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Il Venerdìtoriale Speciale - L'offerta digitale terrestre della Rai

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Fonte: Digital-Sat (original)

D
Digitale Terrestre

Nel primo dei tre appuntamenti domenicali dedicati ad un'analisi dell'attuale offerta digitale terrestre ci soffermiamo sui quattordici canali di casa Rai, bouquet che spazia dal cinema all'intrattenimento, dalla cultura allo sport, passando per fiction, informazione e storia. Un'offerta per tutti i gusti che potrebbe essere migliorata in qualche punto. Vediamo come, anche grazie ai suggerimenti dei nostri lettori raccolti tramite il nostro Digital-Forum e la nostra pagina Facebook.

Per chi non ne fosse stato al corrente, due venerdì fa avevamo lanciato una consultazione popolare (dato che ultimamente va di moda) chiedendo espressamente un parere - sia complessivo che dettagliato - sull'offerta Dtt della Rai. Quel che si può subito notare è l'attenzione con cui i nostri lettori guardano la tv, soffermandosi non solo sui contenuti ma anche su alcune dinamiche nascoste non sempre facili da individuare.

Ma non essendo un quiz con risposte giuste e sbagliate le opinioni possono, e forse devono, essere divergenti. Su una cosa invece il nostro panel è stato concorde: nell'assegnare a Rai 4 la palma di miglior canale dell'offerta Rai. Primo posto sia sul Digital-Forum che su Facebook e complimenti a Carlo Freccero per la sua creatura.

Esaurito questo preambolo, scendiamo nei dettagli canale per canale, iniziando proprio dal più votato:

RAI 4

Film e telefilm di vario genere per un pubblico giovane e non solo. È questa la sintesi che viene dai commenti dei lettori che lo preferiscono al resto dell'offerta anche per l'anticonformismo rispetto ai tre canali generalisti: si avverte dunque l'essenza di "alternativa" alla tv tradizionale, elemento molto caro al direttore Freccero. Tra i meriti del canale, l'attenzione al genere anime con alcuni prodotti di qualità made in Japan e l'aver portato alla ribalta serie ‘delicate' come Misfits, decisamente lontane da ogni altro canale Rai. Non mancano però gli aspetti negativi: uno su tutti l'abbandono delle produzioni originali, Sugo in testa, molto apprezzate dal pubblico. Ci auguriamo pertanto che i vertici Rai possano puntare ancora di più su Rai 4, anche sulla base della sempre grande preferenza del pubblico.

RAI 5

Per quanto riguarda invece l'ultimo nato (ha sostituito Rai Extra il 26 novembre 2010) le opinioni sono contrastanti: alcuni lo apprezzano per la novità di un canale espressamente culturale, altri non ne comprendono fino in fondo la linea editoriale, altri ancora rimpiangono il defunto Rai Extra. L'operazione che ha portato alla nascita di Rai 5 è stata sicuramente molto complessa e la sfida non poteva che essere impegnativa: innanzitutto perché offre contenuti decisamente diversi da quelli proposti dalle reti principali e lo fa in un modo nuovo, a tratti sperimentale (ricordiamo ad esempio l'esperienza del "social live streaming" su Facebook). Il canale brilla soprattutto con gli eventi: la prima della Scala è stato un esempio, ma molto gettonato nei commenti è stata anche la semifinale dell'Eurovision Song Contest. La strada, a sentire i lettori, è quella giusta e si aspetta l'autunno per avere un quadro più chiaro della programmazione.

RAI MOVIE

E' il canale più apprezzato tra gli ex-RaiSat: l'offerta cinematografica ha però dei limiti, come la non tematicità delle serate. A differenza di un canale "concorrente" come Iris, manca una caratterizzazione netta dei cicli che non riesce a fidelizzare il pubblico. Mancano anche programmi sul cinema (invece presenti fin quando si era su Sky) mentre qualcuno chiede di rivedere la library e trasmettere pellicole più recenti, almeno in prime time, cosa che gradualmente sta avvenendo. 

