Slitta il via libera ai palinsesti in consiglio di amministrazione Rai. Se ne parlerà solo a ridosso della presentazione del 28 giugno a Milano, probabilmente il giorno prima. Stessa sorte, di conseguenza, per le nomine nei telegiornali, che, attese subito dopo i ballottaggi, non dovrebbero arrivare a questo punto prima di luglio. Il direttore editoriale Carlo Verdelli ha presentato le linee guida sull'informazione e la sua squadra in cda, che vede Francesco Merlo al suo fianco, ma da collaboratore in quanto pensionato, come solo vicedirettore Pino Corrias, Diego Antonelli caporedattore area digital e la new entry Loris Mazzetti, che lascia la squadra di Fabio Fazio. Sono diverse le caselle dei palinsesti ancora da riempire, ma il quadro va via via definendosi.
La direttrice di Rai2 Ilaria Dallatana ha dato, in Commissione di Vigilanza, diverse anticipazioni della nuova programmazione della seconda rete, che ha l'obiettivo di catturare il pubblico della fascia 15-44 anni che ancora sfugge alla tv pubblica ma - spiega - «è quello più pregiato, sia da un punto di vista culturale che commerciale». Proprio per questo - sostiene - si è scelto di chiudere Virus, che aveva ascolti al di sotto della media di rete in prime time e spettatori mediamente sessantenni. «A Nicola Porro ho fatto una proposta di ristrutturare un magazine di attualità settimanale, dalle 18.50 a 20.30 della domenica», ha ricordato Dallatana, ma il giornalista ha rifiutato e ora per il progetto si cerca un sostituto.
Al posto di Virus, invece, arriva un programma con inviati che racconteranno esperienze vissute sul campo e commenti in studio. Si allunga da 45 a 90 minuti, va in una fascia più pregiata e cambia nome anche 2Next, mentre si fa spazio un programma sul tema del bullismo in quattro puntate. Confermati Pechino Express in autunno e Made in Sud in primavera, la novità è Il Collegio, che vedrà alcuni adolescenti piombare nel 1960 e cimentarsi nello stile di vita dei loro nonni. Il progetto ha generato accuse di conflitto di interesse, perché prodotto da Magnolia e ambientato vicino Bergamo, città di cui è sindaco Giorgio Gori, cofondatore con Dallatana della società di produzione. «La società per la realizzazione è stata decisa dopo una gara svolta da una commissione di cui non facevo parte - si è difesa la direttrice -. Per me Magnolia è una società come le altre e rispetto all'anno scorso produrrà meno ore di programmi».
Al lavoro anche la direttrice di Rai3, Irene Bignardi, che avrebbe raggiunto un accordo per il ritorno di Gad Lerner sulla tv pubblica per la conduzione di un programma su temi legati all'Islam in seconda serata. Si studia ancora come trasformare Ballarò, insieme all'ipotesi di spostare Presadiretta e Report al lunedì, lasciando la domenica sera a Fabio Fazio, che, impegnato in Rischiatutto, rinuncerebbe al sabato. Confermato anche Gazebo, che potrebbe passare da due a quattro serate.