Le critiche erano attese e alla fine sono arrivate, soprattutto sui social network e soprattutto dai giornalisti. Lo speciale sul caso Ruby 'La guerra dei venti anni', trasmesso ieri sera su Canale 5, alla vigilia della requisitoria del pm Ilda Boccassini, ha scatenato un vespaio su Twitter sin dalla messa in onda, tanto che l'argomento è arrivato in poche ore in vetta alle tendenze.
A rinfocolare le polemiche il deludente risultato d'ascolto (1.425.000 spettatori con il 5,8% di share), nettamente inferiore alla media di rete e alla puntata di Report andata in onda in contemporanea. Le critiche hanno riguardato soprattutto il contenuto dello speciale. Nel mirino sono finiti i giornalisti che hanno realizzato il programma, da Giovanni Toti, a Stefania Cavallaro fino a Andrea Pamparana, l'unico presente su Twitter.
Beppe Severgnini, in un tweet rilanciato da centinaia di utenti, ha scritto: «Ecco perchè vent'anni fa abbiamo lasciato 'Il Giornale' con Montanelli. Perchè ci avrebbero chiesto di fare queste cose». Il giornalista si è rivolto poi a Pamparana: «Ma non c'è una domanda vera, un'obiezione, un dubbio! È solo propaganda. Giuro che non capisco. Ma perchè un bravo giornalista si presta a queste cose?». «Perchè questo processo è una farsa. E ad oggi sono state lette solo le carte della Procura», la risposta di Pamparana. «Gli italiani non se la bevono - ha scritto invece Gad Lerner -: lo scandaloso speciale di autoassoluzione berlusconiana su Canale 5 s'è fermato al 5,88% di share. Che fiasco».
Per Giuseppe Giulietti di Articolo 21 quello di ieri «è il migliore spot sul conflitto di interesse». «Sono critiche strumentali», ha replicato il direttore di Studio Aperto e Tg4, Giovanni Toti, che nello speciale ha intervistato Berlusconi. «Non è nel mio stile fare il Torquemada - si è difeso -. Ho fatto le domande necessarie a ricostruire certi episodi. Ritengo che la ricostruzione sia stata equilibrata».
Dai cdr Mediaset nessuna presa di posizione ufficiale, anche se tra i giornalisti non mancano le voci critiche. Nella redazione del Tg5 c'è chi tiene a precisare, che, a dispetto di quanto affermato dal Tg3 delle 14.20, lo speciale non è riferibile alla loro testata e che, proprio per questo, nei rulli di prima pagina, che vanno in onda su Canale 5 dalle 6 alle 8, è stato fatto correggere un analogo errore. La produzione è in realtà trasversale e la testata responsabile è Videonews, quella che si occupa dei programmi d'informazione in onda sulle reti Mediaset