RAI PREMIUM

Dal migliore al peggiore: qualcuno non si capacita del perché non sia stato sacrificato al posto di Rai Extra. Sebbene infatti gli ascolti del canale non siano così bassi, Rai Premium potrebbe essere sicuramente sfruttato meglio, specialmente in ottica di offerta. Se l'idea di un canale dedicato esclusivamente alle fiction non è brutta, potrebbe però essere usata anche in ottica di catch up tv, concetto molto di moda tra le reti digitali del gruppo Mediaset. Facciamo subito un esempio: se domenica e lunedì è in programma una fiction su Rai 1, su Rai Premium potrei pensare ad una replica della prima puntata da mandare in onda prima del lunedì sera; oppure a mandare la serie integrale nel weekend successivo per offrire una seconda visione "immediata" sfruttando la comunicazione del primo passaggio. Una maggiore freschezza sui contenuti è quello che ci vuole per un rilancio complessivo del canale.

RAI GULP & RAI YOYO

Mi permetto di unificare la discussione su questi due canali che compongono l'offerta Rai per i bambini, su due target complementari. Il riscontro, sentendo i lettori con figli, è più positivo per Yoyo che per Gulp. Quest'ultimo viene accusato di essere un "miscuglio casuale" di cartoni animati o di pagare la dipartita di Georgia Luzi. Commenti di questo genere a parte, il lavoro di un palinsesto per i bambini oggi è quanto di più difficile si possa fare, ben diverso da un decennio fa quando le tv generaliste offrivano parti cospicue della propria programmazione per questo target. Le reti tematiche hanno avuto nel target bambini il loro primo target specifico, pensiamo alla nascita di Disney Channel in Italia datata 1997. E da lì l'offerta è esplosa prima sul pay (Cartoon Network, Boomerang, Jetix) e poi sul free dove oggi abbiamo almeno cinque canali di primo livello: oltre ai due della Rai troviamo Boing, K2 e Frisbee. Ecco perché il giudizio non può essere assoluto ma rapportato alla concorrenza, specialmente in un'ottica di graduale spostamento dei programmi per ragazzi dalla generalista alla tematica (come la Melevisione o prossimamente il Gt Ragazzi) che terminerà solo al completamento degli switch off.

RAI NEWS

Arriviamo alla all news diretta da Corradino Mineo, un canale con un potenziale decisamente importante ma con una resa non troppo in linea con le attese. La concorrenza con Sky Tg24 andrebbe forse smussata, non solo perché i fondi economici a disposizione dei due canali sono diversi, ma anche perché oggi Rai News non è forse ancora pronta per essere una vera "all  news". Intendiamoci: il servizio è buono, ma non ottimo. Il telegiornale non è "perenne", le rubriche di approfondimento non hanno orari fissi di messa in onda (non a caso la guida tv sul sito Rai non annovera nella lista Rai News) e se si è in cerca di un evento in diretta non sempre lo si trova o se ne trovano degli altri in maniera inaspettata, come accaduto ieri sera con Lady Gaga a Roma.
Il canale paga a nostro avviso la troppa attenzione del Cda sul direttore e sugli equilibri politici mentre viene ignorata una necessaria razionalizzazione delle risorse, con un maggior sfruttamento delle altre testate Rai in ottica di gruppo (vedremo se l'esempio di Mediaset e della futura All News che sta nascendo proprio su queste basi potrà condizionare e migliorare l'evoluzione di Rai News).

RAI STORIA

Secondo negli apprezzamenti del nostro Digital-Forum, il canale ideato da Giovanni Minoli è un caso di successo. Nato in sordina come evoluzione di Rai Edu 2, poi Rai Edu Storia e infine Rai Storia, il canale ha subito dato l'impressione di voler sfidare un colosso come History Channel e sembra essere sulla strada giusta. Il lavoro fatto in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia lo sta premiando, non solo in occasione degli eventi "live" come quello del 17 marzo o del 2 giugno. La sfida qui sta nell'interessare un pubblico sempre più giovane, non vanno esclusi a nostro avviso quindi partnership con il Ministero dell'Istruzione o iniziative con le scuole, sfruttando l'altro canale Rai Scuola, sempre della scuderia di Rai Educational, di cui parleremo in coda.

