze”.
Un racconto di immagini e voci per fissare il momento in cui la Grande Storia ha fatto irruzione nella vita quotidiana: eventi Presentazione a volte imprevedibili e drammatici come un attentato, a volte attesi e felici come una finale ai Mondiali di calcio. “Da una parte – dice Federica Gentile - ci sono delle date fondamentali del nostro Paese che sono arrivate come una lama di rasoio a tagliare la sua normalità e dall’altra la vita quotidiana che stava scorrendo in quel momento: quindi canzoni, cinema, televisione, la vita reale tagliata a metà da date che hanno, in qualche modo, cambiato il Paese”.
“E’ un programma – aggiunge Mario Lavezzi – con il quale vorremmo ricordare che la memoria che ci portiamo dietro nella vita è per sempre. Senza memoria non saremmo nessuno. Per questo è bello rappresentarla”.
Un viaggio a ritroso nel tempo e nella storia al quale darà il suo contributo – ogni settimana – anche Antonio Di Bella: a lui il compito di “fotografare” la percezione di quelle giornate e di quegli avvenimenti all’estero.
Rai3, un viaggio in cinque avvenimenti che hanno cambiato la storia
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Digital-Sat (com.stampa)
T
Televisione
venerdì, 10 maggio 2013 | Ore: 12:28