Uno strafalcione mostruoso, che - come spiega l'autore - sarebbe stato fatto apposta per richiamare l'attenzione. Ha scatenato un putiferio ieri in rete, sui social e non solo con commenti di ogni tipo, la campagna pubblicitaria per San Valentino di Real Time, che nella pagina a pagamento di un quotidiano ha inserito un apostrofo di troppo sulla parola maschile amore («Vi auguriamo un'amore che è tutto un programma», apparso a pagina 16 del Corriere della sera).
Oggi l'emittente non solo insiste ma ribadisce: Real Time ha augurato a tutti buon San Valentino spiegando che non ha sbagliato un bel niente e la provocazione era in realtà funzionale ad attirare l'attenzione sulla vera iniziativa, sintetizzata, in un apostrofo sbagliato. L'agenzia ha realizzato una campagna a 360° che coinvolge tutti i media e in diversi formati, affissione, stampa, tv, digital e radio. Il 13 febbraio è stato diffuso l'"errore" e il 14 febbraio, giorno di San Valentino, è avvenuto lo svelamento, con una pacifica chiamata alle armi a sottoscrivere una petizione per combattere pregiudizi e discriminazione. Perché per Real Time e per Brand Portal, l'amore non è mai un errore.
"Siamo estremamente orgogliosi di collaborare a un progetto che sostiene valori umani di civiltà e inclusione, perché appartengono allo spirito di Brand Portal", commenta Francesco De Guido, Amministratore Delegato dell'agenzia. "Quando la creatività si mette al servizio di messaggi sociali così attuali e positivi per la vita di tante persone", aggiunge Marco Gucciardi, Direttore Creativo Esecutivo di Brand Portal, "l'entusiasmo e la soddisfazione sono ancora più grandi". "Questa nuova collaborazione con un canale televisivo di successo e con un gruppo leader dell'intrattenimento di qualità come Discovery Italia", conclude Paolo Torchetti fondatore e principale azionista di Brand Portal, "è un'occasione bella e promettente".
Ecco il messaggio dell'emittente di Discovery, comparso nuovamente in una pagina a pagamento ancora una volta sul quotidiano di via Solferino:
«Un amore è un'amore. L'amore non ha età, razza, religione, genere, orientamento sessuale. Nella lingua italiana però, la parola amore è un sostantivo di genere maschile. Se i pregiudizi iniziano dal linguaggio, è arrivato il momento di cambiare la nostra lingua. Chiediamo di consentire l'uso della parola amore anche come sostantivo femminile, rendendola di fatto di genere neutro. Perché un amore è un'amore. Nient'altro. Perché siamo per ogni genere d'amore, contro ogni pregiudizio. E rendendo neutra la parola amore possiamo combattere la discriminazione. Aiutaci a raggiungere questo obiettivo. Visita la pagina Facebook di Real Time, scopri di più e firma la petizione».