Il ministro dello Sviluppo Corrado Passera ha detto oggi che il dicastero si attiverà immediatamente per definire in 30-40 giorni il bando di gara per l'asta delle frequenze televisive del digitale terrestre e che non intende lasciare questo dossier al prossimo governo.
"Metteremo immediatamente in moto la messa a punto del bando e del disciplinare per poter completare l'operazione - ha risposto Passera a Radio Anch'io alla domanda se intende lasciare al prossimo governo il completamento di questo dossier - Noi da oggi lavoriamo sulla cosa perché non abbiamo mai mollato. Ci vuole tecnicamente intorno a 30-40 giorni sia per bando che per disciplinare, ma certamente non lasciamo la palla avanti", ha aggiunto.
L'entusisamo del ministro però dovrà fare i conti, come il lavoro dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), con le perplessità di Bruxelles. Dalla capitale europea è arrivata una nota preoccupata a firma del portavoce del commissario alla concorrenza Joaquin Almunia. Bruxelles che non ha ancora visto il testo finale approvato ieri, ma che ha seguito passo passo il lavoro dell'Autorità italiana, ha espresso dubbi sulla "qualità dei lotti che messi in asta".
Nello stesso commento si ricorda che è una costante posizione della commissione
"quella secondo cui le regole debbano offrire una genuina opportunità a nuovi entranti e alle piccole emittenti affinché possano efficacemente entrare e/o espandere la piattaforma digitale terrestre in Italia, assicurando anche un efficiente uso dello spettro".
Ieri l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha approvato il provvedimento definitivo sulle regole per l'asta delle frequenze televisive del digitale terrestre, spiegando che andranno a gara tre multiplex, quelli con le frequenze più pregiate, per nuovi entranti e operatori minori, escludendo Rai , Mediaset e Telecom Italia Media.
Il regolamento è Stato in parte modificato per tutelare il pluralismo, dopo essere passato al vaglio della commissione europea ed è ora nella competenza del ministero dello Sviluppo economico al quale spetta il compito di approvare il bando di gara e di gestire la procedura.
Oggi in una intervista a La Repubblica, il presidente dell'Autorità per le comunicazioni (AgCom) Angelo Maria Cardani, spiega che verranno messe in vendita 3 reti nazionali.
"L'asta frequenze - nella precedente versione di questo provvedimento - prevedeva la vendita di 6 reti nazionali o multiplex. Troppe. Noi riduciamo le reti in vendita, dalle sei originarie, a tre sole. Riportiamo ordine nel presente e immaginiamo una pianificazione virtuosa delle frequenze fino al 2020, le frequenze "davvero ambite" sono quelle della telefonia mobile, che ha fame di banda per moltiplicare i suoi servizi".
Cardani ha anche svelato di aver rimodellato la distribuzione delle frequenze per evitare sovrapposizioni e sconfinamenti nelle zone di confine. Anche Passera ha sottolineato l'importanza della prossima asta per i cellulari di nuova generazione.
"Non dimentichiamo che la cosa molto importante, che varrà miliardi per il nostro Paese e per le casse dello Stato è la decisione di liberare le frequenze cosiddette della fascia 700. Non sono oggetto di quest'asta ma saranno oggetto dell'asta per la prossima generazione di telefoni cellulari, quella sì, come è stata l'ultima, porterà miliardi per le casse dello Stato", ha aggiunto.