RAI SPORT 1 & 2

Veniamo ai canali sportivi, anch'essi molto apprezzati dai nostri lettori: l'offerta sportiva della Rai vive sugli eventi, tanti, nel corso dell'intera stagione, estate compresa. Non solo calcio per intenderci. Il secondo canale, nato recentemente, serviva innanzitutto per offrire la diretta a più eventi in caso di sovrapposizioni, mentre è rimasto per ora accantonato il progetto di un palinsesto autonomo più orientato alla memoria, che speriamo possa ritornare in auge nella prossima stagione. Anche qui l'orientamento è di un graduale spostamento dei programmi sportivi dalla generalista alla tematica: il Giro d'Italia sarà il primo grande evento a compiere il passaggio forse già dal 2012, sicuramente dal 2013. Ma anche altri eventi potrebbero lasciare Rai 1, Rai 2 e Rai 3: pensiamo alla Formula 1, alla Coppa Italia, al Golden Gala. Merito degli switch off che consentiranno a tutti di avere sempre a disposizione due canali di sport 24 ore su 24.

RAI HD

Ultima riflessione per Rai HD, canale disponibile nelle zone all digital e da qualche settimana nuovamente su Tivù Sat, che però vive ancora esclusivamente di singoli eventi, specialmente sportivi. La qualità è eccezionale, per alcuni ben superiore agli standard di Sky (il confronto era stato fatto nel corso dei Mondiali dello scorso anno in Sudafrica), ma i contenuti in Hd nativo sono ancora pochi. Le speranze di trasformare il canale, entro la fine degli switch off, dotandolo di un palinsesto autonomo sono poche ma sarà, siamo sicuri, un passo obbligato anche dalla concorrenza: è di questi giorni la notizia che La7 già dalla prossima stagione offrirà il suo prime time in Native Hd.

Conclusioni

Per concludere una breve riflessione generale: l'offerta Rai, presentata poco più di un anno fa, ha raggiunto un livello qualitativo e di apprezzamento decisamente buono. Nonostante si pensi alla Rai ancora come solo tre canali (e le ultime polemiche sul canone lo dimostrano), la prospettiva futura è di ragionare in ottica di bouquet, anche nella costruzione della programmazione, offrendo più materiale ‘fresco' anche nei canali tematici o semigeneralisti.

Resta invece il mistero attorno ad alcuni canali Rai presenti esclusivamente sul satellite: il già citato Rai Scuola è un esempio, ma ci sono anche Rai Med, Rai Nettuno, Rai Italia, Yes Italia. In prospettiva dell'acquisizione di un ulteriore multiplex digitale dal beauty contest, ci auguriamo che se ne faccia un uso ragionato mettendo mano a questi canali rivedendone il concept oppure offrendo altri canali di servizio pubblico tuttora assenti e di cui, almeno secondo me, ce ne sarebbe un gran bisogno: penso ad esempio ai canali tv di Camera e Senato che la Rai veicola sui suoi trasponder satellitari. Una loro presenza sul Dtt gratuito renderebbe la politica accessibile a tutti senza più bisogno di inserire spazi appositi sui canali generalisti. Un altro canale interessante potrebbe essere Euronews, di cui la Rai è partner, assente dall'offerta digitale terrestre.

Vedremo dunque cosa ci riserverà la Rai per il futuro dato che, siamo certi, il numero magico non rimarrà quattordici ancora a lungo.

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Per la prossima settimana ci soffermeremo sui canali digitali del gruppo Mediaset: troverete entro breve i link dove dire la vostra sia sul Digital-Forum che su Facebook, oltre che ovviamente via mail all'indirizzo  redazione[AT]digital-sat.it (sostituire [AT] con @), specificando nell'oggetto "Sondaggio canali Mediaset".

Link dove interagire con noi:

Giorgio Scorsone
per "Digital-Sat.it"

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