Il patto stipulato tra il braccio commerciale dellemittente, la BBC Worldwide, e la società informatica permetterà agli utenti americani di scaricare titoli storici, tra cui Doctor Who e il tutto sarà possibile attraverso il servizio offerto dalla piattaforma Zudeo, creazione del team Azureus - uno dei più noti e diffusi client BitTorrent (protocollo progettato per trasferire file in P2P) - nonché una delle alternative di YouTube, con una differenza fondamentale: la distribuzione dei filmati potrà avvenire in alta definizione (HD High Definition), nuovo standard che la cinematografia sta cercando di imporre anche al mondo televisivo.
I filmati distribuiti avranno dunque dimensioni nell'ordine delle decine di MB, a differenza della grande maggioranza dei contenuti veicolati da YouTube che possono avere una durata massima di 10 minuti o una dimensione che non deve superare i 100 MB. Zudeo consentirà di pubblicare e distribuire su Internet contenuti di grandi dimensioni e ad alta risoluzione, inclusi video e giochi ad alta definizione e di qualità DVD, tramite Azureus 3.0, popolare client P2P rilasciato nella versione beta (più stabile), che introduce alcune novità (funzioni di content discovery tramite ricerca, browsing, canali e tagging) in virtù dell'integrazione dell'indice web di Zudeo. I titoli on line saranno protetti da un software di gestione digitale dei diritti per evitare la diffusione di materiale non autorizzato o illegale; inoltre, la funzione di ricerca integrata in Azureus è limitata a questa tipologia di contenuti. Per i content provider, dunque, Zudeo è una specie di piattaforma alternativa di marketing a basso costo per distribuire contenuti ad alta definizione ad un pubblico più ampio possibile. Daltro canto, gli utenti potranno avvalersi di questo servizio per 'linkare' programmi ai blog oppure per arricchire lofferta dei siti dedicati dai fan ai propri artisti preferiti. Questa nuova iniziativa aumenta le possibilità di usufruire nel web dell'archivio multimediale della grande emittente televisiva pubblica britannica, sulla scia della quale anche la Rai ha scelto di orientarsi nel triennio 2007-2009, grazie al nuovo contratto di servizio stipulato tra lo Stato e l'azienda di viale Mazzini che permetterà di rendere disponibili gratuitamente, sotto licenza Creative Commons, i propri contenuti on line.